Dopo il rinnovo della Commissione Controllo e Garanzia a capo della quale è stata eletta Linda Innocentini, consigliere Lega, prosegue in commissione Assetto del territorio di Città di Castello l’analisi delle circa 250 osservazioni al parte operativa della variante al prg, presentate dai cittadini, che in queste settimane sono oggetto di un esame specifico in seno all’organismo, come prescrive la legge, anche se poi arriveranno al vaglio del consiglio comunale per il voto definitivo su ciascun quesito. Assistiti dai tecnici del pia-no, i commissari stanno decidendo sulla base delle linee guida votate dall’assemblea cittadina e delle indicazioni degli uffici. “L’analisi avviene per gruppi omogenei di osservazioni che di volta in volta vengono proposte” spiega il presidente della commissione Luciano Tavernelli, consigliere PD, “su un calendario di convocazioni serrato che ci condurrà in tempi brevi a terminare un lavoro che tutti i membri stanno svolgendo in modo molto serio e con costanza”. La prossima seduta è già stata convocata alla pre-senza dell’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini, martedì 4 giugno alle 16.30. Centrale anche il tema su cui tornerà a riunirsi venerdì 7 giugno alle 17.00 la commissione Programmazione, presieduta dal consigliere PD Massimo Minciotti: all’ordine del giorno l’ex ospedale e il percorso amministrativo e finanziario che ne sosterrà recupero e riconversione.
Team Fortebraccio: il successo su pista di Alunni e le gare del week end
Le squadre giovanili del Team Fortebraccio si apprestano a vivere un altro intenso fine settimana. Gli elite – under 23 saranno in gara sabato, mentre juniores, allievi e esordienti correranno nella giornata di domenica. L’obiettivo sarà come sempre quello di recitare un ruolo da protagonisti e di confermare nei vari impegni agonistici quanto di buono è stato fatto finora.
Sabato 1 giugno gli elite e under 23 prenderanno parte al 66° Trofeo Matteotti, gara nazionale che si svolgerà a Marcialla, frazione di Barberino Val d’Elsa (provincia di Firenze) a partire dalle ore 13:30. La squadra guidata dal direttore sportivo Olivano Locatelli sarà formata da Francesco Caroti, Matteo Gerbaudo, Andrea Dagostino, Michele Corradini, Daniele Petrocchi e Yaroslav Parashlhak.
La juniores sarà al via del 1° Trofeo Monsummano Valdibrana in programma domenica 2 giugno a Pozzarello di Monsummano (provincia di Pistoia) dalle ore 13:30. La compagine guidata dal direttore sportivo Fabio Rossi sarà presente con Lorenzo Celestini, Antonio Contadini, Francesco Mastrangelo, Francesco Madrucci, Francesco Caroti, Alessandro Cuccagna e Daniele Petrocchi.
Domenica 2 giugno gli allievi parteciperanno alla 68° Coppa Giancarlo Bonechi, gara che si svolgerà Massa e Cozzile (in provincia di Pistoia) a partire dalle 10:00. La squadra guidata dai direttori sportivi Riccardo Proietti, Francesco Nocentini e Luca Pallecchi sarà rappresentata in questa circostanza da Edoardo Burani, Giovanni Cioni, Damiano Condello, Pietro Contadini, Riccardo Maccarini, Nicolò Migliorati, Mattia Nocentini, Federico Pallecchi, Valentino Romolini, Emanuele Viscardi e Riccardo Ricci.
Nella mattinata di domenica 2 giugno gli esordienti guidati dai direttori sportivi Gianluca Brugnami e Francesco Montedoriparteciperanno alla 36° edizione della Coppa Giulio Provvedi che si correrà a San Casciano Val di Pesa (provincia di Firenze) alle ore 9:30 (partenza unica). Presenti a questa gara i ciclisti al primo anno Kevin Albini, Alessandro Carbè, Filippo Pochini e Thomas Taddei e gli atleti al secondo anno Tommaso Alunni, Gabriele Biccheri, Tommaso Brunori e Tommaso Ferrini.
Nel frattempo ieri (giovedì 30 maggio) il Team Fortebraccio ha conquistato un bel successo su pista. Tommaso Alunni si è infatti aggiudicato la gara omnium riservata agli esordienti valevole come 15° GP Città di Forlì brillando sia nello scratch che nella corsa a punti individuale. Tommaso (che era già stato 4° su pista a Firenze nel 1° Trofeo Polvere e Fatica) ha confermato le sue doti in queste specialità ottenendo una affermazione importante e prestigiosa.
Maltempo, Rifondazione comunista: “Prendere sul serio il grido d’allarme degli agricoltori”
Rifondazione comunista dell’Alto Tevere esprime totale sostegno alle recenti posizioni espresse da parte degli agricoltori altotiberini sui danni ingenti causati dal maltempo. Il loro grido d’allarme va preso sul serio, sia perchè l’agricoltura è ancora un settore fondamentale per l’economia del territorio, sia per le possibili ricadute sui posti di lavoro. Serve lo stato di calamità. Per parte nostra ci uniamo agli agricoltori nel chiedere un’immediata attivazione degli organi competenti per affrontare insieme la situazione. Interveniamo da subito anche nei confronti del governo nazionale, sperando che la campagna elettorale dei ministri sia finita.
