Il Presidente della Regione Toscana a Sansepolcro. Non per affrontare questioni amministrative che interessano il territorio in riva al Tevere – magari l’occasione potrà essere propizia anche per questo – ma per presentare un libro. Eugenio Giani è infatti autore del volume “Cosimo I dei Medici”, Giunti editore. Il testo sul principale protagonista della Toscana moderna sarà illustrato dallo stesso autore in un evento che è stato messo in calendario per venerdi 26 gennaio nella sala consiliare di Palazzo delle Laudi. Non è la prima volta che il Presidente Giani si cimenta con la letteratura. Numerosi infatti i suoi scritti sulla storia e identità di Firenze e della Toscana, in particolare “Festività fiorentine. Tradizioni e ricorrenze dell’anno scritto assieme a Luciano Artusi e Anita Valentini, “Firenze giorno per giorno” e “Toscana giorno per giorno”, dove a ogni data del calendario ha collegato nei vari secoli di storia l’episodio con cui si può evidenziare la rilevanza di personaggi, fatti ed eventi. Con “Cosimo I dei Medici” fari puntati su uno dei “padri” del territorio. Una storia di genio e bellezza, ma anche di intrighi e sventure: ingredienti che hanno caratterizzato la vicenda biografica della famiglia dei Medici, signori di Firenze, e l’intero Rinascimento. Figura centrale di questo periodo fondamentale nella storia e nella cultura europee è Cosimo I (Firenze 1519-1574), primo granduca di Toscana e artefice della sua trasformazione in Stato. L’autore, in questo libro, ne ripercorre la vita e le imprese di governo, il rapporto con le arti e ne evidenzia soprattutto la dimensione di legislatore e statista capace di portare quella che fino allora era stata una piccola potenza regionale al livello delle corti e delle grandi nazioni del Cinquecento. “Sarà un piacere incontrare a Sansepolcro il Presidente Eugenio Giani” dichiara il sindaco Fabrizio Innocenti “che conosciamo nella sua veste politica ed istituzionale, ma che volentieri apprezzeremo stavolta anche nel suo ruolo di scrittore. Lo ringrazio, perché l’invito ad essere presente al Borgo per presentare alle nostre latitudini il libro è partito da me. Del resto la figura di riferimento del volume è patrimonio comune. Oggi la Toscana è apprezzata per le sue città, i borghi, la cultura, l’arte, la gastronomia. Ma non sarebbe così senza l’impronta che nella sua storia ha lasciato una personalità come Cosimo I dei Medici”.
Inondiamo i social di immagini belle di Sansepolcro, il Borgo va oltre i fatti di cronaca e vuol mostrare l’immagine più bella di se
Dopo gli ultimi accadimenti e a seguito del proliferarsi di gruppi social che pubblicano esclusivamente immagini di degrado di Sansepolcro, l’idea della titolare di un bar del centro storico di inondare i social di immagini belle di Sansepolcro per invogliare i turisti a visitare la nostra città senza essere demotivati dalle notizie e dalle immagini che girano su web.
“È un piccolo passo ma se ognuno di noi si impegna a comunicare qualcosa di bello relativo al nostro paese non solo ne uscirà un’immagine edificante ma, magari, le persone torneranno ad apprezzare le bellezze del posto in cui viviamo”
L’invito è quello di pubblicare foto con #sansepolcroelesuebellezze e di seguire e condividere la pagina Instagram
Sansepolcro_e_le_sue_bellezze
“Aurora di un mondo nuovo”: questo il titolo del momento di studio offerto dal Movimento per la Vita di Città di Castello che si svolgerà sabato 3 febbraio presso la sala della Biblioteca comunale dalle 9 alle 12:30
“Aurora di un mondo nuovo”, questo il titolo del momento di studio offerto dal Movimento per la Vita di Città di Castello che si svolgerà sabato 3 febbraio presso la sala della Biblioteca comunale dalle 9 alle 12:30. con le relazioni di quattro autori provenienti da varie esperienze e dal nord e locali . Sarà una occasione per condividere con i partecipanti quanto ci sentiamo di trasmettere alla vigilia della Giornata per la Vita della CEI che ha come tema principale l’ attenzione alle difficoltà del momento e agli scarti che troviamo nel vivere quotidiano : la donna , la vita, il lavoro, l’impegno sociale ; la solitudine in cui si trova la donna è l’argomento del Concorso nazionale del MpV per l’anno 2023 – 2024 che noi abbiamo partecipato in tante edizioni cominciando dalle scuole primarie fino all’Università .
