Progetto “PrendiAmoCi Cura”, portata a nuovo splendore la cascata della fontana di Piazza Michelangelo
Motori: Camilla Bisceglia e la scuderia 5 speed pronti per trofeo Fagioli
Al via della gara eugubina, valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna, vi sarà Camilla Bisceglia impegnata nella Racing Start 1.4 al volante di una Peugeot 106.
San Sepolcro (Ar): La scuderia 5 Speed, è pronta a prendere il via alla 54° edizione del Trofeo Luigi Fagioli: la gara eugubina, valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna, vedrà allo start con i colori della scuderia di San Sepolcro la giovane Camilla Bisceglia, impegnata nella classe Racing Start 1.4 a bordo di una Peugeot 106.
Per Camilla, l’obiettivo è quello di ben figurare, su un percorso ben conosciuto, viste le precedenti partecipazioni a quella che viene definita “la Montecarlo” delle salite: grinta e determinazione non mancano alla giovane pilota, in una classe dove la lotta per il podio sarà davvero serrata visto il numero ed il livello degli avversari di classe.
Il programma di gara prevede per venerdì 23 Agosto le verifiche tecniche e sportive, mentre per sabato 24 agosto sono previste le due sessioni di prove ufficiali. Domenica 25 agosto è prevista la gara, che si disputerà su due manches.
Il sindaco Carizia in visita all’Istituto Prosperius Tiberino
Giovani studenti crescono in sicurezza visitando la Centrale del 118 di Perugia
La sicurezza si impara da ragazzi. E’ per questo che la protezione civile ha organizzato un campus scuola, con sede a Bastia Umbra per una settimana di esperienze formative per venticinque studenti di età compresa da 8 a 13 anni, residenti in provincia di Perugia.
Accompagnati dalle responsabili Daniela Tabarrini e Sara Parrella gli adolescenti martedì 20 agosto hanno visitato la Centrale unica del 118 del Santa Maria della Misericordia di Perugia, accolti dal direttore Francesco Borgognoni e dal coordinatore Giampaolo Doricchi. Domande a raffica da parte dei giovani visitatori per un’esperienza di grande utilità per il loro futuro. Ha raccontato Antonio studente di seconda media: “Ho capito che le domande che l’operatore rivolge al soccorritore sono tutte importanti e che occorre mantenere la calma anche quando la situazione è preoccupante”. Nicola, 13 anni terza media di Gubbio: “Non vedo l’ora di raccontare questa esperienza ai miei familiari e agli amici, appena torno a casa .Per permetterci la migliore attenzione a tutte le esperienze che stiamo maturando, abbiamo consegnato il cellulare ai tutor prima del campus”. Chiude Fiorella 11 anni di Bastia: “E’ stato molto interessante salire sull’autoambulanza e seguire la lezione degli infermieri che ci hanno mostrato le apparecchiature necessarie per mettere i pazienti in sicurezza durante il trasferimento in ospedale”. Gli organizzatori hanno sottolineato, in una nota dell’ospedale che si è trattato di una sessione informativa “ che ha suscitato molto interesse nei ragazzi, che hanno saputo cogliere l’utilità della visita alla struttura sanitaria”. La visita rientra nel progetto “Cresciamo in Protezione Civile” inserito nel campo scuola del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Sportelli micologici già in funzione, registrati i primi 6 intossicati
Apertura anticipata per gli sportelli micologici in provincia di Arezzo, visti gli eventi meteorologici eccezionali delle scorse settimaneche hanno portato ad una straordinaria e abbondante fioritura di funghi nei boschi.
Per dare una risposta alle numerose richieste, l’ASL Toscana sud est – Area Aretina- tramite i tecnici della Prevenzione con qualifica di micologo, ha già riaperto gli sportellidell’Ispettorato Micologico del San Donato e delle Zone, per offrire gratuitamente il servizio di riconoscimento delle specie fungine, valutandone la commestibilità. Il servizio sarà garantito gratuitamente fino al 20 dicembre 2019, salvo il protrarsi della stagione favorevole alla nascita dei funghi.