Il sindaco Bacchetta ha ricevuto, in comune, Ugo Caselli, storico “volontario” promotore di numerose iniziative benefiche nel territorio altotiberino
La Audi e-tron di Guerrini e Calchetti al Rallye du Chablais. Il campionato del mondo FIA per auto elettriche fa tappa in Svizzera
Gli equipaggi della scuderia Audi Autotest Motorsport, reduci dal doppio podio centrato al Czech New Energies Rallye due settimane fa, affrontano questo weekend la terza tappa del FIA Electric and New Energy Championship. Il Rallye du Chablais quest’anno per la prima volta si presenta in versione “green”, e anche la Svizzera entra nel calendario mondiale dei cosiddetti e-rally.
Al via tutti i principali campioni del settore: gli altoatesini Fuzzy Kofler e Franco Gaioni e i toscani Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti, di Audi Autotest Motorsport, portano le loro e-tron a competere tra l’altro con i campioni del mondo in carica, i francesi Malga – Bonnel, con il polacco Artur Prusak e il francese Thierry Benchetrit, vincitori della precedente gara in Repubblica Ceca e attualmente in testa al campionato, con l’altro transalpino Alexandre Stricher, vittorioso nell’esordio stagionale ad Atene, con la coppia bulgara Dedikov – Pavlov, con l’esperto Frédérick Mlynarczyk.
Vedremo chi riuscirà a cavarsela meglio tra le impervie strade delle montagne dei cantoni Vaud e Valais, nella Svizzera francese: così potremo capire meglio quali equipaggi potranno vantare le maggiori ambizioni per un titolo mondiale quantomai aperto.
Casucci (Lega) “Perché l’Unità Funzionale di Salute Mentale del Distretto Sanitario della Valtiberina è ancora senza un Responsabile?”
“Il problema è serio visto che rimane scoperto un ruolo delicato. Con un’interrogazione ho chiesto alla Giunta regionale perché la Direzione Generale dell’Azienda Usl Toscana sud-est non ha ancora nominato il Responsabile dell’Unità Funzionale Salute Mentale della Zona Distretto Sanitaria della Valtiberina. Ho chiesto anche rassicurazioni sulla permanenza delle attuali figure professionali che compongono l’Unità funzionale, permettendo loro di operare esclusivamente nella Zona Distretto Valtiberina Toscana –fa sapere il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)- Sono 7 anni, dal 2012, che il Distretto Sanitario della Valtiberina non ha un Responsabile dell’UFSMA la cui sede di lavoro sia all’interno della stessa Unità, creando di fatto un’evidente disparità con gli altri Centri Salute Mentali della Zona Sud-Est della Toscana.Negli ultimi anni l’Unità Funzionale Salute Mentale di Sansepolcro è stata diretta a scavalco con il Responsabile di Arezzo, che per ovvi motivi riesce raramente a presentarsi al Centro di Salute Mentale. L’assenza di un Responsabile, che partecipi attivamente all’organizzazione delle attività sanitarie, ha costituito la principale causa di trasferimento di cinque psichiatri dall’Unità Funzionale di Sansepolcro. E tale elevato turn-over ha esposto i pazienti a notevoli disagi, oltre ad una discontinuità assistenziale in un’area, quale quella delle patologie psichiatriche, che risente in misura maggiore della variazione degli specialisti di riferimento” osserva Casucci.
Pallavolo: non succede, ma se succede…..