A questo incontro noi abbiamo invitato non solo gli studenti, i loro genitori, gli insegnanti , ma anche i rappresentanti dei partiti perché questa è la politica che vogliamo favorire, quella dei ponti e non delle negazioni , perché così sentiamo che si sta meglio. L’incontro si svolgerà in un clima di serenità e di dialogo, rimanendo grati per il contributo di pensiero e di impegno che tutti i partecipanti vorranno proporre.
Renzo Tettamanti, vice presidente del CAV e MpV locale
Cgil e Uil sabato 20 gennaio in Piazza Matteotti a Città di Castello dalle ore 10,00 alle 12,00 per la sanità pubblica regionale e territoriale
Cgil e Uil sabato 20/01/24 in Piazza Matteotti di Città di Castello dalle ore 10,00 alle 12,00 effettueranno un volantinaggio sui problemi della sanità pubblica regionale e territoriale.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo, alla base delle comunità e garantisce anche una sanità equa e universalistica.
La Giunta Regionale dell’Umbria invece, con atteggiamento padronale sul diritto alla salute dei cittadini, sta attuando un rapido e progressivo smantellamento della sanità pubblica, a favore di quella privata, una scelta politica che divide i cittadini e che lascia senza cure chi non ha i soldi necessari per accedere alla sanità privata.
Per ridurre le liste di attesa e rendere realmente accessibile il servizio sanitario a chi ne ha bisogno è necessario riattivare immediatamente la copertura degli organici con il personale necessario come previsto dagli accordi sindacali sottoscritti con la Giunta Tesei e l’Assessore Coletto nel 2020 ed attualmente completamente disattesi,
Vogliamo impedire l’ulteriore indebolimento dei presidi sanitari territoriali.
Vogliamo il rilancio della prevenzione come strumento di salvaguardia dei cittadini nella vita quotidiana e nei luoghi di lavoro.
Vogliamo impedire lo smembramento delle eccellenze come: il reparto di senologia del nosocomio di Città di Castello, i reparti di Radioterapia ed Oncologia che verranno declassati e smembrati.
Vogliamo il rafforzamento della struttura complessa di diabetologia (su cui gravano 6.000 assistiti).
Vogliamo la realizzazione di una Casa di Comunità adeguata e funzionale per rafforzare la Sanità territoriale, ridurre le ospedalizzazioni, l’assistenza domiciliare, ridurre le ospedalizzazioni e migliorare l’assistenza domiciliare.
Le OO.SS non si arrenderanno difronte al depauperamento calcolato e predeterminato della sanità regionale.
Per questo attueranno tutte le azioni utili per continuare a garantire ai cittadini un Servizio Sanitario Pubblico ed Universale.
Città di castello, 15 gennaio 2024 Cgil Uil Territoriali Spi-Cgil Uilp-Uil
1994: Ricorrenze – Montone celebra San Sebastiano. Sabato 20 gennaio i festeggiamenti in onore del patrono della Polizia locale
L’Alta Valle del Tevere si prepara a festeggiare San Sebastiano, patrono della Polizia locale. Quest’anno le celebrazioni in onore del santo martire si svolgeranno a Montone.
L’appuntamento è per sabato 20 gennaio, alle ore 18, nella chiesa Collegiata, con la santa messa officiata dal Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini.
I festeggiamenti, in onore del santo custode di tutti i preposti all’ordine pubblico, prevedono la presenza di tutti gli operatori della Polizia Locale, sia in attività che a riposo, oltre alla partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali e delle altre forze di Polizia operanti sul territorio degli otto Comuni dell’Alta Valle del Tevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide).
Dopo la cerimonia si terrà un aperitivo presso l’Auditorium San Fedele e, a seguire, un momento conviviale in un ristorante del posto.
Foligno: minore sorpreso con droga, arrestato
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Foligno, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un minore di 16 anni.
