Un folto gruppo di cittadini sloveni ha fatto tappa nello scorso fine settimana in Valtiberina. L’obiettivo era quello di visitare il Sacrario che sorge nel cimitero urbano a Sansepolcro e visitare il luogo dove sorge il campo di concentramento di Renicci, in territorio anghiarese. La delegazione slovena, guidata da Lojze Peterle, presidente del primo governo democratico del Paese balcanico il cui padre fu internato a Renicci, è stata accolta da Antonello Antonelli, presidente del consiglio comunale di Palazzo delle Laudi e si è a lungo intrattenuta, intonando anche canti e preghiere, nei pressi del Sacrario per ricordare e omaggiare i loro caduti nella Seconda Guerra Mondiale. “Accogliamo come sempre con grande piacere gli amici sloveni” ha detto Antonello Antonelli “un popolo cui ci sentiamo vicini e che ha spiccata memoria storica. Nostro compito e anche nostra volontà sono quelli di perpetuare il ricordo di quei tristi anni, di cementare la fratellanza con la Slovenia in modo da lanciare forte e chiaro un messaggio di pace anche nei confronti delle giovani generazioni”.
Celebrata ieri a Sansepolcro la ricorrenza del 4 Novembre, 106esimo anniversario della giornata delle Forze Armate
A cura del Comune di Sansepolcro e dell’associazione nazionale Combattenti e Reduci celebrata nella giornata di ieri, la ricorrenza del 4 Novembre, 106esimo anniversario della giornata delle Forze Armate. Ricordando il sacrificio dei caduti agli ideali di democrazia, libertà, indipendenza e amor di patria e riconfermando la fedeltà ai dettami della Carta Costituzionale. L’iniziativa ha registrato la presenza dell’Amministrazione Comunale e delle Forze dell’Ordine nella loro interezza, oltre alla Croce Rossa, all’Associazione Nazionale Bersaglieri e a una rappresentanza dell’Anpi. Una messa celebrata in Cattedrale come suffragio ai caduti di tutte le guerre ha dato il via alla cerimonia, poi proseguita con un corteo per le vie cittadine. Che ha raggiunto la sede del Monumento ai Caduti ai piedi del quale è stata deposta una corona d’alloro. Oltre agli interventi del vicesindaco Riccardo Marzi e dei responsabili delle Forze dell’Ordine convenute, letti anche i messaggi del Presidente della Repubblica, Mattarella, e del ministro Crosetto. Le note della banda della Società Filarmonica dei Perseveranti hanno magistralmente accompagnato le diverse fasi della manifestazione.
Fine settimana con le Fiere di San Florido: dal 15 al 17 novembre circa 230 ambulanti nelle piazze e nelle vie principali dentro e fuori le mura urbiche, domenica negozi aperti ed edizione mensile di Retrò
Da venerdì 15 a domenica 17 novembre tornano le Fiere di San Florido nel centro storico di Città di Castello. Torna l’appuntamento con la tradizione e l’identità profonda della comunità tifernate, che si stringe attorno ai suoi patroni anche con un piacevole momento di ritrovo e di condivisione che si tramanda di generazione in generazione. Ad accogliere i visitatori nelle piazze e nelle vie che si inseguono dentro e fuori le mura urbiche saranno circa 230 espositori con un’amplissima e variegata offerta merceologica. La passeggiata nel cuore della città sarà ancora più ricca nella giornata di domenica, perché alle Fiere di San Florido si aggiungeranno non solo l’apertura straordinaria dei negozi del centro storico, ma anche l’edizione di novembre di Retrò, che si terrà in piazza Garibaldi con la partecipazione di circa 100 antiquari, rigattieri, collezionisti e hobbisti. “Un fine settimana davvero intenso e pieno di opportunità, degno dell’importanza e del valore spirituale che rivestono per tutti i tifernati le celebrazioni dei santi patroni della città Florido e Amanzio, insieme al messaggio di rinascita e coesione della comunità che le caratterizza”, sottolinea l’assessorato al Commercio e al Turismo. “Dopo i grandi eventi nazionali che hanno inaugurato l’autunno di Città di Castello – prosegue l’assessorato – praticamente senza soluzione di continuità arriva un altro week-end che permetterà a un pubblico di tutte le età, dai tifernati agli altotiberini che visitano tradizionalmente la città nel periodo della festa patronale, di vivere giornate intere nel nostro centro storico, tra tanti interessi e curiosità, piacevoli occasioni di incontro, belle cose da fare e da vedere. Un ideale trampolino di lancio per il ‘Natale in città’, la carrellata di eventi con cui trascorreremo le prossime festività nel segno del divertimento e delle novità, che quest’anno inizierà prima, il 30 novembre, e riserverà ancora più opportunità di stare insieme nella nostra meravigliosa comunità”. Da venerdì 15 novembre le Fiere di San Florido abbracceranno il centro storico portando gli ambulanti in una vasta area che comprenderà via XI Settembre, piazza Raffaello Sanzio, via Angeloni, largo Gildoni, piazza Matteotti, corso Vittorio Emanuele, piazza Fanti, corso Cavour, piazza Gabriotti, viale Sauro (da via Sant’Andrea alla rotatoria di via Diaz), largo Santa Veronica, via Diaz, via della Barca (dove sarà disponibile per la sosta il parcheggio adiacente), il parcheggio dello stadio Bernicchi e viale Europa fino all’altezza dell’impianto di distribuzione dei carburanti. I visitatori potranno scegliere tra gli stand di 62 operatori dell’abbigliamento, 14 della categoria accessori, 51 degli alimentari, 20 dei dolciumi, 8 ambulanti di biancheria e complementi d’arredo, 14 di casalinghi, 11 delle calzature, 7 della ferramenta e 1 con animali. Lungo l’itinerario si disporranno anche stand del mondo dell’associazionismo (3), della scuola (1 dell’IIS Patrizi Baldelli Cavallotti), degli articoli dimostrativi (2), degli hobbisti (6), degli espositori di auto, macchine agricole e caminetti (3), degli artigiani (4) e dei produttori agricoli (1). Le fiere accoglieranno anche due aree speciali: quella riservata al mercato dell’artigianato e dei prodotti tipici, con 15 espositori in piazza Gabriotti, e quella dell’animazione e dei giochi per bambini, in piazza Fanti.