Sono giorni frenetici, per il volley alto tiberino. Dopo una stagione, positiva, fatti di buoni risultati è arrivato il momento di programmare il prossimo campionato, per tutte le compagini del nostro territorio. Doveva essere l’anno delle collaborazioni (fusioni), del mettiamo da parte i personalismi, del cerchiamo tutti insieme di costruire, di fare rete, per dare un futuro più importante a tutto il movimento, doveva appunto, perché i buoni propositi, a quanto pare, dovrebbero rimanere tali. La lunga estenuante e complessa trattativa tra la pallavolo San Giustino (sponda femminile) e il Città di Castello, pare essersi (definitivamente?) arenata, la fase di stallo dura oramai da giorni, forse settimane, ad oggi sembra assai improbabile che possa esserci la tanto attesa fumata bianca. In ambienti vicini al sodalizio capitanato dal presidente Brozzi, si parla di un lavoro già in fase avanzata, per quanto riguarda l’allestimento del nuovo roster, grazie alla conferma (anticipata) del pacchetto sponsor, che servirà a coprire i costi per la nuova stagione, Chapeau, a Selci sono maestri nel gestire e pianificare al meglio la programmazione di una società sportiva. Selci, appunto, perché se sulle maglie rimarrà il nome di San Giustino, le ragazze del presidente Brozzi e del DG Leonardi, pare che si alleneranno e giocheranno le gare interne, al palazzetto di Selci Lama, con buona pace di tutti (speriamo che questo serva a mettere da parte sterili ed inutili polemiche). Per quanto riguarda i ragazzi del maschile, si attendono conferme in merito al pacchetto sponsor (in questo caso, a breve, potrebbero esserci novità importanti e positive) poi si deciderà cosa fare, potendo contare sul vero valore aggiunto della società del capoluogo, il DG Maric, vera e propria eccellenza del volley valtiberino. Detto questo, San Giustino sponda maschile, si iscriverà al campionato di B, ma solo dopo aver trovato le risorse necessarie per completare e pianificare, al meglio, l’intera stagione. Niente allarmismi, Gregori e i suoi sono già a buon punto ma si sa, dalle nostre parti, nulla si fa senza denaro in cassa, perché gli impegni presi vanno onorati. Ultima chiosa, sul pala volley, struttura di alto livello che in molti ci invidiano, ma che ha costi di gestione altissimi, improponibili per grandi società (il passato ci insegna) figuriamoci per realtà nate da pochi anni. Pare, ci smentiranno se questo non fosse vero, che alla voce spese eccessive, ci siano i costi per il riscaldamento della struttura, sarebbe opportuno sostituire la caldaia, ci dicono alcuni dirigenti, si risparmierebbe molto, questo liberebbe risorse da poter investire sul comparto sportivo, ma non dipende da noi, sono decisioni che competono ad altri. Bene, diciamo noi, forse uno dei primi atti della nuova (vecchia Giunta) potrebbe essere proprio questo, valutare se, con l’ammodernamento del vecchio impianto di riscaldamento, i costi orari per l’occupazione dell’impianto diminuiscano. A tal proposito, speriamo che il nuovo assessore allo sport, chiarisca una volte per tutte, se e quando, sia in programma un investimento atto a rendere più “democratico” il costo orario per l’occupazione del pala volley.
Dopo dieci anni Andrea Piccini torna alla 24 ore di Le Mans al volante della Ferrari 488 gte del team Kessel racing
Dopo dieci anni esatti, Andrea Piccini torna a correre la 24 Ore di Le Mans. L’ultima volta era stato nel 2009 con la Lola Judd nella Lmp2 e prima ancora il pilota di Sansepolcro era salito sul podio con la Aston Martin ufficiale nel 2006; stavolta, sarà al volante della Ferrari 488 Gte numero 60 del team Kessel Racing nella categoria Am, assieme ai compagni di equipaggio con i quali sta disputando la stagione 2019 nella European Le Mans Series: Sergio Pianezzola e Claudio Schiavoni. “Non pensavo che avrei avuto l’occasione di partecipare di nuovo alla più grande gara automobilistica del mondo – ha commentato il 40enne pilota di Sansepolcro – ma è proprio vero che, spesso, la vita riserva sorprese speciali”. La sfida emozionante sui 13 chilometri e 626 metri del “Circuit de la Sarthe” è in programma sabato 15 e domenica 16 giugno, ma il prossimo fine settimana – nella giornata di domenica 2 giugno – vedrà impegnati Piccini, Pianezzola e Schiavoni nei test ufficiali, che a Le Mans sono obbligatori per tutti i partecipanti, i quali debbono completare almeno 10 giri a testa. “Sarà l’occasione, per tutti noi – sono ancora parole di Piccini – per prendere confidenza con la pista e lavorare al meglio sulla messa a punto della vettura, visto che è l’unica giornata dell’anno riservata ai test sul circuito della 24 Ore. Non essendo un tracciato permanente (viene usata solo una piccola parte del “Bugatti”) inizialmente la pista sarà scivolosa e poco gommata e occorrerà almeno mezza giornata per avere condizioni di tracciato simili a quelle del weekend di gara”. Come si prospetta la battaglia nella categoria Am? “Siamo in totale 17 equipaggi, tutti ovviamente composti da tre piloti, otto dei quali con la Ferrari 488; vi sono poi 6 Porsche 911, 2 Aston Martin Vantage e una Ford Gt; sarà una bella battaglia! Per Sergio Pianezzola e Claudio Schiavoni si tratta della prima “24 Ore” in assoluto: nei loro curriculum, tre “12 Ore” di Abu Dhabi, che peraltro nel 2017 abbiamo vinto assieme. Claudio e Sergio conoscono però bene il tracciato, dal momento che entrambi hanno disputato più volte la “Road to Le Mans” con la Ferrari 488 GT3. La gestione del traffico, la differenza di velocità con i prototipi e la notte saranno gli aspetti più difficili con i quali tutti dovremo confrontarci e per loro sarà ancora più dura, essendo la prima volta. Il regolamento prevede che tutti e tre i piloti debbano guidare per almeno 6 ore ciascuno, quindi sarà importante trovare un setup condiviso che permetta a tutti di esprimersi al meglio”. Obiettivo? “Quello principale è di portare a termine la lunga maratona senza commettere errori: se dovessimo farcela, penso che avremmo ottime possibilità di guadagnarci un gradino sul podio”. I test di domenica 2 giugno sono in programma in due sessioni: al mattino dalle 9 alle 13 e al pomeriggio dalle 14 alle 18. La gara prenderà il via sabato 15 giugno alle ore 15.