Nel 2018 in provincia di Arezzo ci sono stati 14 intossicati. Le persone che sono affluite agli sportelli micologici sono state 318. Anche quest’anno si sono registrati, sabato scorso 17 agosto, i primi 6 intossicati da funghi, tutti adulti di una stessa famiglia, che si sono presentati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sansepolcro. Su richiesta del medico del PS, è intervenuto il micologo della Zona Valtiberina il quale, dalle indicazioni ricevute sui sintomi dei pazienti, dai loro racconti sui quantitativi consumati nei giorni precedenti e dalle fotografie presentate, ha indicato come causa la quantità eccessiva di funghi consumati.
Anche il genere Boletus e tutti gli altri funghi commestibili possono provocare intossicazioni se consumati in stato di decomposizione, invasi da muffe tossiche o da larve di mosche che ne rendono le loro carni non commestibili. Per la specie Amanita caesarea (ovulo) va fatta un’ulteriore precisazione: c’è la consuetudine di raccogliere questo fungo quando è ancora chiuso a forma di ovulo. E’ una pratica vietata dalla legge: non si possono raccogliere ovuli quando sono allo stato chiuso. Questo per due motivi, uno tossicologico e l’altro ecologico. Il primo, in quanto in natura esistono altre specie di funghi che da giovani sono racchiusi nell’ovulo, ma sono appartenenti a funghi tossici, tra cui la famosa Amanita phalloides: ne bastano 70 grammi per far morire un uomo adulto. Il secondo motivo è che il fungo giovane, avendo ancora le lamelle sotto il cappello chiuse nell’involucro bianco, le stesse non possono far diffondere nell’aria le spore da cui si riproducono, preservando la specie per il futuro. Ma anche da adulto, spesso questo fungo si presenta decolorato, non coi suoi classici toni di arancio e giallo, ma bianchiccio e ricoperto da una muffa che ne altera il sapore e lo rende non commestibile; infine da vecchio, l’ovulo emana un cattivo odore e si decompone in fretta, rendendolo immangiabile.
Quindi riassumendo: raccogliere sempre funghi sani, con tutte la caratteristiche proprie della specie, mai vecchi o ammuffiti o al taglio con presenza di gallerie e larve nel gambo e cappello;gli ovuli non vanno raccolti chiusi; non far consumare i funghi ai bambini sotto i 12 anni o agli anziani; consumare funghi sempre ben cotti e non in pasti abbondanti e ravvicinati, per non finire al Pronto Soccorso con una sindrome tossica. Si consiglia di portare sempre tutti i funghi raccolti agli Ispettorati Micologici delle ASL.
Montevarchi
Ospedale della Gruccia
lunedì, mercoledì, venerdì
dalle 12,30 alle 13,30
tel. 055 9106381 o 055 9106303
Arezzo
Ospedale San Donato
lunedì, mercoledì, venerdì
dalle 11 alle 13
tel. 0575 255972 o 0575 255964
Sansepolcro
Distretto Socio-sanitario
via Santi di Tito, 24
Solo su appuntamento
Tel. 0575 757959 o 0575 757962 o 0575 757966
Camucia – Cortona
Distretto Socio-sanitario
Via Capitini
Solo su appuntamento
Tel. 0575 639953 o 0575 639969
Poppi
Distretto Socio-sanitario Via Cesare Battisti
Solo su appuntamento
Tel. 0575 568440 o 0575 568456
Al via la 52ma edizione del Festival delle Nazioni
Alla Cina, e alla sua cultura musicale, è dedicato il 52° Festival delle Nazioni, in programma dal 25 agosto al 7 settembre a Città di Castello. Sarà un viaggio musicale dalle atmosfere antiche di Pechino fino alle migliori espressioni artistiche del panorama contemporaneo cinese ed europeo, con ospiti, tra gli altri, la European Chinese Chamber Orchestra, le pianiste Jieni Wan e Sa Chen; e poi Salvatore Sciarrino, Matteo Cesari e l’Ensemble Suono Giallo. E tra le produzioni originali in prima assoluta, da non perdere è Turandot.com, rivisitazione ‘futuribile’ della fiaba di Gozzi con le musiche originali di Raffaele Sargenti.