Elezioni regionali, Nilo Arcudi (lista Tesei Presidente): “L’Altotevere da attenzionare con una cabina di regia permanente”
“L’Altotevere per la sua storia, l’arte, l’attività’ artigianale ed imprenditoriale è uno dei territori più importanti della nostra Regione”, dichiara Nilo Arcudi, presidente di Umbria Civica e candidato nella Lista Tesei Presidente alle elezioni regionali del prossimo 17 e 18 novembre.”Dobbiamo continuare a lavorare e consolidare quanto già fatto negli ultimi cinque anni e portare a termine ciò che e’ stato iniziato in settori fondamentali per la vita dei nostri cittadini, in primis sulla sanità. Per l’Umbria, che, numeri alla mano, cresce in tutti i comparti, e per l’Altotevere. E i numeri infatti ci dicono che siamo sulla buona strada, nonostante i due anni di Covid, che di fatto hanno bloccato il lavoro, e la pesante eredità che ci era stata lasciata dai nostri predecessori, tra cui proprio in ambito sanitario.
I numeri nelle liste di attesa rispetto al 2019 sono stati pressochè dimezzati, ma ancora c’è molto da fare, sono stati riaperti i concorsi per le professionalità mancanti, siamo intervenuti anche sulle strumentazioni. I prossimi cinque anni saranno determinanti, abbiamo obbiettivi chiari e sappiamo come centrarli. Sulla sanità di prossimità abbiamo in mente una riorganizzazione che consentirà il ripristino di molti servizi ed eviterà l’appesantimento degli ospedali, a cui saranno demandate solo le patalogie rilevanti. Sarà inoltre la stagione delle infrastrutture”, prosegue Arcudi, “con particolare attenzione a questo territorio, l’Altotevere. E’ di questi giorni la notizia di un approccio diverso, da parte della Presidente Tesei e dell’Assessore Melasecche, sul tracciato della E78. Si torna a parlare di piastra logistica. Un tema che Communitas aveva, per prima, riportato all’attenzione dei media e della cittadinanza, oramai già qualche mese fa, proprio per le problematiche legate all’impatto ambientale e ai costi che avrebbe prodotto un tracciato che non prevedeva la piastra logistica. Questa arteria è fondamentale per lo sviluppo dell’Alta Umbria e l’impegno è quello di portare a termine l’opera nei rispetto del territorio e della sua gente. Altra questione che mi preme sottolineare è l’investimento previsto per il completamento della tratta Perugia-Sansepolcro della FCU.
Voglio sottolineare la condizione in cui versa la ferrovia nel tratto Città di Castello-San Giustino, con i binari completamente invasi da alberi. I lavori di sfoltimento della vegetazione sono iniziati alcuni mesi fa, e la tratta verrà riaperta entro la fine del 2026. Altra questione, non meno importante, è la gestione dell’ambiente e dei rifiuti. Su questo voglio essere chiaro, siamo favorevoli al termovalorizzatore. Le nostre discariche, nel 2030, non potranno più ricevere i rifiuti non riciclabili, pertanto, la scelta verte, gioco forza, se ampliare quelle esistenti o optare per un impianto moderno, non inquinante e di ultima generazione, che una volta installato, sarà sottoposto costantemente a tutti i dovuti controlli per garantire la salubrità dell’aria e la tutela ambientale.
Tornando all’Altotevere vorrei anticipare che sarà allestita una cabina di regia permanente, con personalità qualificate del territorio, uno strumento innovativo e fondamentale per comprendere e capire, in tempo reale, problematiche e criticità locali e per lavorare concretamente con un filo diretto a livello regionale. Ritengo infatti che la politica e coloro che rivestono i ruoli istituzionali, democraticamente eletti, non debbano mai dimenticare la propria funzione, i propri compiti e le responsabilità che hanno verso tutta la collettività”.
No al terzo inceneritore, Giuseppe Conte mercoledì 13 novembre a Terni
La destra ha dichiarato di voler costruire il terzo inceneritore a Terni, un atto semplicemente folle. Il Movimento 5 Stelle non lo permetterà, né a Terni né nel resto dell’Umbria. A ribadirlo sarà anche il presidente Giuseppe Conte mercoledì 13 novembre alle ore 14.30 in occasione del presidio organizzato in via del del Flagello 10 all’altezza del percorso ciclopedonale Lungonera. “La stagione dell’incenerimento deve essere superata in favore di una gestione efficiente incentrata sul massimo recupero di materia per evitare di alimentare le discariche già esistenti e la realizzazione di nuove” fa sapere il Movimento 5 Stelle Umbria.
Emanuela Mori (Tesei Presidente): “Aumento occupazione femminile per crescita economica dell’Umbria”
“Incentivare e promuovere sempre di più progetti e sostegni per l’imprenditoria femminile e proseguire sulla strada tracciata in questi 5 anni dalla giunta regionale e dalla presidente Tesei. Anche nel privato come nel pubblico bisogna contribuire a ridurre il gap e le differenze fra occupati a tutti i livelli, compresi quelli direzionali e apicali ovviamente. Interazione con il governo nazionale, i livelli locali e regionali e l’Europa per creare una rete virtuosa di progetti e misure finanziare necessarie alla nascita di nuove imprese ‘rosa’ e occupazione femminile.”
È quanto dichiarato da Emanuela Mori, candidata per le elezioni del rinnovo del Consiglio regionale nella lista ‘Tesei Presidente’. Emanuela Mori ricorda inoltre i dati interessanti emersi qualche giorno fa nella sede nazionale di Confcommercio nell’ambito del Forum annuale ‘Donne, Imprese, Futuro – Spazi e Tempi’, organizzato dal Gruppo Nazionale Terziario Donna Confcommercio. Secondo i dati (fonte Confcommercio nazionale), con oltre 3,5 milioni di nuovi occupati negli ultimi 30 anni, il terziario di mercato in Italia si conferma il principale settore a creare crescita e occupazione e il 68% delle imprenditrici italiane, oggi, opera in questo settore; inoltre l’incidenza delle donne imprenditrici sul totale degli imprenditori (donne e uomini) è maggiore nel terziario di mercato (36,2%) rispetto al totale economia (30,6%); tuttavia, oggi in Italia il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro tra i 15 e i 74 anni è ancora lontano dai livelli europei (nel 2023 è pari al 49,3% contro il 61,8% della Ue a 26), un divario che aumenta nel tempo (da 11,6 punti percentuali del 2018 a 12,5 del 2023) e che rappresenta uno dei principali problemi per la crescita di lungo termine del nostro Paese: infatti, se l’Italia avesse un tasso di partecipazione femminile pari a quello europeo si avrebbero quasi 2,8 milioni di occupate in più (di cui il 68% al Sud) e un incremento di un punto percentuale della quota di imprenditrici nel terziario di mercato (es. dal 36,2% al 37,2%) genererebbe circa 2 miliardi di euro di Pil in più; inoltre, all’aumentare del tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro corrisponde un incremento del tasso di fertilità.