I militari, mentre stavano perlustrando l’area della “movida” di Foligno, nei pressi di un locale in zona Piazza del Grano, hanno notato il soggetto a piedi che, alla vista dei militari, ha tentato di allontanarsi. Una volta che è stato fermato ed identificato, i Carabinieri lo hanno sottoposto a perquisizione personale, rinvenendo circa 8,5 grammi di hashish nella tasca della giacca. Successivamente la perquisizione è stata estesa alla sua abitazione, ove sono stati rinvenuti ulteriori 100 g circa della medesima sostanza, un bilancino di precisione e denaro contante pari a 320 euro, ritenuto probabile provento dell’attività illecita.
Terminate le operazioni, la droga, il bilancino ed il denaro sono state sequestrati. Su disposizione del Procuratore della Repubblica, Dott. Flaminio Monteleone, il soggetto è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di detenzione illecita e traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’udienza presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, l’arresto è stato convalidato ed al soggetto è stata applicata la misura dell’obbligo di permanenza domiciliare.
Un anno di “Retrò”, il 2023 all’insegna di numeri record di presenze ed espositori
Un anno di “Retrò”, il 2023 all’insegna di numeri record di presenze ed espositori. La rassegna “faro” e attrattiva anche per il movimento turistico, una delle prime di questo genere, nata nel 1984, ha registrato ogni terza domenica del mese, una presenza media di 110 operatori con picchi record a giugno e dicembre che hanno sfiorato i 130 operatori. Domenica 21 gennaio la prima edizione del 2024 – Assessore Letizia Guerri:” Retrò non sente il peso degli anni, anzi è sempre più gettonata”.
Un anno di “Retrò”, la rassegna di antiquariato, collezionismo, rigatteria e hobbistica, il 2023 all’insegna di numeri record di presenze ed espositori. La rassegna “faro” e attrattiva anche per il movimento turistico, una delle prime di questo genere, nata nel 1984, che si svolge da 40 anni (il prossimo mese di aprile sarà il “compleanno”) e abbraccia diversi ambiti espositivi che spaziano dalla filatelia alla numismatica, dall’artigianato all’antiquariato, dal libro al mobile antico, ha registrato nel corso del 2023, ogni terza domenica del mese, una presenza media di 110 operatori con picchi record a giugno e dicembre che hanno sfiorato i 130 operatori. La presenza media è aumentata rispetto agli anni precedenti di circa il venti per cento. Variegata e rappresentativa di tutto il centro-italia e del nord la presenza degli espositori che provengono da Umbria, Lazio Abruzzo Marche Emilia Romagna e Toscana, Veneto e Lombardia. Numeri e statistiche che promuovono a pieni voti una manifestazione che non sente affatto il peso degli anni. Per quanto riguarda la prima edizione del 2024, in programma domenica 21 gennaio, si prevedono oltre 120 espositori, nell’abituale collocazione tra piazza Matteotti, Largo Gildoni, Via Mario Angeloni, Piazza Fanti, Corso Cavour e Piazza Gabriotti. Rassegna che si svolge nel suggestivo centro storico dove a fare da cornice sono le vie, le piazze e i magnifici palazzi nobili rinascimentali come Palazzo Vitelli a Sant’Egidio centro di mostre di arte contemporanea, Palazzo Vitelli alla Cannoniera sede della Pinacoteca comunale, Palazzo Vitelli a San Giacomo che ospita la Biblioteca Comunale, Palazzo Albizzini Fondazione Burri. Retrò diventa non solo una possibilità per conoscere una città ricca di opere d’arte che vanno dal Medioevo al Rinascimento all’arte contemporanea, ma anche un’occasione per poter gustare nei ristoranti ed esercizi ricettivi della città i prelibati menù della cucina locale di cui il tartufo è il protagonista assoluto in tutte le stagioni. “Si riparte con la prima edizione del 2024 dopo un 2023 ricco di consensi per Retrò, che davvero non sente il peso degli anni, ad aprile prossimo 40 e mantiene sempre inalterato il fascino e gradimento di tutti italiani e stranieri”, ha dichiarato l’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri, nell’aggiungere anche “la gratitudine per il personale comunale del settore Commercio e Turismo ed il Corpo di Polizia Municipale per tutto il lavoro di supporto svolto”. Info: tel. 075 8554922 / 075 8529254 – turismo@comune.cittadicastello.pg.it. Il comandante della Polizia Locale ha emesso un’ordinanza per la giornata di domenica 21 gennaio con la quale si istituisce il divieto di transito, compreso autorizzai, dalle ore 6 alle ore 20, su Piazza Matteotti, piazza Fanti e Piazza Gabriotti, nel tratto compreso tra Via del Popolo e Via Cacciatori del Tevere; divieto di sosta su Piazza Fanti compreso autorizzati e su Piazza Costa, compresi autorizzati eccetto gli espositori della manifestazione, che utilizzeranno tale piazza per effettuare operazioni di carico e scarico materiale.