Su tutta la programmazione spiccano tre grandi eventi di punta, che riapriranno al Festival le porte del Parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Stefano Bollani proporrà il 31 agosto alle 21.00 il suo Napoli Trip, un progetto che lo vede suonare insieme a un ensemble di grandi talenti come il sassofonista Daniele Sepe, il clarinettista Nico Gori e il batterista Bernardo Guerra. Il 3 settembre alle 21.00 il Parco ospiterà il concerto dell’Orchestra della Toscana, accompagnata dal pianista Francesco Libetta e guidata dal maestro Zhang Lu. Infine, il 7 settembre alle 21.00, la Shenzhen Symphony Orchestra, guidata dal direttore Lin Daye, chiuderà con un concerto la manifestazione.
Qui il programma nel dettaglio: http://bit.ly/2Z33PLD
Come ogni anno il Chiostro di San Domenico si trasformerà in uno spazio aperto per tutti. Dal 24 agosto al 7 settembre, dalle 19.00 all’01.00, grazie alla programmazione di Festival@Chiostro lo splendido porticato farà da cornice a incontri, presentazioni, eventi musicali e laboratori dedicati alla tradizione culturale cinese e alle eccellenze del territorio valtiberino. Il chiostro resterà aperto in concomitanza con i concerti nell’adiacente Chiesa di San Domenico, che verranno trasmessi in diretta audio. Sarà inoltre il luogo ideale per gustare un aperitivo, grazie al lounge bar a cura del Festival. E per gli amanti dell’arte si trasformerà in spazio espositivo, accogliendo la mostra Chine, progetto artistico collettivo dedicato alla Cina e composto dalle opere di Luca Baldelli, Andrea Lensi, Fabio Mariacci, Gino Meoni e Simonetta Riccardini.
Oltre alle iniziative al Chiostro, la programmazione collaterale prevederà anche numerosi appuntamenti in centro storico presso la Galleria ARTè in via Sant’Apollinare, la Galleria delle Arti di Luigi Amadei di via Albizzini, la Tipografia Grifani Donati di corso Cavour, il Circolo degli Illuminati in piazza Matteotti, la Cattedrale e il Museo del Duomo.
Tutti gli eventi collaterali del Festival delle Nazioni sono a ingresso libero.
Controlli dopo disordini in centro storico. Pronta risposta dei Carabinieri. Arrestato un 21enne cittadino tunisino
Continua il duro contrasto alla criminalità comune nell’acropoli cittadina, soprattutto durante le ore notturne.
Nell’ultima notte, infatti, la Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Perugia, in risposta ai danneggiamenti che hanno interessato alcune vetture parcheggiate in centro storico e in particolare in Via U. Rocchi, in Via Baldeschi e in Piazza Ansidei, hanno tratto in arresto, per il reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, un 21enne cittadino tunisino, in Italia senza fissa dimora, già noto alle cronache giudiziarie locali.
In particolare, il predetto giovane, durante un controllo in un locale di quel centro, scaturito dalla notizia dei disordini sopra citati, alla richiesta di esibire i propri documenti, al fine di eludere l’identificazione, ha aggredito i militari operanti, procurando a uno di essi alcune contusioni a un braccio.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso le camere di sicurezza, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, come disposto dall’A.G. competente.