“Un aumento dell’occupazione femminile, quindi, oltre a contribuire a migliorare il bilancio demografico dell’Italia, favorirebbe la crescita economica complessiva anche nella nostra regione”, ha concluso Mori nel corso di un incontro dedicato al settore produttivo dichiarando di essere, se eletta, pronta a lavorare fin da subito su questi progetti non solo del terziario di mercato e potenziare quelli esistenti per favorire un’ulteriore diffusione di imprese femminili.
Forum Nazionale Turismo Consapevole Acque Interne: Rotte Blu, in acqua e a terra
Giunto alla sua sesta edizione, il Forum nazionale turismo consapevole acque interne si svolgerà in
diretta streaming sabato 30 novembre, dalle 10h alle 12h.
L’appuntamento annuale del Forum nasce dall’esperienza della Discesa Internazionale del Tevere,
con l’obiettivo di dare visibilità alle attività turistico-sportive lungo fiumi, canali, laghi e lagune. In
acqua (mondo blu) come sulle sponde (mondo verde), con uno sguardo attento alla valorizzazione
degli ambienti fluviali, alla conservazione della biodiversità, alle condizioni che garantiscono fruizione ed accessibilità. Canoa, sup, canyoning, in bici o a piedi, ….. numerose sono le iniziative di sport, escursionismo e turismo all’aria aperta che coinvolgono le acque interne. Una serie di opportunità rimaste per lungo tempo marginali nei cataloghi dell’offerta turistica. Con una media di 10 relatori in
rilievo nazionale per ogni edizione, questo evento rappresenta l’appuntamento nazionale per tutti
coloro che desiderano costruire una visione di insieme sul turismo delle acque dolci in Italia.
Nell’ambito del forum verrà presentato l’evento del Pellegrinaggio lungo il fiume Tevere in occasione
del Giubileo 2025, dalla Toscana fino a Roma San Pietro in 15 tappe, tra aprile e maggio.
La diretta sarà realizzata grazie alla regìa ed al supporto tecnico dell‘Istituto per l’ambiente e
l’educazione sostenibile.
Per informazioni:
Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro – Weec network
Corso Moncalieri, 18 – 10131 Torino
pianetazzurro@schole.it
https://www.tibertour.com/2024/11/09/forum2024/
https://fb.me/e/5RYk4kAoo
Michelini (PD), controi tagli ai comuni del governo Meloni: “dobbiamo continuare a garantire i servizi ai cittadini”
“Ci opponiamo ai tagli ai Comuni stabiliti dal Governo Meloni perché ridurre le risorse destinate agli Enti locali significa soprattutto tagliare i servizi ai cittadini. Ci attiveremo da subito, a partire dal Consiglio regionale dell’Umbria, e a fianco dei tanti Comuni della nostra regione, per evitare che i 350 milioni di euro di tagli previsti per il 2025 costringano i Comuni a ridurre i servizi alla comunità, già a partire dall’inizio del nuovo anno”. È quanto dichiarato dalla candidata al Consiglio regionale dell’Umbria e sindaco di Monte Santa Maria Tiberina Letizia Michelini, contraria alla manovra approvata nei giorni scorsi dal Governo Meloni. Il Dup – Documento programmatico di bilancio prevede 350 milioni di tagli ai Comuni nel 2025, che salgono a 550 nel 2026 e a 600 nel 2027; in totale circa un miliardo e mezzo di euro di tagli in più, che andrebbero ad aggiungersi al miliardo già tolto dalla precedente legge finanziaria voluta dalla Meloni.
“I trasferimenti statali sono fondamentali per consentire ai Comuni, a partire da quelli piccoli, di erogare i servizi di cui la comunità ha bisogno. – afferma la candidata Pd Michelini – Tagliare le risorse significa tagliare servizi essenziali, come le manutenzioni di strade e opere pubbliche, i servizi scolastici, l’assistenza agli anziani e ai disabili, i contributi alle persone più fragili. Non possiamo lasciare soli i sindaci e soprattutto non possiamo abbandonare i cittadini ed è per questo che ci attiveremo sin da subito per contrastare i tagli del Governo Meloni”.
Basket: sul campo di CUS Firenze la Dukes parte con i giri del motore alti, trovando canestri in transizione e affrontando a viso aperto i padroni di casa che vincono 87 a 71
Sul campo di CUS Firenze la Dukes parte con i giri del motore alti, trovando canestri in transizione e affrontando a viso aperto i padroni di casa, anche loro vogliosi di correre. La grossa differenza si nota però al tiro da fuori. Mentre Sansepolcro fatica a trovare il canestro dalla distanza, Firenze muove bene la palla e con pazienza trova sempre l’uomo libero per fare male da tre punti.
In questo modo la forbice tra le squadre si fa via via sempre più larga, fino al 27-16 sul quale si conclude il primo quarto.
Nel secondo periodo Firenze continua a martellare da fuori e a giocare con intensità, mentre la Romolini Immobiliare incappa in troppe palle perse, perdendo unità e non riuscendo più ad andare in contropiede. Tutto questo porta al 50-33 in favore dei padroni di casa all’intervallo.
In avvio di secondo tempo l’attacco della Dukes si inceppa in maniera evidente, riuscendo a segnare appena 5 punti nel giro di 5 minuti. Firenze ne approfitta e scappa definitivamente. Nonostante una piccola ripresa sia offensiva che difensiva nel finale di terzo quarto, si arriva all’ultimo periodo col risultato finale già indirizzato. I padroni di casa guidano infatti 73-50.
Il quarto periodo è l’unico che la Romolini Immobiliare riesce a vincere, cosa che rende meno pesante il passivo, ma che non evita la quinta sconfitta in sette partite disputate. Alla fine Cus Firenze si prende la vittoria per 87-71.
Tabellino: Santiago 14, Spillantini 11, Beccafichi 10, Bassetti 9, Hassan 9, Ortolani 9, Meshildisvili 5, Torrioli 4, Llukacej, Sekrouf ne.




ErmGroup Altotevere reattiva e trasformata grazie ai cambi operati nella formazione: recupera dallo 0-2 al 2-2 e lotta fino in fondo, anche se la Gabbiano FarmaMed Mantova porta via i due punti dal palasport di San Giustino
ERMGROUP ALTOTEVERE – GABBIANO FARMAMED MANTOVA 2-3
(18-25, 16-25, 25-22, 25-19, 12-15)
ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani 1, Biffi 2, Marzolla 7, Galiano 6, Battaglia 19, Cioffi (L2), Skuodis 8, Stoppelli 7, Pochini (L1) ricez. 87%, Cappelletti 5, Carpita 9, Quarta 6. Non entrati: Fleming, Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
GABBIANO FARMAMED MANTOVA: Parolari 6, Baldazzi 22, Tauletta 8, Scaltriti 3, Marini (L1) ricez. 70%, Pinali 18, Ferrari 16, Depalma 9, Gola 1, Catellani. Non entrati: Miselli, Zanini, Massafeli Iasi, Montarulo (L2). All. Simone Serafini e Cristian Lorenzi.