Parco nazionale Catria, Nerone e Alpe della luna, Mancini (Lega) presenta interrogazione in Comune: “Una follia che metterebbe in ginocchio agricoltori e allevatori”
“Non possiamo permettere che le follie pseudo ambientaliste mettano a rischio il lavoro dei nostri agricoltori e allevatori, per questo è necessario che le istituzioni prendano posizione contro l’istituzione del Parco nazionale Catria, Nerone e Alpe della luna – dichiara il Capogruppo della Lega Città di Castello, Valerio Mancini – ho depositato un’interrogazione in Consiglio Comunale proprio per conoscere la posizione dell’amministrazione Secondi. Si tratta di una battaglia che ho intrapreso già nel 2018 presentando un’interrogazione e una mozione che impegnava la Giunta a esprimere una posizione contraria in merito all’istituzione del Parco nazionale del Catria, Nerone e Alpe della Luna e a mettere in atto tutele e i provvedimenti necessari affinché non venisse realizzato – ricorda Mancini – un atto che venne approvato nonostante l’astensione della maggioranza. Visto che il 26 gennaio prossimo a Sansepolcro si terrà un incontro, promosso dal Comitato promotore del Parco Nazionale Catria, Nerone e Alpe della Luna e Fondazione Progetto Valtiberina, ritengo necessario che le istituzioni si pronuncino manifestando il loro totale disaccordo all’istituzione del Parco. Insieme ai colleghi della Lega in Consiglio Regionale Manuela Puletti e Marco Castellari, abbiamo già sottoscritto una mozione – fa sapere Mancini – con la quale chiediamo alla Giunta Tesei di ribadire il no a una follia ambientalista che finirebbe per danneggiare i nostri agricoltori, gli allevatori e tutti gli operatori delle attività agrosilvopastorali, i soggetti che hanno investito nelle loro attività e che dispongono delle conoscenze, della tradizione e della cultura dell’ambiente, della biodiversità, nonché del diritto all’impresa agricola anche nei luoghi più remoti e lontani, nel pieno rispetto delle norme vigenti. Nei parchi presenti nella nostra regione, quello della Valnerina e del Trasimeno ad esempio, si evidenziano serie criticità che determinano difficoltà di operatori e istituzioni nella gestione, e purtroppo a pagarne il caro prezzo sono le imprese e i cittadini – conclude Mancini – auspico che la Giunta Comunale di Città di Castello dimostri di agire secondo buonsenso e scelga di tutelare il lavoro degli imprenditori agricoli, risorsa irrinunciabile per la nostra terra”.
Tutto pronto per il primo torneo di scacchi riservato a bambini e ragazzi organizzato per domenica 21 gennaio a partire dalle 15.30, in Biblioteca sala “Rossi Monti”
Avrà luogo domenica 21 gennaio a partire dalle 15.30, in Biblioteca sala “Rossi Monti”, il primo torneo di scacchi riservato a bambini e ragazzi organizzato dal gruppo di appassionati che dalla primavera dello scorso anno si incontrano in biblioteca due pomeriggi a settimana per giocare insieme.
“Nella convinzione che una biblioteca pubblica debba favorire occasioni di incontro e condivisione anche al di là delle tradizionali funzioni di studio e ricerca, abbiamo accolto con soddisfazione la folta presenza di appassionati scacchisti di tutte le età (dai bambini ai pensionati) e acquistato nuove scacchiere da torneo da mettere loro a disposizione”, precisa l’assessore alla Cultura Michela Botteghi.
Per partecipare al torneo è necessaria la preiscrizione, telefonando al 333 6338951 (Daniel Chivales).