Caso Colorglass: Castello cambia “il Sindaco si assuma le proprie responsabilità e sospenda l’attività dell’azienda”
Il parere espresso dall’Istituto superiore di Sanità sulla Ditta Color Glass, su richiesta del Ministero dell’Ambiente, pervenuto all’amministrazione comunale di Città di Castello l’8 agosto, ma uscito, chissà perché, solo il 20 senz’alcuna nota ufficiale, chiarisce ciò che era già chiaro ma che qualcuno non ha voluto vedere. L’Istituto certifica che, secondo le norme vigenti dal 1934 e secondo il Testo Unico delle Leggi sanitarie del 1994, tale industria “deve essere classificata insalubre e può essere permessa nell’abitato solo se, dopo aver fatto i dovuti accertamenti alle emissioni inquinanti in atmosfera queste risultino accettabili non recando compromissioni alla salute della popolazione”. Ma questo parere certifica anche un altro fatto grave: i ritardi e le omissioni di questa amministrazione e degli organi competenti. La certificazione poteva e doveva essere assolutamente cercata e ottenuta prima, e non dall’Istituto superiore, ma dagli organi localicompetenti in materia, cui la legge citata assegna
il dovere di definire la tipologia delle industrie PRIMA di concedere loro una qualunque autorizzazione ad operare. Il DM 5/09/1994 è chiaro: il Comune è “competente ad emettere il Decreto di Classificazione di Industria Insalubre o il provvedimento conclusivo di autorizzazione all’esercizio dell’attività comprensivo della Classificazione suddetta”. “L’A.S.L. esprime un parere igienico sanitario sull’attività esercitata, formula al Comune la proposta di classificazione di Industria Insalubre”. Questo parere ASL arriva solo nel 2019, 14 anni dopo l’inizio, ed afferma di non poter decidere nulla in quanto la lavorazione dell’azienda “non rientra nell’elenco delle industrie insalubri definito dal Ministero”. Alla luce dei fatti odierni tutto ciò appare assurdo se non, peggio, lesivo della dovuta tutela della salute dei cittadini.
Chi ha ignorato la legge fin dal lontano 2005 quando l’azienda presentò richiesta di autorizzazione alla lavorazione e “recupero di rifiuti (fanghi) non pericolosi”, deve ora spiegarne i motivi ai cittadini di Trestina e a chi, come noi, ha portato in Consiglio la questione due anni fa e che fin troppo spesso ha dovuto subire gli attacchi arroganti di chi pensava che le intimidazioni avrebbero ottenuto il silenzio che ha gravato per anni su questa lavorazione nell’abitato di Trestina. Quando l’Azienda in questione ha reiterato le richieste autorizzative e ha ottenuto la “compatibilità urbanistica” nell’aprile del 2016, senza che venissero pretese le dovute garanzie richiamate dalla legge circa le emissioni di inquinanti in atmosfera, il cui controllo deve riguardare, secondo il parere del’I.S.S. “le misure di concentrazione di polveri anche tipo Pm10e PM 2,5 e del contenuto di biossido di titanio”, il Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini , dove stava?Vennero fatti i dovuti controlli prima di concedere l’autorizzazione, anche per sapere esattamente cosa avrebbero respirato i cittadini di Trestina? Non ci risulta. Come non sono stati presentati, ad oggi, i dati ARPA circa le emissioni.Chiediamo ancora una volta, come abbiamo fatto fin dall’inizio,che vengano pubblicati i dati e che nel frattempo il Sindaco si assuma le proprie responsabilità e sospenda l’attività dell’azienda, in autotutela, in attesa che si faccia la definitiva chiarezza. Così non si può continuare.“
A Pupi Avati il Premio Città del Diario 2019 nel 35° compleanno del Premio Pieve
Va a Pupi Avati il Premio Città del diario 2019, domenica 15 settembre nel corso della manifestazione conclusiva memorie in piazza del Premio Pieve.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una personalità del panorama culturale che nel suo operare ricerchi e custodisca le infinite risorse della memoria: individuale, collettiva, storica, politica, economica. Le atmosfere che il maestro bolognese descrive nei suoi film sono quelle che si ritrovano sfogliando le memorie degli italiani. Protagonista delle sue pellicole è proprio quella “gente comune” che ha donato la propria scrittura privata all’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano. I luoghi che descrive sono quelli in cui sono nati e hanno vissuto i diaristi. Le storie minute, le vite delle persone semplici dell’Italia di provincia che non c’è più, che è però radicata nella memoria, nella sua e in quella popolare, custodita a Pieve Santo Stefano.