Arbitri: Claudia Angelucci di Pisa e Giulio Bolici di Montepulciano.
ALTOTEVERE: battute sbagliate 14, ace 2, muri 9, ricezione 69% (perfetta 33%), attacco 41%, errori 24.
MANTOVA: battute sbagliate 16, ace 2, muri 14, ricezione 63% (perfetta 28%), attacco 42%, errori 28.
Durata set: 25’, 27’, 31’, 30’ e 21’, per un totale di 2 ore e 14’.
SAN GIUSTINO – Un punto alla fine guadagnato, quello della ErmGroup Altotevere, battuta al tie-break da una Gabbiano FarmaMed Mantova che sul 2-0 in suo favore aveva in mano il pieno controllo della situazione. Ma il tecnico Marco Bartolini ha avuto il coraggio di cambiare metà squadra, inserendo Stoppelli, Carpita e soprattutto Battaglia, che con i suoi 19 punti è stato la piacevole rivelazione al palasport di San Giustino, nella sfida valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A3 Credem Banca, girone Bianco. A quel punto, la ErmGroup è letteralmente rinata e ha cominciato a mettere alle corde gli avversari, esaltandosi in ricezione e in difesa; per i virgiliani, il compito si è complicato dopo l’uscita di Scaltriti e con il calo di Baldazzi, ma coach Serafini ha potuto contare nei momenti difficili sul palleggiatore Depalma, sullo schiacciatore Pinali, sul giovane quanto ottimo libero Marini e sul centrale Ferrari, che a livello di rendimento è stato il più costante della squadra. Da sottolineare, fra i padroni di casa, la nuova e importante reazione caratteriale, che ha fornito un’altra significativa indicazione: la ErmGroup può contare sulla panchina lunga, o comunque su 10-11 elementi in grado di giocarsi il posto da titolare.
Simone Serafini, tecnico della FarmaMed, schiera la diagonale Depalma-Baldazzi, al centro Ferrari e Tauletta, a lato Pinali e Scaltriti e libero Marini. Bartolini gli oppone Biffi in regia (per il palleggiatore, rientro a tempo pieno), Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Skuodis alla banda e Pochini libero. Si comincia con un 2-0 d’acchito per Mantova (muro su Skuodis), poi inizia la serie dei cambi palla con Baldazzi in cattedra e il primo tempo di Tauletta allunga a +3 (10-7) il divario in favore dei lombardi; Baldazzi piazza il muro su Cappelletti e firma in contrattacco il punto dei 15-11 al cospetto di una ErmGroup assente in fase break, salvo il muro di Quarta su Scaltriti che riavvicina i biancazzurri (in versione bianco e oro) sul 15-17, ma la Gabbiano torna a rialzare il muro su Marzolla e Cappelletti e scappa nel finale, chiudendo sul 25-18 con un tocco di seconda di Depalma.
Il trend non si inverte nel secondo set: la Gabbiano prende il “volo” fin da subito con un contrattacco di Baldazzi, due muri di fila ai danni di Marzolla e un preciso attacco di Pinali. Arriva sul 9-5, poi Marzolla riavvicina l’Altotevere con l’ace dell’8-10, ma Scaltriti e Baldazzi replicano alla grande, portando Mantova sul 14-8, che diventa 16-10 sull’azione prolungata concretizzata da Ferrari. Depalma sorprende ancora con i suoi palleggi di seconda e Baldazzi continua a pungere. Quando oramai anche la seconda frazione è compromessa, Bartolini opera le scelte che gli daranno ragione: Carpita rileva Cappelletti, che oltretutto in battuta non punge come sa fare; di lì a poco, Stoppelli prende il posto di Galiano al centro e Battaglia avvicenda un Marzolla in calo. È una battuta fuori di Quarta a consegnare il 2-0 alla FarmaMed con parziale di 25-16.
La ErmGroup comincia a dare… Battaglia: l’opposto siciliano firma subito il primo punto con la maglia del Volley Altotevere e dà il via a una strepitosa serie; quando Carpita spedisce fuori il diagonale (3-5), la sensazione è che il copione sia scritto, non fosse per il muro di Galiano sulla pipe di Scaltriti (6-6) e sul contrattacco out di Baldazzi, che consegna alla formazione locale la prima situazione di vantaggio (8-7) del match. Battaglia colpisce puntuale e l’Altotevere opera il break (11-9, poi 12-10), Pinali va a segno dalla seconda linea e sul 13-12 viene richiamato Galiano per Stoppelli, che si presenta con il muro vincente su Scaltriti, al quale ne segue un altro su Pinali. Siamo sul 16-13, Pinali riavvicina i suoi fino a quota 15 e allora Battaglia riallunga, con una nuova pipe di Carpita che porta il punteggio sul 20-16. La ErmGroup è ora una squadra trasformata, anche se l’ace di Pinali e il 20-19 costringono Bartolini al time-out: un primo tempo di Quarta, l’ace di Troiani e il colpo finale di Battaglia riaprono il match sul 25-22 per la ErmGroup.
Il set vinto galvanizza i sangiustinesi, che partono d’acchito con un 3-0 nella quarta frazione. Battaglia c’è sempre, anche se sul più bello subisce il muro del 5-5; altro piccolo strappo dell’Altotevere (8-5 sul tocco risolutore di Carpita a spese del muro avversario) e nuova rimonta con stavolta una striscia positiva di 5-0 che ribalta la situazione sul 10-8 per Mantova: Pinali è bravo a muro, Ferrari non sbaglia una veloce, ma ci sono Battaglia e Stoppelli a far capire che adesso suona un’altra musica in casa umbra. L’equilibrio dura fino al 15 pari per un fallo in attacco di Battaglia e il muro su Gola, che ha sostituito uno Scaltriti definitivamente fuori a causa di un problema fisico, orienta l’ago della bilancia dalla parte della ErmGroup, che piazza un contrattacco con la veloce di Stoppelli e si vede riconosciuta la ragione per due volte dal video-check sul diagonale fuori bersaglio di Pinali (22-17), pizzicato di lì a poco anche dal muro. Al resto provvede un Battaglia incontenibile e il 25-19 di chiusura rinvia il verdetto al quinto set.