Avviata la collaborazione tra Fondazione Michele Scarponi e l’Associazione culturale Il Mosaico
Le due realtà sono entrambe impegnate nella promozione della sicurezza stradale.
Nella sede della Fondazione Michele Scarponi ETS a Jesi nella giornata di mercoledì 17 gennaio 2024 Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione, ha accolto Carlo Reali e Luca Panichi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione culturale “Il Mosaico” di Città di Castello. Scopo dell’incontro è stato l’avvio ufficiale di una collaborazione sul tema caro a entrambe le realtà: la sicurezza stradale.
L’Associazione “Il Mosaico” si è contraddistinta in Umbria per aver portato all’attenzione della comunità locale tematiche con risvolti sociali, non ultima quella legata al superamento delle barriere architettoniche.
In particolare la tragedia di Nico Dolfi, un ragazzo di ventuno anni di Città di Castello e membro dell’Associazione, vittima della violenza stradale con altri tre suoi coetanei nel dicembre 2021 ha determinato la volontà dei membri de “Il Mosaico” di impegnarsi in prima persona per la sicurezza stradale delle giovani generazioni.
La collaborazione, sancita anche dall’iscrizione del presidente Reali alla Fondazione Michele Scarponi, svilupperà azioni educative nelle scuole umbre e marchigiane, con incontri già a partire dalla prossima primavera.
L’incontro è stato anche un’opportunità per l’Associazione “Il Mosaico” di visitare la Ciclofficina della Fondazione Michele Scarponi a Filottrano e approfondire la conoscenza di questo luogo di aggregazione e socialità, che presto verrà riproposto a Città di Castello coinvolgendo l’Istituto Bufalini e l’amministrazione comunale.
La strada è di tutti, a partire dal più fragile e dai territori.
Informazioni sulla Fondazione Michele Scarponi:
La Fondazione Michele Scarponi per la sicurezza di tutti sulla strada è un dono che Michele e la sua famiglia hanno voluto fare all’umanità. Per ricordare che la memoria di Michele è custodita dentro un futuro migliore. Nel nome di Michele, la Fondazione lavora creando e finanziando progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro e porta avanti iniziative che hanno al centro l’utente fragile della strada e della società. La Fondazione collabora con i Comuni, il mondo dello sport, la scuola, le Forze dell’Ordine, con gli organi statali deputati a controllare, mettere in sicurezza ed educare alla sicurezza stradale e con tutte le organizzazioni che hanno i medesimi obiettivi. Ad oggi la Fondazione ha:
– realizzato il Progetto Scuola, un percorso di formazione e sviluppo su mobilità sostenibile e sicurezza stradale (30.000 studenti e studentesse in 50 scuole);
– avviato la Scuola di ciclismo “Michele Scarponi”, con l’obiettivo di educare a 360 gradi bambini e ragazzi (30 partecipanti);
– partecipato, promosso e organizzato eventi di promozione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale e mobilità sostenibile (300 incontri in tutta Italia).
Dopo tanti anni finalmente torna la benedizione degli animali a Città di Castello
Dopo tanti anni finalmente torna la benedizione degli animali a Città di Castello il Gruppo Attacchi Umbria con il patrocinio del Comune e la collaborazione della curia Vescovile e la parrocchia del duomo viene organizzata la benedizione alle ore 11,15 per tutti gli animali.