Pallavolo: Gregori (SIA coperture San Giustino) smentisce categoricamente l’interesse per il titolo di A2 dello Spoleto
“San Giustino non è assolutamente interessata, all’acquisto del titolo di A2 dello Spoleto. Stiamo lavorando per preparare la prossima stagione di B. Sono iniziati i contatti con gli sponsor, per le eventuali conferme dei contratti in essere, finita questa fase, il direttore Goran Maric, inizierà a lavorare per allestire il roster per la nuova stagione. Siamo stati chiari fin dall’inizio, il nostro è si un progetto ambizioso, per provare nel medio periodo a salire di categoria, ma questo avverrà nei modi e nei tempi necessari alla crescita dell’intero comparto, sportivo e dirigenziale. Sarebbe opportuno, che certe notizie, fossero pubblicate dopo le verifiche del caso”. Queste le dichiarazioni rilasciate pochi minuti fa dal presidente del San Giustino Gregorio Gregori
2 giugno in trasferta per i sodalizi musicali di Pieve Santo Stefano
Minciotti e Tavernelli (PD) interrogano la Giunta sul Torrione
Il Torrione al centro di un’interrogazione dei consiglieri comunali del PD di Città di Castello Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli: in particolare il documento tende a verificare se il locale risulti in regola con le autorizzazioni relative sia all’attività museale legata a mostre e convegni culturali, sia alle vigenti leggi che regolano gli eventi di pubblico spettacolo; se tali autorizzazioni, prevedono, orari di chiusura, o abbattimento dei rumore dopo le 24, il tetto degli accessi massimi e i meccanismi con cui vengono calcolati”. Tavernelli e Minciotti partono dal fatto che “Il Torrione da anni risulta riqualificato con grande qualità, restituendo alla città, un contesto e un contenitore molto adatto per attività culturali” ma si chiedono se “il pubblico spettacolo nell’autorizzazione rilasciata non svolga un ruolo accessorio. Quando invece, l’attività di spettacolo, musica e intrattenimento, non risulti accessoria, ma prevalente, con l’allestimento di specifiche sale, allestimenti scenici, dove è previsto anche l’ingresso a pagamento, richiamando un pubblico più ampio al quale ci si rivolge normalmente, tornano obbligatorie le autorizzazioni di pubblico spettacolo, da rilasciare secondo precise indicazioni attraverso la valutazione del piano e progetti sulla sicurezza, sistemi di soccorso elettrico in linea, video sorveglianza, presenza di personale sanitario e altro con adeguata preparazione e formazione”. L’interrogazione nasce “dalla principale preoccupazione, oltre che per il rumore che potrebbe giustamente infastidire i residenti limitrofi al locale, della sicurezza e incolumità delle persone. La necessità di tutelare la quiete oltre che la sicurezza pubblica dai rumori e schiamazzi notturni, dai fenomeni acustici derivanti dalle attività di alcuni locali inseriti in contesti residenziali popolati, ha richiamato la nostra attenzione, relativamente alla verifica del rispetto delle norme vigenti. E’ accaduto che il Torrione protraendo l’attività nelle ore piccole della notte quasi fino al mattino, ha arrecato disturbo oltre gli orari consenti per legge”. Da qui la richiesta di informazioni tra le quali se “è previsto un monitoraggio da parte del servizio di pubblica sicurezza, Carabinieri in collaborazione con i Vigili urbani, anche attraverso sistemi digitali di videosorveglianza interna ed esterna e se non si ritenga opportuno procedere alle autorizzazioni per eventi speciali, previo utilizzo del parcheggio dell’area ex Sogema (zona centro commerciale via della Robbia) a soli 200 metri di distanza, evitando l’utilizzo improprio dei parcheggi riservati ai residenti o addirittura determinare la congestione e blocco della normale circolazione, situazione di estrema pericolosità in caso di accesso a mezzi di soccorso”.
Bici, auto elettriche, tre linee di bus urbani: il PUMS entra nella fase di partecipazione
Presentata a Città di Castello la prima redazione del PUMS, il Piano urbano della mobilità, che, in 22 azioni strategiche prova a cambiare il modo di spostarsi, collegandosi ad Agenda Urbana nell’obiettivo di rendere più vivibile, più accogliente e a basso impatto ambientale la città. Nella Sala del Consiglio comunale l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini hanno ribadito come “il PUMS è un cambiamento di mentalità finalizzato a rendere migliore l’esperienza del sistema urbano per cittadini e turisti. Collegandosi a strumenti di innovazione come Agenda Urbana, il PUMS costituisce uno degli strumenti che l’Amministrazione sta mettendo a leva per aumentare l’attrattività del centro storico sia come meta turistica sia come polo di funzioni ed attività economiche. Inoltre i centri storici di pregio per trasformarsi in un elemento di valore e non limitarsi ad essere un museo hanno bisogno di una fruizione rispettosa ma adeguata alle esigenze di chi vive, lavora e si sposta dentro il centro. Per questo, soprattutto dopo il poderoso piano di interventi di recupero di quartieri e palazzi storici non ultima la Biblioteca e le Logge Bufalini, ormai in dirittura d’arrivo, così come l’apertura definitiva della Torre civica, il PUMS ha bisogno del contributo di tutti, che invitiamo a non far mancare in questa fase partecipativa”.