Bartolini non modifica il 6+1 che sta funzionando, mentre Serafini preferisce Parolari a Gola. Il muro del 2-0 su Skuodis è un’ottima partenza per la Gabbiano, che tuttavia si arrende allo scatenato Battaglia; una conclusione sbagliata di Parolari porta l’Altotevere sul 5-3, lo stesso Parolari rimedia (5-5) e il palleggio del 7-7 di Depalma alimenta qualche protesta per una palla ritenuta accompagnata. Lo slash lungo di Stoppelli permette a Mantova di andare al cambio campo con il +1 (8-7), che diventa +2 sulla schiacciata a rete ancora di Stoppelli. Si risveglia Baldazzi, dopo una parentesi in tono minore e quando Carpita viene murato – siamo sul 7-11 – l’esito appare compromesso: Stoppelli a muro e Battaglia da posto 2 riportano sotto la ErmGroup fino all’11-12; il sogno della vittoria è spezzato da Pinali con due punti consecutivi (il secondo direttamente in battuta) e la schiacciata conclusiva del 15-12 è quella di Parolari. Esulta la Gabbiano FarmaMed Mantova per il primo successo esterno; la ErmGroup Altotevere compie un piccolo passo in avanti, con il pensiero ora rivolto alla trasferta di Cagliari.




A Cronache dal Palazzo Sara Marzà
Torna Cronache dal Palazzo. Ospite del programma condotto da Michele Tanzi, il vice sindaco di San Giustino e assessore a bilancio, ambiente e transizione ecologica Sara Marzà
Elezioni regionali 2024: tutti i cambi di seggio per il voto di domenica 17 e lunedì 18 novembre
Anche in occasione della convocazione alle urne per il rinnovo del presidente della giunta regionale e dell’assemblea legislativa dell’Umbria in programma domenica 17 e lunedì 18 novembre, gli elettori del seggio della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri voteranno alla scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli. Come già avvenuto per la consultazione per il parlamento europeo dello scorso giugno, i lavori in corso per la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico nel quartiere La Tina comporteranno il trasferimento per le operazioni di voto di tutti i circa 3.500 iscritti nelle sei sezioni elettorali dell’istituto: 4 – 7 – 8 – 25 – 34 – 41.
Cambieranno sede anche gli elettori della sezione 39 della scuola primaria di Badia Petroia e della sezione 44 dell’ex scuola materna – Pro Loco di Lugnano, che potranno partecipare al voto recandosi alla scuola secondaria di secondo grado di Trestina. E’ quanto ha stabilito la prima Sottocommissione elettorale circondariale, che ha provveduto alle modifiche prendendo atto della temporanea impossibilità di utilizzo di alcuni plessi. Gli elettori interessati potranno verificare sulla propria tessera elettorale l’iscrizione nelle sezioni coinvolte dal provvedimento ed esercitare il diritto di voto nella sede assegnata. A questo proposito, l’Ufficio Elettorale invita tutti gli aventi diritto a controllare di disporre della tessera elettorale e a verificare che ci siano spazi liberi per la timbratura. Allo scopo di emettere eventuali duplicati in caso di smarrimento, danneggiamento o completamento delle caselle disponibili della tessera, da lunedì 11 a lunedì 18 novembre il servizio comunale situato in via XI Settembre 41 osserverà un orario di apertura straordinario.
Il personale sarà a disposizione degli utenti tutte le mattine dalle ore 8,30 alle 13,00 e il lunedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Il servizio osserverà, poi, un orario continuato nelle giornate di venerdì 15 novembre (8,30-18,00), sabato 16 novembre (9,00-18,00), domenica 17 novembre (7,00-23,00) e lunedì 18 novembre (7,00-15,00). Nonostante la disponibilità dell’ufficio per tutta la durata delle operazioni elettorali, l’amministrazione invita i cittadini che debbano rinnovare la propria tessera o non ne siano in possesso a presentarsi con anticipo, considerando anche che dal 15 al 17 novembre l’accessibilità all’area di San Giacomo sarà limitata per lo svolgimento delle Fiere di San Florido. I duplicati verranno consegnati solo previa esibizione di un documento di identità valido e potranno essere ritirati anche per i propri familiari.
Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi al Servizio Elettorale del Comune (telefono 075.8529242 e 075.8529397, fax 075.8552306, e-mail elettorale@comune.cittadicastello.pg.it).
Il club Inner Wheel di Sansepolcro riceve la visita della Governatrice del distretto 209 Chiara Buccini
Martedì 5 Novembre, il club ha ricevuto nella sede istituzionale del Borgo Palace Hotel la visita annuale della Governatrice in carica del distretto 209 Chiara Buccini.
Nel pomeriggio la Governatrice ha presieduto l’Assemblea del club ricordando e sottolineando i principi fondanti di Inner Wheel e di quanto sia importante la coscienza da parte delle socie di appartenere ad un’associazione di servizio per la comunità e come sia fondamentale l’apporto dei singoli club alla vita dell’associazione.
Il club deve ritornare « al centro » e le socie tutte devono asserne parte attiva ; non è importante la quantità dei service ma la qualità e il senso di appartenenza.
La presidente Annalisa Di Renzo, nel ringraziare la Governatrice per la sua gradita presenza, ne ha pienamente condiviso la visione con queste parole : « la venuta della Governatrice è un momento di incontro e di confronto , è uno spazio di apertura e nuove possibilità con lo sguardo rivolto al futuro, lavorando nel presente ; il cambiamento è necessario e noi ci impegnamo per contribuire affinché avvenga ».
In questa ottica il club di Sansepolcro si sta muovendo sviluppando progetti che coinvolgano i giovani ma senza dimenticare i più fragili e bisognosi di sostegno, le persone anziane e i disabili.
L’incontro, si è concluso con la cena conviviale delle socie aprendo la quale la nostra presidente Annalisa Di Renzo, illustrando brevemente i progetti del club, ha ringraziato tutti i presenti tra cui le amiche del club di Città di Castello (la presidente Luisa Felici Faloci e la segretaria M.Cristina Fabbri Goracci) e, in rappresentanza del sindaco, l’assessore prof Mario Menichella.
Non è mancato il momento di leggerezza con la piccola lotteria il cui ricavato andrà alla realizzazione del service proposto dal distretto 209 a favore del Centro Unità Spinale del San Raffaele.
“Francesco e Burri. Una povertà regale”: una Basilica gremita di gente e tanti applausi per il convegno che parla del Santo d’Assisi e dell’artista tifernate
La Basilica Cattedrale di Città di Castello, che ospita in questi giorni il gigantesco Sacco – Scenografia per l’Avventura di un povero cristiano – Atto I di Alberto Burri, questa mattina (9 novembre 2024) era gremita di gente intervenuta al primo dei due grandi appuntamenti in programma in questo fine settimana per le celebrazioni degli 800 anni delle Stimmate di San Francesco d’Assisi: il convegno dal titolo “Francesco e Burri. Una povertà regale”.
Il convegno ha visto protagonisti in importanti interventi sul tema: mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo della diocesi di Città di Castello, mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, il Maestro Stefano Ragni, critico musicale e fra Giuseppe Magrino, maestro emerito della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, autore dell’Oratorio “La Stimmate”, coordinati da Claudio Tomassucci, presidente della Schola cantorum “Anton Maria Abbatini”.