Il maestro del cinema italiano ha da poco festeggiato 50 anni di carriera da regista. Non ha mai chiesto ai personaggi dei suoi film di essere più di quello che in realtà sono, osservando persone e luoghi reali e restituendoli per intero. Ritirerà il Premio Città del diario nel giorno del trentacinquesimo compleanno del Premio Pieve.
Migliorano, sensibilmente, le condizioni del settantunenne aggredito la scorsa domenica
Migliorano sensibilmente le condizioni del settantunenne aggregato la scorsa domenica a Città di Castello. Le terapie a cui è stato sottoposto, nel reparto di neurochirurgia del misericordia di Perugia stanno producendo effetti positivi, visto anche il restringimento dell”emorragia cerebrale. Per questo motivo tra i medici trapela un cauto ottimismo. Nei prossimi giorni è prevista un ulteriore TAC, dalla quale potrà emergere un quadro clinico più approfondito.
Ancora in prognosi riservata l’uomo caduto da un muretto ieri a San Giustino
Ancora in prognosi riservata l’uomo di 56 anni caduto accidentalmente ieri da un muretto a San Giustino. Nella giornata odierna è stato trasferito dal reparto di terapia intensiva al quello di ortopedia, verrà sottoposto ad intervento chirurgico, vista la grave e complessa frattura del bacino che ha riportato nella rovinosa caduta.
Controlli nel territorio da parte dei Carabinieri: un arresto e una denuncia
La Compagnia Carabinieri di Perugia, al fine di contrastare la recrudescenza dei fenomeni delinquenziali nel proprio territorio, ha predisposto una serie di controlli a largo raggio, allo scopo di mantenere sempre alto il livello di guardia nella propria giurisdizione.
Nelle ultimissime ore, infatti, i Carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni, durante un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati connessi al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’hinterland perugino, svolto in collaborazione con i militari del 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti, hanno tratto in arresto un 34enne cittadino tunisino, senza fissa dimora, già noto alle cronache giudiziarielocali, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo straniero, localizzato e controllato in una delle vie del centro della frazione di Ponte San Giovanni, all’esito della perquisizione personale, resasi necessaria per l’atteggiamento sospetto assunto, è stato trovato in possesso di:
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, disposto dall’A.G. competente.
Inoltre, il medesimo Reparto, ha deferito in stato di libertà, per il reato di porto abusivo di armi, un cittadino albanese, classe ’74, trovato in possesso di un coltello di genere proibito. Arma sequestrata ai fini probatori.
Trasporti sanitari e parco auto Italy emergenza: interrogazione della Lega
Donazione del sangue placentare, come salvare vite mettendo al mondo un figlio. Un’importante opportunità che può essere effettuata in tutti i Punti Nascita della Sud Est
E’ indolore, non ha costi e può salvare una vita. Si tratta della donazione del sangue placentare, che può essere effettuata in tutti i punti nascita della Asl Toscana sud est, grazie a percorsi certificati e assolutamente sicuri, in sinergia con le apposite Banche del Sangue Placentare. La Sud Est fa riferimento a quella di Careggi.
La nascita di un figlio è il momento più importante della vita di una coppia. Ma c’è un gesto che può essere fatto solo in quel momento e che può renderlo ancora più ricco di valore: è la donazione del sangue placentare. Il sangue del cordone ombelicale rimane nei vasi sanguigni del cordone e della placenta al termine del parto. In passato esso veniva eliminato insieme alla placenta. Alla fine degli anni ’70, alcuni ricercatori hanno scoperto che è ricco di cellule staminali emopoietiche (cioè progenitrici), simili a quelle presenti nel midollo osseo.
Il prelievo del sangue cordonale è una facile metodica che viene effettuata dall’ostetrica dopo il taglio del cordone ombelicale, raccogliendo il sangue nella parte di cordone collegato alla placenta, mentre il neonato viene accolto dalla sua mamma. La tecnica è assolutamente indolore e priva di rischi; può essere effettuata sia nel parto naturale che nel taglio cesareo, con o senza analgesia peridurale o spinale.