Ad illustrare la redazione è stato Tito Berti Nulli, progettista per Sintagma e autore anche del primo piano del traffico in Umbria, che nel 1984 gli fu commissionato dal Comune di Città di Castello. A distanza di 35 anni, con un quadro profondamente mutato dalla tecnologia e da imperativi ambientali non più rimandabili, Berti Nulli ha articolato gli interventi sulla base di 22 azioni strategiche integrate sia nei canali di finanziamento che di progettazione ad Agenda Urbana, al nuovo prg e al Piano del commercio. “Non si tratta solo di cambiare il regime della sosta ma di ripensare con quale mezzo ci spostiamo nella quotidianità per un’esigenza ambientale ma anche di sicurezza, dato che gli incidenti in città sono in aumento” ha detto sulla base di alcuni studi sul traffico dai quali emerge che “ogni giorni sono circa 85mila i veicoli che transitano nel territorio del comune, 36mila solo per attraversarlo, 6500 convergono intorno al capoluogo nelle ore di punta, 2000 in entrata e altrettanti in uscita. Ogni 10 veicoli 2 potrebbero essere dirottati su corridoi esterni. Delle auto che si muovono all’interno, il 50% compie uno spostamento non superiore ai 4 chilometri, “distanza che potrebbe essere coperta anche con altri mezzi, ad esempio la bicicletta, stante la conformazione pianeggiante del territorio. Per questo abbiamo ipotizzato la creazione di 8 itinerari ciclabili longitudinali e di 6 trasversalicon 9 zone 30, dove cioè il limite orario è di 30 chilometri”. Per fluidificare il traffico e renderlo più sicuro, sono stati proposti regimi di senso unico e rotatorie tra i quali alle uscite nord e sud della e45, con una rettifica del percorso del cosiddetto Ponte della morte, in via Bologni all’incrocio con via delle Terme, nella zona delle piscine, nel quadrante di Piazza Burri, per centralizzare i 250 parcheggi ora inutilizzati dell’ex Sogema. Al posto del Ponte di ferro si prevedono una serie di rampe più accessibili e un nuovo sottopasso all’altezza della stazione che colleghi più facilmente le due parti della città separate dai binari della FCU, il cui ruolo nel contesto è legato alle implicazioni del passaggio a Rti. Il PUMS, con l’imminente attivazione dei varchi della videosorveglianza, ritiene sufficiente l’attuale regime di ZTL, che comprende con un orario diversificato via San Florido, via dei Casceri e il sistema delle piazze, a patto che sia rispettato. Un’ultima posta importante è quella del trasporto pubblico locale, attualmente caratterizzato da un coefficiente di utilizzo molto basso: la proposta del PUMS è un’articolazione su tre linee, 1 e 2 circolare e la 3 di collegamento verticale per il capoluogo che garantiscano attraverso 5 mezzi elettrici, finanziati da bandi di Regione e Ministero, un passaggio ogni venti minuti circa. Nelle frazioni il trasporto pubblico sarebbe a chiamata con una coppia di corse, mattina e primo pomeriggio. Sul fronte dei servizi turistici invece i circa 1000 questionari compilati dai visitatori, suggeriscono l’attivazione di una navetta (56%), il gradimento di un eventuale car o bike sharing (71%). Una variabile è costituita dalla velocità di transizione alle auto elettriche, attualmente con 3 fonti di approvvigionamento, 8 in installazione e 12 in progetto. Il costo di cambiare abitudini inveterate sarebbe compensato da un risparmio notevole di emissioni, che Berti Nullo ha calcolato “in circa 3757 tonnellate/quintali in meno di CO2 all’anno a PUMS completamente attuato”. Il dibattito ha già evidenziato un notevole interesse intorno al piano con interventi di Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, Vittorio Morani, capogruppo del PSI,
Viabilità – Mezzo pesante si ribalta dentro un campo agricolo lungo la strada provinciale di Lerchi che collega Città di Castello ad Arezzo Traffico chiuso sabato 1 giugno dalle 8 per consentire il recupero del camion
Sabato 1 giugno la strada provinciale 221 di Lerchi che collega Città di Castello ad Arezzo, sarà chiusa al traffico dalle ore 8 per consentire il recupero di un mezzo pesante che questa mattina, a causa del maltempo, si ribaltato all’interno di un appezzamento agricolo che costeggia la strada.