“Lo spazio sacro della Cattedrale tifernate accoglie questo prezioso incontro che favorisce il confronto tra diversi linguaggio della cultura e le risonanze profonde che ogni anno animo è capace di ospitare davanti allo splendore della umana povertà”: con queste parole mons. Paolucci Bedini ha aperto il convegno, ricordando “la vicenda umana e spirituale di Francesco d’ Assisi, di cui i nostri territori sono stati testimoni oculari, grazie agli anniversari che si stanno celebrando, rappresenta una grande occasione, anche per l’arte, per scoprire quanto di quelle narrazioni ha ispirato lo sguardo e l’opera degli autori dei secoli seguenti. Così è anche di questo evento congiunto, che vede una originale e coraggiosa collaborazione tra la Fondazione Burri e la Diocesi di Città di Castello, nel tentativo di fare dialogare la musica e il canto con la pittura e l’arte dei materiali”.
“Nell’opera pittorica del Maestro Alberto Burri i cosiddetti “Sacchi” (1949-1950), realizzati con veri e propri resti di sacchi di juta consunti dall’uso , occupano un significativo periodo degli anni iniziali del suo lavoro, coincidenti con la ricostruzione del nostro Paese e della sua rinascita dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. – ha detto il presidente della Fondazione Burri , Bruno Corà – Burri ha adoperato, dunque, per creare una nuova pittura, un materiale di scarto, quello dei sacchi dismessi, rammendati con toppe e segnati da un ‘vissuto’ di lavoro e di trasporti di derrate, ‘povere’ anche esse. Il miracolo compiuto da Burri è stato quello di trasformare quelle misere pezze in opere d’arte , infondendo loro una qualità di elaborazione estetica attraverso la creazione di forme reali, dotate del loro colore materiale, fino ad ottenere una immagine pittorica inedita e sorprendente, un cero prodigio di equilibrio spaziale capace di stupire la nostra percezione, il nostro sentimento, il nostro pensiero. Ciò che rende possibile avvicinare Burri a Francesco, il ‘Santo poverello di Assisi’,- ha continuato Corà – è l’aver abbracciato un emblema di ‘povertà’, veicolo di semplicità e autenticità d’esperienza per una elevazione spirituale. Francesco abbandona abiti e vita sfarzosa di una sua originaria condizione di giovane uomo per abbracciare la povertà e la vita di rinuncia, di preghiera e di edificazione spirituale. Anche Burri sceglie di fare una vita di sacrificio e di dedizione all’arte attraverso un duro tirocinio, amare incomprensioni della sua opera, ma di totale fede in essa”.
“È stato osservato che i ‘Sacchi’ di Burri hanno aspetti che in parte si riscontrano nell’abito poverissimo indossato durante la sua Santa vita da Francesco, tutt’ora conservato presso la Basilica francescana di Assisi, inducendo l’ipotesi che Burri si sia ispirato ad esso. In realtà – ha spiegato Corà – si può più efficacemente osservare che quegli elementi di condiviso interesse per quel materiale ‘povero’ del sacco, sia da parte di Francesco sia di Burri, riguardano una inclinazione alla povertà quale virtù di semplicità che ben si addice a chi voglia ‘ripartire da zero’ in una volontà di radicalizzazione esistenziale tipica di chi intenda effettuare un profondo cambiamento di se stesso nel tracciare una storia nuova e diversa. Di quella ‘povertà’, che per essere stata scelta e non solo ‘subita’, si trasforma in ‘regale’ di spirito, credo si possa trovare traccia frequente nel costume etico ed estetico della cultura italiana ed europea. Oltre a Francesco, altre figure dedicatesi alla vita di rinuncia, di preghiera e di santità costellano il firmamento della cultura religiosa umbra e italiana; prima di Burri altri poeti, scrittori, pittori – come Giotto o il Maestro delle Vele – hanno esaltato nei dipinti la ‘povertà’. Ad Assisi oltre agli affreschi giotteschi si può ammirare quell’ Allegoria della povertà (Secolo XIV) del Maestro delle Vele che fa il paio con la grande decorazione di Hans Hombein il Giovane (1497-1543) Il trionfo della povertà, dipinto per i mercanti dello Steelyard. Ma dopo di loro, restando nella pittura e belle arti visive, Caravaggio, Segantini, Medardo Rosso, Pellizza da Volpedo e poi nel cinema, contemporanei a Burri, come Rossellini, De Sica, De Santis, rispettivamente in film come Accattone, documentano di una povertà vissuta in modo epico e poetico. In queste settimane, in Francia, una serie di importanti eventi espositivi e culturali celebrano un ultimo capitolo ammirevole dell’arte italiana influenzata da Burri, e comunque riconosciuta come erede della sua lezione, all’insegna della povertà. Con un rinnovamento del linguaggio, la cosiddetta “Arte povera” italiana annovera artisti di Roma, Torino, Bologna le cui opere occupano insieme a quelle di Burri i Musei di tutto il mondo”.
Perché Burri in Cattedrale? A questa domanda ha risposto mons. Nazzareno Marconi partendo dal legame tra Città di Castello e il Poverello d’Assisi. “La nostra Città è il primo centro significativo che si attraversa nel percorso fra la Verna ed Assisi. La Verna e le stimmate sono un tutt’uno. Se dunque Francesco stigmatizzato e Città di Castello sono un binomio bene giustificato, appare più difficile gettare un ponte fra Francesco e l’opera di Burri. Un primo chiaro aggancio è costituito da questa specifica opera oggi esposta, realizzata da Maestro come uno dei fondali teatrali per la realizzazione drammaturgica dell’opera di Ignazio Silone ‘L’avventura di un povero cristiano’. Da quella riduzione teatrale del 1969 a San Miniato Burri fu particolarmente coinvolto, tanto che realizzò non solo tre fondi che ne costituiscono la scenografia, ma anche i costumi, innovativi ed impattanti nei materiali e nei colori. D’altra parte, l’arte di Burri si sarebbe di nuovo incontrata e scontrata con la figura ingombrante del Poverello di Assisi nel 1975 quando una storica mostra del Maestro tifernate venne realizzata proprio dentro le sale del Sacro Convento del Assisi”.
Nell’Avventura di un povero cristiano, Silone racconta la parabola umana e spirituale di papà Celestino V, “Colui che fece per viltade il gran rifiuto” (Inferno, III canto) secondo Dante. “Silone – ha spiegato mons. Marconi – ne riscatta l’immagine di uomo tutt’altro che vile, definendolo un eremita coraggioso, ‘un cristiano davvero povero’ della fine del 1200, profondamente trapassato, oserei dire ferito, stigmatizzato, da un desiderio di santità e di povertà che proprio San Francesco all’inizio di quel secolo aveva acceso nella Chiesa del tempo. Questi temi di lacerazione furono di fatto i temi che Burri visse nel periodo di prigionia durante la guerra nel campo di Hereford, in Texas. Già altre volte, parlando del Maestro ho avuto modo di sottolineare quanto il suo intervento artistico sui materiali fosse legato alla sua esperienza tragica.