“In alcuni presidi dell’Azienda abbiamo iniziato a raccogliere questa fonte preziosa di cellule staminali emopoietiche, presenti solo nel momento della nascita, già a fine anni ’90 – spiega Patrizia Petruccioli, direttore UOP Integrazione organizzativa e gestionale risorse ed attivitàostetriche e di supporto all’assistenza – Ed oggi, tutti i punti nascita aziendali della Sud Est sono certificati e abilitati a questa donazione, grazie all’impegno aggiuntivo del personale ostetrico che se ne prende carico. Il trapianto del sangue placentare viene utilizzato come valida alternativa al trapianto di midollo osseo per la cura di malattie gravi come leucemie, linfomi, sindromi mielodisplastiche, mielomi, anemie congenite e acquisite, talassemie, malattie congenite dismetaboliche e del sistema immunitario, e alcune forme di tumori solidi”.
Nei consultori familiari della Sud Est la donazione di sangue placentare viene propostadalle ostetriche a tutte le donne in gravidanza durante i momenti di incontro (visite, corsi accompagnamento alla nascita, incontri periodici, ambulatorio gravidanza a termine). Le future mamme che aderiscono a questa importante iniziativa vengono informate delle finalità e delle modalità di prelievo all’ambulatorio della gravidanza a termine. L’ostetrica compila un questionario anamnestico insieme alle donne che aderiscono alla donazione, per verificare l’assenza di fattori di rischio.
Fino ad oggi il sangue placentare è stato prevalentemente usato per curare i bambini e gli adulti di basso peso corporeo, dato il numero relativamente limitato di cellule staminali contenute in una donazione. Attualmente però, grazie al trapianto contestuale di due unità di sangue cordonale, viene utilizzato con maggiore frequenza anche per curare pazienti di peso corporeo elevato. Quando non è utilizzabile per il trapianto, il sangue cordonale viene comunque utilizzato per la ricerca.
La raccolta del sangue del cordone ombelicale presenta delle variabili, che possono essere riassunte nelle seguenti tipologie, molto differenti tra loro:
Sansepolcro piange la scomparsa del maestro Sergio Perticaroli. Il celebre pianista, cittadino onorario dal 2007, è venuto a mancare lunedì 19 agosto a Roma
L’amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del maestro Sergio Perticaroli, pianista di fama internazionale e cittadino onorario di Sansepolcro, venuto a mancare lunedì 19 agosto a Roma.
Nel corso della sua decennale carriera, Perticaroli si è esibito in tutte le principali sale del mondo assieme alle orchestre più famose e ai direttori più rinomati. Parallelamente alla carriera concertistica, anche un’importante attività didattica che lo ha visto professore emerito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Ospite d’eccezione nelle più celebri rassegne pianistiche nazionali ed internazionali, ha legato il suo nome a Sansepolcro grazie al concorso internazionale “Maria Giubilei”, del quale è stato presidente di giuria dal 1999, contribuendo a portare in città giovani artisti di enorme talento provenienti da tutto il mondo.
Nella seduta del 2 giugno 2007, il Consiglio Comunale di Sansepolcro ha conferito a Perticaroli la cittadinanza onoraria con la seguente motivazione: “Per aver ideato e portato a livelli internazionali il Concorso pianistico “Maria Giubilei”, dedicato ai giovani talenti, promosso dall’Associazione F.I.D.A.P.A Alta Valle del Tevere, facendo così conoscere la nostra città in tutto il mondo e offrendo ai giovani musicisti una importante e qualificata opportunità di formazione.”
Il Sindaco Mauro Cornioli, l’Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini e tutta l’Amministrazione comunale di Sansepolcro, assieme al comitato organizzativo del Concorso Pianistico “Maria Giubilei”, si stringono attorno ai familiari e cari del maestro Sergio Perticaroli.