L’incidente per il quale non si segnalano feriti, non ha intralciato il traffico in quanto l’automezzo si trova completamente all’esterno della “provinciale”. Per rimuovere il camion che trasportava gelati destinati allo smaltimento, dovrà intervenire una gru. Le operazioni potrebbero terminare intorno alle 13 e la Provincia di Perugia, proprietaria della strada, in accordo con la polizia stradale ha deciso di procedere all’operazione di sabato, quando il traffico pesante è più limitato.
Si consiglia per chi viene da Arezzo di utilizzare il percorso alternativo Vingone-Cerbara-svincolo piastra logistica; mentre da Città di Castello è previsto il rientro sulla E45 con uscita a San Sepolcro.
Guardia di Finanza denunciati 2 soggetti per spaccio di sostanze stupefacenti, di cui uno in stato di arresto. sequestrate 20 dosi di eroina
Nell’ambito dei servizi disposti in attuazione del Dispositivo Permanente per i traffici illeciti
e di controllo economico del territorio, i finanzieri della Compagnia di San Giovanni
Valdarno hanno individuato un’abitazione al cui interno un soggetto extracomunitario
deteneva complessivamente ben 19 dosi di eroina.
Il servizio ha avuto inizio dall’osservazione da parte di una pattuglia delle Fiamme Gialle di
San Giovanni Valdarno di uno strano via vai di soggetti, per lo più giovani, che entravano
in una palazzina, per poi uscirne dopo pochi istanti ed allontanarsi in tutta fretta.
E’ stato quindi predisposto il controllo di uno di questi, all’esito del quale è stato trovato in
possesso di una dose di eroina. L’immediata perquisizione domiciliare del giovane ha
portato al sequestro di altro stupefacente.
I successivi riscontri portavano, quindi, all’individuazione del potenziale spacciatore, un
giovane cittadino nigeriano, con regolare permesso di soggiorno, nulla facente, che viveva
con altri connazionali in un piccolo appartamento posto alla prima periferia di San
Giovanni Valdarno.
Nel corso delle operazioni di perquisizione domiciliare si rinvenivano e sottoponevano a
sequestro 19 dosi di eroina confezionate, pronte per lo spaccio, presumibilmente, nelle
adiacenze dei locali notturni frequentati dai giovani nel fine settimana ed all’interno del
parcheggio di un supermercato, dove il giovane nigeriano era già stato individuato di
recente, nonché un bilancino di precisione, 3 cellulari nella disponibilità dello stesso e 150
euro in contanti, provento della vendita di stupefacente. Il soggetto è stato, quindi,
arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la casa
circondariale di Arezzo.
Il servizio si incardina tra quelli disposti dal Comando Provinciale di Arezzo a contrasto dei
traffici illeciti ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare riguardo alle aree più
“sensibili” della provincia aretina, per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini.
Partito Democratico, Porzi: “Si guardi al centro”
Il risultato delle ultime elezioni, specialmente quelle per la scelta dei parlamentari europei, ci consegna una Regione sostanzialmente differente da quella che politicamente per anni ha identificato l’Umbria. Una stagione che ha portato profondi interventi nello sviluppo e nelle prospettive di crescita regionali, ma verso la quale la risposta degli umbri assume una connotazione che necessita di una riflessione profonda e non solo limitata alle ultime vicende che hanno interessato l’amministrazione umbra e per le quali gli organi competenti, più che la politica, sapranno con celerità affermare le verità e le responsabilità. Specialmente in questi giorni e in quei comuni, importanti per l’Umbria, dove si tornerà al voto per il turno di ballottaggio dovremmo tenere unita tutta la nostra comunità democratica, evitando di ridurre la discussione politica alla sistemazione personale.
L’Umbria del centrosinistra ha sicuramente difeso la sua identità e lo ha fatto grazie alle tante persone che si sono spese nella campagna elettorale e soprattutto quanti, sindaci e consiglieri, hanno con le loro candidature rappresentato un argine alla politica dei populismi. A questi militanti, candidati, eletti e non eletti, deve giungere un ringraziamento sincero perché l’impegno politico è un valore non solo da difendere, ma da sostenere con l’obiettivo di non disperdere le molteplici sensibilità che rappresentano la forza reale del nostro progetto.
Con altrettanta convinzione dobbiamo comprendere le ragioni delle difficoltà che il centrosinistra e, in modo particolare, il nostro Partito Democratico, trova nel coinvolgere e rappresentare le sensibilità moderate, democratiche, liberali e cattoliche dell’Umbria e non solo. Sensibilità che in molti territori regionali sono emerse nel voto delle europee e delle comunali, ma che non hanno trovato eguale rappresentatività o riconoscenza nell’azione politica e amministrativa. A questo mondo va rivolta un’attenzione inclusiva e condivisa. Sostanzialmente diversa dalle intenzioni e dai percorsi che in questi ultimi mesi hanno condotto il Pd, nazionale e regionale, verso la ricostruzione di un partito “spostato a sinistra”, dove il senso dell’equilibrio e della sobrietà è stato talvolta superato dalla tentazione di correre dietro alla politica delle piazze e delle dichiarazioni precipitose.