Guerra che visse dalla particolare angolazione dell’ospedale da campo. Burri, giovane medico militare, visse la guerra soprattutto nell’immagine delle tremende lacerazioni che dilaniavano i corpi umani e che egli si sforzava di curare sommariamente. I suoi interventi sui sacchi – ha continuato mons. Marconi – evidenti anche in quest’opera che viene esposta in Duomo, ricordano queste ferite e i punti di sommaria sutura chirurgica che potevano essere effettuati in un ospedale da campo. Gli strappi nei Sacchi, le bruciature nelle Plastiche così evocatrici delle ustioni da scoppio, le varie forme di taglio di una materia che evoca il biancone delle ossa nei Cretti: tutto richiama l’esperienza primigenia in cui Burri, buttato nella tragedia dell’esistenza umana come storia di violenza, ma anche di misericordia e di cura, rimase profondamente segnato. L’arte di Burri non è luminosa se chi la guarda non si lascia ferire a sua volta, se si ferma solo alla superficie, se non lascia che il mistero del vivere ci trapassi e trafigga. Burri racconta una storia di materiali poveri, feriti, lacerati dall’interno, perché possa uscire una ricchezza di vita che deborda”.
Domani, domenica 10 novembre alle ore 17 la Basilica Cattedrale ospiterà il Concerto in onore dei Santi Patroni Florido e Amanzio, “Le Stimmate”, oratorio per soli, coro e orchestra composto, nel 1997, da fra Giuseppe Magrino Ofm Conv ed eseguito, per la prima volta, dalla Schola cantorum “Anton Maria Abbatini” e dalla Oida – Orchestra instabile di Arezzo. L’opera si presenta come una composizione unitaria che scorre fluida in un profondo e continuo dialogo interiore di Francesco, che sul monte della Verna, in profonda meditazione, chiede a Dio di provare le stesse sofferenze di Cristo Crocifisso. Dirigerà il Maestro Alessandro Bianconi, direttore dalla Schola cantorum “Anton Maria Abbatini”.
Ricordiamo che il Sacco di Burri sarà visibile nella Basilica Cattedrale di Città di Castello fino a domenica 10 novembre, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Sansepolcro. Arrestato con oltre 500 grammi di cocaina
Un 25enne di origine albanese, senza fissa dimora, che stava transitando a piedi con fare sospetto, in agro del comune di Sansepolcro, è stato fermato dai militari dell’Arma biturgense che lo trovano in possesso di 558 grammi di cocaina e la somma in contanti di 100,00 (cento) euro.
In relazione alle condizioni di tempo e luogo, l’atteggiamento del giovane ha destato subito sospetto neicarabinieri, come se stesse aspettando qualcuno. Al controllo l’uomo ha reagito in maniera nervosa, facendo scattare la perquisizione che ha permesso il rinvenimento e sequestro dello stupefacente, verosimilmente destinato ad alimentare il mercato di spaccio della Valtiberina toscana ed umbra.
Nella circostanza l’arrestato, trattenuto presso le camere di sicurezza dei carabinieri della Compagnia CC di Sansepolcro (AR), come disposto dall’Autorità Giudiziaria inquirente,nella mattina di oggi sarà sottoposto a rito direttissimo presso il Tribunale Aretino.
Ciò si comunica nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Regionali, Schlein e Bonaccini in tour nella Fascia appenninica. Pd: “Sfida decisiva”
La segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein e il presidente del Pd, l’eurodeputato Stefano Bonaccini, domani saranno in Umbria. La mattinata di Schlein e Bonaccini partirà domattina alle 10 da piazza Martiri a Gualdo Tadino. Ci si sposterà alle 12 a Gubbio, in piazza Giordano Bruno. Si proseguirà a Fossato di Vico alle 15.30, presso il Teatro Comunale. La giornata si concluderà alle 17.30 a Città di Castello in piazza Garigliano.
“Il momento per l’Umbria è cruciale – spiegano dal Partito democratico – e la sfida di domenica 17 e lunedì 18 novembre sarà decisiva per costruire un’Umbria capace di misurarsi con le sfide del futuro, ma soprattutto in grado di non lasciare indietro nessuno. La presenza e la vicinanza di Schlein e Bonaccini, ma anche di tutti i leader nazionali che stanno portando il loro sostegno alla nostra campagna, rende l’idea di una comunità forte e coesa, pronta a dare le risposte che le umbre e gli umbri aspettano”.
Il cielo stellato dell’altotevere, la straordinaria immagine catturata dal telescopio di Francesco Radici, pubblicata sul sito della NASA premiata come APOD (Astronomy Picture of the Day)
Il cielo “stellato” dell’altotevere sul tetto del mondo. Come la firma di un artista su un quadro, la straordinaria immagine catturata dal telescopio di Francesco Radici, 43 anni, tifernate, bancario con la passione per l’astrofotografia, sta facendo il giro del mondo. Da ieri, infatti, è stata pubblicata sul sito della NASA, premiata come APOD (Astronomy Picture of the Day), foto astronomica del giorno, il riconoscimento più prestigioso, a livello internazionale, nel campo dell’astrofotografia.
https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html . La foto premiata, che ritrae la nebulosa oscura Ldn 1355, detta Helping Hand Nebula, nella costellazione di Cassiopea, distante circa 3.000 anni luce da noi, è frutto di 20 ore di riprese effettuate durante le notti del 31 ottobre e 1 novembre scorso, dalle campagne altotiberine, nei dintorni di Pietralunga, in cerca di un cielo sufficientemente buio (sempre più raro da trovare, per colpa del crescente inquinamento luminoso dovuto all’eccesso di illuminazione pubblica e privata), che ha permesso di riprendere questo soggetto, particolarmente ostico data la sua tenue luminosità. “La soddisfazione è stata tanta – precisa con emozione e orgoglio, Francesco Radici, sposato, con 2 figli di 12 e 9 anni – si tratta infatti del coronamento di un percorso complesso e non privo di difficoltà, cominciato 5 anni fa, quando mi sono appassionato a questa particolare branca della fotografia, ed ho comprato la mia prima attrezzatura dedicata.