Canoa: i tifernati si sfidano a colpi di pagaia: c’è la Regata dei Rioni
Storie di integrazione: si chiama Boukaré Nikiema… Un migrante di ritorno in Burkina Faso
Si chiama Boukaré Nikiema, era partito da Karpala, un quartiere periferico di Ouagadougou, nel 2007 si è fermato con le sue valigie in Italia, a Monza, in cerca di una vita migliore. La motivazione principale della sua partenza per l’Italia era quella di unirsi alla sua compagna dell’epoca, un’italiana conosciuta a Ouagadougou che nel frattempo era tornata in Italia per dare alla luce il loro bambino. Inizialmente viaggia tra l’Italia e il Burkina Faso, ma dopo un po’ di tempo Bouba (diminutivo che la sua famiglia utilizza affettuosamente per chiamarlo) decide di stabilirsi in Italia. Ottiene qualche lavoro stagionale e poi il suo primo lavoro in un’azienda che opera nel settore dell’imballaggio alimentare.
Passano più di dieci anni, la relazione con la madre di suo figlio cambia e l’idea iniziale di costruire una famiglia viene pian piano abbandonata. La nostalgia del Burkina Faso si fa sempre più forte e l’idea di tornare inizia sempre più a prendere forma. Come lui stesso ci ha detto: “Può sembrare strano che dopo anni in Italia scegliamo di tornare in un villaggio senza elettricità o acqua corrente, lasciando un lavoro retribuito e un ambiente di lavoro familiare”.
Boukaré NIKIEMA oggi è uno dei cinque migranti selezionati per il progetto pilota di rientro volontario e reinserimento socio- economico portato avanti all’interno del progetto RASAD – “Reti d’Acquisto per la Sicurezza Alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia” coordinato da Tamat e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Rientrato in Burkina Faso, dopo un primo momento di formazione prevista dal progetto, in microimpresa, tecniche agro-ecologiche e allevamento ha ricevuto il contributo a fondo perduto di € 1.500,00 per l’avvio dell’attività imprenditoriale autonoma, per l’acquisto di attrezzature, consulenza e/o manodopera, il 12 settembre 2018.
Rispetto ai 7 polli iniziali, Bouba ha oggi nel suo pollaio più di 250 pulcini che crescono sotto la sua supervisione e quella del fratello quando lui si reca in Italia. L’obiettivo è raggiungere almeno 300 polli le cui uova possono essere rivendute e ampliare l’allevamento a piccoli ruminanti. Per consentirgli di sviluppare le sue attività Bouba ha richiesto anche un microcredito di 2.000 euro, previsto dal progetto, che gli è stato consegnano dalla capo progetto di RASAD e Rappresentante paese Tamat in Burkina Faso e Mali, Raluca Denisa Savulescu, il 29 luglio scorso.
Tamat, attraverso il progetto RASAD, continuerà a sostenere i membri della diaspora burkinabé rientrati dall’Italia, per il loro reinserimento socio-economico nel loro territorio.
Il 23 agosto al cinema Astra si ricorda il 75° della Liberazione di San Giustino
In occasione del 75° della Liberazione di San Giustino organizzato dalla Sezione ANPI San Giustino-Citerna “Adele Bei” con il patrocinio del Comune di San Giustino e la partecipazione di CGIL Altotevere e e lo SPI-CGIL Altovere, è stata organizzata una serata a tema al cinema Astra con il seguente programma:
ORE 19,30 CINEMA TEATRO ASTRA
SALUTI ISTITUZIONALI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN GIUSTINO
A SEGUIRE
MUSICHE E CANTI CON “MASSIMO LIBERATORI E LA SOCIETÀ DEI MUSICI”
LETTURE A CURA DI MARCO MILLI (SAGGISTA SCRITTORE) E SIMONE CUMBO (POETA)
ORE 20,30 CENA A BUFFET (EURO 10
CON FINALITÀ DI AUTOFINANZIAMENTO A CURA DEI VOLONTARI ANPI)
PRENOTAZIONI ENTRO IL 20 AGOSTO
CELL 3939200682 – 3929819849
ANPI.SANGIUSTINOCITERNA@GMAIL.COM