Il Partito Democratico dell’Umbria dovrebbe affrontare questi argomenti aprendo una frase di confronto serio sul ruolo dei moderati nel panorama politico del centrosinistra, perché non si può immaginare che il futuro del Partito sia esclusivamente segnato da un percorso teso a recuperare stagioni ormai distanti. C’è la necessità di mettere in gioco tutto, rendersi conto di quello che non ha funzionato e di quello che poteva funzionare meglio. Occorre ripartire dal basso con la consapevolezza di interpretare le sensibilità di molte persone ed avere la forza di rifarsi interlocutori di un nuovo fronte popolare, democratico e moderato. Se il Pd Nazionale, ma più segnatamente quello umbro, non riusciranno a ripercorrere queste strade, resta difficile per il centrosinistra riaffermare o intraprendere esperienze di governo di cui l’Umbria si è fatta portatrice di esperienza in Italia e all’estero.
Servizio Civile Regionale: il Comune di Sansepolcro cerca 3 volontari per Biblioteca e Ufficio Cultura. Cultura La domanda può essere presentata esclusivamente online entro le 14 di venerdì 7 giugno. Tutte le info
La Regione Toscana ha indetto un Bando per la selezione di 3.150 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Regionale. Il progetto finanziato dell’Ente Comune di Sansepolcro è denominato “Promuovere il servizio di biblioteca comunale Dionisio Roberti” e coinvolge tre volontari. La durata del servizio civile regionale è di dodici mesi; ai giovani in servizio è corrisposto direttamente dalla Regione Toscana un assegno di natura non retributiva pari a 433,80 euro.
La scheda di valutazione predisposta dalla Regione per la stesura della graduatoria di merito prevede l’attribuzione di punteggi per esperienza professionale e formazione acquisita nel settore previsto dal progetto redatto dal Comune (in questo caso archivistica, catalogazione ecc.).
Il bando è consultabile sul sito web della Regione Toscana nella sezione dedicata ai cittadini (http://www.regione.toscana.it/cittadini/welfare/servizio-civile); sul sito www.giovanisi.it; sul sito web istituzionale del Comune di Sansepolcro www.comune.sansepolcro.ar.it.
Il termine per la presentazione delle domande è previsto per le ore 14:00 di venerdì 7 giugno 2019. La domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente online accedendo al sito: https://servizi.toscana.it/sis/DASC e seguendo le apposite istruzioni. Le domande trasmesse con modalità diverse da quelle indicate nel bando e pervenute oltre i termini stabiliti non saranno prese in considerazione. È possibile presentare domanda di partecipazione per uno solo progetto di servizio civile tra quelli indicati negli allegati a), b), c) del bando.
I candidati dovranno essere in possesso di vari requisiti: età compresa tra i 18 e 29 anni; residenza o domicilio in Toscana; stato di non occupazione, disoccupazione o inattività; idoneità fisica; assenza di precedenti collaborazioni con l’ente nell’ultimo anno o precedenti attività di servizio civile interrotte prima della scadenza. Per tutti i dettagli sui requisiti, si consiglia di consultare l’apposito bando.
Il calendario dei colloqui sarà pubblicato nella sezione dedicata del sito web istituzionale del Comune. Tale pubblicazione avrà valore di notifica della convocazione. I candidati sono pertanto invitati a consultare giornalmente questa sezione per conoscere data, ora e luogo dei colloqui.