La fotografia astronomica, sebbene resa più accessibile di un tempo dalle tecnologie digitali, necessita di una preparazione accurata che parte dalla scelta del soggetto, dell’inquadratura, dalla predisposizione e ottimizzazione dell’attrezzatura, prosegue con le riprese vere e proprie che possono protrarsi per diverse notti all’aperto, come in questo caso, passate spesso in auto a ripararsi dal freddo e dall’umidità invernale, e termina con l’elaborazione finale con software specifici che permettono di “staccare” il soggetto ripreso dal fondo cielo, evidenziarne i contrasti e i colori e renderlo in maniera esteticamente accurata e piacevole. Inutile dire – prosegue Radici – che tutte le fasi comportano studio, dedizione e sacrificio se si vogliono raggiungere risultati degni di nota, e oltre alle soddisfazioni, non mancano cocenti delusioni quando le cose non vanno come previsto per problemi tecnici o di meteo avverso, ad esempio.
Ma quasi sempre la soddisfazione nel vedere il risultato dei propri sacrifici, fa dimenticare tutta la fatica e le arrabbiature.” Ancora stenta a crederci tanta è la soddisfazione per questo risultato davvero straordinario che grazie al sito ufficiale della Nasa da ieri tutto il mondo può vedere: essere li con una foto, una immagine è, con le dovute proporzioni per un giornpo, come vincere il premio Nobel per chi si avvicina a questa attività anche per hobby e curiosità. Così è stato per Radici che tiene a ringraziare la moglie Teresa e la sua infinita pazienza: Il suo supporto e il suo incoraggiamento sono stati fondamentali per questo percorso. Oltre agli amici che, di tanto in tanto ha coinvolto nelle scorribande notturne. In particolare Alessandro Bucci, che condivide questa passione che li ha fatti conoscere.
“Se vi capita di incrociare due pazzi, in giro di notte per le campagne- sentenzia Radici – al lume delle nostre torce rosse, non vi preoccupate, siamo noi”. La sua passione per l’astronomia è piuttosto recente, anche se il cielo lo ha sempre attirato: “non avevo mai avuto modo di approfondire, aldilà di qualche serata estiva a guardare le “stelle cadenti” o a osservare la luna col binocolo di mio nonno, regalo che conservo ancora gelosamente.” “Qualcosa come 7-8 anni fa, lo ripresi in mano per osservare la luna in occasione di un’eclissi parziale e la visione mi stregò a tal punto che decisi di comprarne uno più grande per osservare anche i campi stellati che vedevo così ricchi di stelle invisibili a occhio nudo. Subito dopo da quello sono passato al primo telescopio manuale e poi è stato un crescendo inarrestabile, da allora. Ma all’astrofotografia mi sono avvicinato solo 5 anni fa quando, incuriosito dalle foto che facevano altri appassionati che vedevo in rete, coi loro setup complicatissimi pieni di cavi, batterie e monitor…
Così, senza tante pretese, ho provato ad utilizzare una normale reflex sul telescopio che usavo fino ad allora solo per osservazione. Ma quando vado a scattare mi porto sempre dietro il binocolo del nonno per perdermi tra le stelle mentre l’attrezzatura automatizzata riprende durante la notte. Ho avuto poi la fortuna di conoscere molti altri appassionati, grazie alla rete, sparsi in tutta Italia e con lo studio, il confronto e i consigli, le foto hanno iniziato via via a migliorare fino a raggiungere un buon livello e oltre a ricevere consigli, ora riesco anche a darne a chi si avvicina a questo bellissimo mondo.” “Oltre alle uscite in campagna, dove grazie al cielo scuro riesco a riprendere soggetti più difficili, cerco di riprendere anche da casa, su soggetti più “semplici” e con filtri specifici che permettono, con qualche compromesso, di attenuare gli effetti deleteri dell’inquinamento luminoso. Problema che non affligge solo noi astrofili, ma i cui effetti negativi per la salute umana, animale e ambientale, sono stati ampiamente dimostrati ma in egual misura vengono ignorati dall’opinione pubblica, purtroppo. E sì che basterebbe spegnere qualche lampione superfluo per ottenere immediati risultati, volendolo fare.”
Ed ora dopo questo “scoop” fotografico quali progetti o altri obiettivi da centrare? “Alla fine – conclude Francesco Radici – quello che mi spinge, è l’amore per il cielo e le bellezze dell’universo che questa disciplina mi permette di osservare e magari svelare a chi non ci si è mai avvicinato. E il piacere impagabile di passare le notti estive all’aperto nella natura sotto il cielo. L’inverno un po’ meno.” Appresa la notizia del riconoscimento ufficiale della NASA, il sindaco di Citta’ di Castello ha formulato le più sentite congratulazioni a Radici, grazie al quale “la citta’, il suo splendido territorio ed il magnifico cielo stellato stanno facendo il giro del mondo. Un evento straordinario”.
la foto premiata è disponibile al link drive sotto:
https://drive.google.com/file/d/1zNNGyzho2rFGHa_xkeuhOP5Qy1lcb1J2/view?usp=drive_linkhttps://drive.google.com/file/d/1zNNGyzho2rFGHa_xkeuhOP5Qy1lcb1J2/view?usp=drive_link
https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html
Calcio serie D: Trestina, domani a san Donato Tavernelle con l’obbiettivo di fare punti
lIl pari di Grosseto, il netto successo contro la Fezzanese, gli zero gol subìti in campionato nelle ultime due, la sconfitta di misura nella gara di coppa a Follonica dopo una bella prestazione: sono tutti elementi, questi, che lasciano ottimisti in vista della gara di domani (ore 14,30) in casa del San Donato Tavarnelle, con il Trestina chiamato quindi a un’altra prestazione di spessore per uscire indenne da questa delicata trasferta. Il valore dell’avversario non corrisponde all’attuale classifica, questo mister Simone Calori lo sa bene e l’ha sottolineato nella sua presentazione del match. Peraltro il tecnico bianconero per l’occasione recupera Lisi e gli infortunati Nouri e Mencagli, pertanto – tranne che Dottori – tutto l’organico è a disposizione per questo ennesimo scontro diretto nei quartieri bassi della classifica.
Il successo contro la Fezzanese ha comunque lasciato il segno, in senso positivo, in tutto il gruppo che in una settimana senza tregua (mercoledì c’è stata la coppa) si è preparato al meglio per questa sfida contro una squadra che ha qualità importanti, pur sei i trestinesi – tranne che in una circostanza – fino ad ora hanno sempre affrontato ad armi pari tutti gli avversari. Ci vorrà ancora una prestazione importante, dunque, con Calori che – come ha evidenziato domenica scorsa al termine della sfida vinta 3-0 – punta molto sul gruppo per un altro appuntamento da non fallire per non veder compromesso quanto di buono fatto nelle ultime settimane.
Arbitro di domani è Daniele Dell’Oro di Sondrio.
Come di consueto la diretta della gara è garantita nei nostri canali social.