Per maggiori informazioni: Comune di Sansepolcro – Biblioteca Comunale Dionisio Roberti tel. 0575 – 732219 – Email: protocollo.comunesansepolcro@legalmail.it
Trasporto urbano: Associazione il mosaico sul “piede di guerra”
La nostra Associazione e’ molto sensibile per tutte quelle problematiche che affrontano i temi della mobilità e che interessano il nostro comprensorio e la nostra città in particolare. Poche le segnalazioni in questi anni da parte di alcune forze politiche, quasi nulle da parte di quelle organizzazioni che hanno tra i loro iscritti persone fruitori di questo genere di servizio. La nostra associazione e’ ben lieta di ricevere segnalazioni a firma di residenti del nostro comune . Dal pasticcio FCU alle barriere architettoniche tuttora presenti, i problemi non si esauriscono. Parliamo stavolta di trasporto urbano, partendo dalla segnalazione di alcuni concittadini di Pesci d’Oro che ci fanno presente come non ci sia il passaggio di autobus urbani nella loro zona (Piosina e Lerchi sono considerate fascia urbana, Pesci d’Oro no). Ci ricordiamo che esisteva dalla fine anni 80 a fine anni 90 la linea E , poi tolta proprio prima che quell’area come altre si ingrandisse con nuove abitazioni e di conseguenza altre famiglie. E allo stesso tempo, chi di noi tifernati non ha ripetutamente avuto l’occasione di vedere bus urbani che vagano per la città con poche o nessuna persona all’interno? Molti i cittadini che hanno fatto questa considerazione , dando la colpa all’Azienda gestore del servizio e non a chi ha il compito di programmare il trasporto locale, che e’ cosa ben diversa ….. È fin troppo evidente come la programmazione generale della città pensata dalle amministrazioni negli anni 80 e 90 sia stata stravolta dalla realtà sociale ed economica che si è andata sviluppando, rendendo necessaria una revisione profonda di molti strumenti urbanistici tra i quali la mobilità non è certo secondaria. I parcheggi dell’ansa del Tevere e le scale mobili senza passaggio di bus e senza collegamenti ( anche qui non passa il servizio urbano!) ci paiono paradigmatici della scarsa attenzione posta alla questione, spesso affrontata in passato con una semplice e generica cessione di tratte a favore dei privati ritenendo così di effettuare un qualche risparmio, tratte sulle quali vorremmo conoscere ad esempio il rapporto tra costi ed utenti realmente serviti. Insomma, la risposta standard delle amministrazioni che non ci sono risorse ci sembra ancora una volta, come nel caso delle barriere, un po’ il paravento per nascondere ritardi e scarse competenze, figlie purtroppo di una stagione politica che non ha portato fortuna alla maggioranza degli amministrati. Programmare seriamente non è ormai più una opzione, ma l’unica possibile procedura per realizzare servizi adeguati alle esigenze dei cittadini, la cui sopportazione sembra essere, e giustamente, in esaurimento. Una città si giudica non solo dalla sua storia, ma anche e forse soprattutto, dalla qualità dei servizi che sa offrire ai propri abitanti….. P.s : “pensierino della sera”…….ma chiudendo piazza Garibaldi agli autobus (era ora!!!!!), dove porteremo il nuovo terminal??…..a Piazza della Repubblica ?…….saranno felicissimi gli abitanti di Via Carlo Liviero….!!!!!!
Agricoltura: compromessa la campagna 2019
Le incessanti piogge, e le temperatura di diversi gradi al di sotto delle medie stagionali, stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Una situazione veramente giunta al limite che ha già fortemente compromesso i bilanci di moltissime aziende del nostro territorio. Le problematiche colpiscono come già sottolineato in precedenza, l’intero comparto. I produttori di tabacco Bright e Kentucky sono in abbondante ritardo con le lavorazioni agricole e le trapiantature, ma grava su di loro l’incombere delle spese già effettuate in materiale tecnico, affitti e investimento nella piantina; Il discorso ha la stessa valenza per quel che riguarda gli ortaggi. Non meno grave la situazione dei cereali, i quali, a causa delle avversità meteorologiche rischiano forti attacchi da parte di patogeni fungini che sicuramente rischiano di distruggere i raccolti. Il nostro discorso non è di certo più roseo se parliamo di olivicoltura, frutticoltura e il settore vinicolo data l’impossibilità di rientrare nei campi, anche in questo caso, per proteggere le colture dagli insetti e agenti crittogami. L’allarme è lanciato per ovvi motivi anche dalle tante aziende di Contoterzismo presenti in Alta Valle del Tevere che a causa di questa situazione subiranno forti perdite economiche in parte dovute anch’esse dai tanti investimenti effettuati in attrezzature e parco macchine. Il settore dell’Allevamento, come ben sappiamo viene colpito a stretto giro, pochissimi gli appezzamenti dove i nostri colleghi sono riusciti a seminare mais, e le rese della fienagione sono già completamente annullate per quanto riguarda il primo sfalcio. Il nostro timore è comunque amplificato dal preoccupante silenzio che ci circonda in questo contesto, come se nessuno si fosse ancora accorto della gravità della situazione. E’ proprio per questo che ci troviamo a scrivere di nostro pugno questo comunicato prima che veramente sia troppo tardi. Ci esponiamo da singoli agricoltori, cosicché questo silenzio venga rotto e gli enti del settore, dai Sindacati alla Regione, prendano in pugno la situazione in maniera tempestiva, In modo da porre in essere tutte le misure possibili affinché le nostre aziende non vengano abbandonate a loro stesse e si possa trovare insieme una soluzione alla spiacevole situazione nella quale ci troviamo. Richiediamo con forza che venga annunciato lo Stato di Calamità Naturale, perché l’agricoltura è, e continuerà ad essere, uno dei settori trainanti nell’economia dell’Alta Valle del Tevere Umbro-Toscana, un indotto importante, che si tira dietro un grande numero di lavoratori, e temiamo fortemente che se non verranno prese le opportune contromisure, in questa stagione agricola, tante e tanti colleghi saranno costretti a prendere decisioni drastiche e irrevocabili. Chiudiamo appellandoci ancora una volta al buon senso degli organi competenti, affinché si possa veramente in cooperazione trovare il modo per recuperare il recuperabile e non abbandonare un settore già di per se in grande difficoltà.