Verso le elezioni: Bacchetta “alle regionali, mi candido solo a determinate condizioni. San Giustino partita aperta, i socialisti appoggeranno un progetto riformista”
“La voglia di presentarmi come candidato alle regionale esiste, inutile negarlo, ma per storia personale lo farò solo a determinate condizioni. Conta il progetto, ma sopratutto chi sarà all’interno della coalizione. San Giustino, per importanza strategica, necessità di una colazione di qualità e sostanza, con tre candidati ci troviamo difronte ad una partita aperta, i socialisti appoggeranno un progetto riformista”
Screening alla mammella a tutte le donne che abbiano compiuto 45 anni, il consiglio comunale approva all’unanimità la mozione presentata dalla consigliera Bassini (Gruppo Misto-Azione)
Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti la mozione della consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione), emendata dalla consigliera Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco), per impegnare il sindaco Luca Secondi e la giunta comunale a “sollecitare fortemente la Regione dell’Umbria e i suoi organi di governo al fine di estendere lo screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella a tutte le donne residenti nel territorio regionale al compimento dei 45 anni di età, così come già avviene in molte regioni italiane, e di prevedere nel tempo l’introduzione lo screening con l’impronta digitale”. La consigliera Bassini ha presentato la mozione ricordando di aver aperto nel 1990 il reparto di Senologia dell’ospedale tifernate e auspicando che “questo consiglio comunale possa in qualche modo farsi promotore dell’inserimento da parte della Regione Umbria delle donne dai 45 anni d’età, anziché 50 anni, nel percorso dello screening mammario con chiamata attiva”. “In Umbria – ha evidenziato l’esponente della minoranza – il carcinoma della mammella è infatti il tumore più frequente nel sesso femminile e, rappresentando il 23,4 per cento di tutte le neoplasie femminili, resta la prima causa di morte per tumore con il 13,5 per cento di tutte le morti per neoplasia”. “Tuttavia, accanto ad un aumento dell’incidenza, si registra una riduzione della mortalità, attribuibile in primo luogo ai progressi terapeutici e alla diagnosi precoce, che hanno innalzato la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi fino all’86 per cento in Umbria”, ha fatto presente Bassini, ricordando che “la Regione Umbria, nell’ottica di prevenire tale patologia, già nel 2007 ha avviato lo screening per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella, garantendo una mammografia biennale a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni”. “A partire dal 2016, lo screening mammografico biennale è stato esteso alle donne fino a 74 anni di età e ultimamente è stato anche attivato un percorso preferenziale, per donne sintomatiche o con familiarità, dai 45 ai 49 anni di età”, ha precisato la consigliera, osservando comunque: “capite bene che quando una donna è sintomatica a quel punto diventa più complicato lo screening e non svolge più il proprio ruolo”. “Ecco perché – ha concluso Bassini – nel riconoscere tuttavia alla Regione dell’Umbria di avere fatto un passo avanti, si chiede un ulteriore sforzo per fare quello che già esiste in tante regioni italiane, come l’Emilia Romagna, la Lombardia, la Toscana, il Friuli, Venezia Giulia”. Nel dichiarare la condivisione del gruppo consiliare degli obiettivi della mozione, la consigliera Elda Rossi (FDI), ha evidenziato come la proposta recepisca le linee guida europee per lo screening e diagnosi del tumore della mammella che sono state redatte recentemente e che sono state adottate dall’Istituto Superiore di Sanità. “Se pensiamo che attualmente circa l’80 per cento delle pazienti con tumore mammario, se sono correttamente e precocemente trattate, ha la possibilità di una sopravvivenza oltre i dieci anni dalla prima diagnosi, capiamo l’importanza della prevenzione”, ha osservato Rossi, riferendo del dibattito attualmente in atto alla Camera dei Deputati, “dove – ha detto – l’onorevole tifernate Catia Polidori è firmataria insieme a FDI di una mozione proprio sulla prevenzione dei tumori della mammella”. La consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) ha portato all’attenzione dell’assemblea il fatto che “nelle donne dai 45 ai 49 anni ci sia un’incidenza tumorale del 2,4 per cento, apparentemente bassa rispetto all’incidenza tra 50 e 69 anni, che è del 5,5 per cento, ma una maggiore aggressività della malattia”. “Ecco perché – ha aggiunto – la presenza di uno screening mammario sarebbe assolutamente più efficace ed ecco perché abbiamo bisogno che la Regione si impegni ad attivare questo tipo di screening”. In questo contesto Aracleni ha fatto appello alle forze politiche rappresentate in consiglio comunale perché si impegnino a “far ripartire il registro dei tumori regionali, che questa Regione da circa quattro anni e mezzo non ha riattivato in maniera continuativa”. La consigliera Rosanna Sabba (Lista Civica Luca Secondi Sindaco) è intervenuta per proporre di “abbassare lo screening a 40 anni di età, perché il 20 per cento delle persone colpite ha meno di 40 anni e quindi servirebbe un maggior monitoraggio” e di “inserire anche la nuova forma di screening fatta con l’impronta digitale, perché costa notevolmente di meno, è meno impattante ed è più rapida per evidenziare il problema del tumore al seno”, chiedendo alla consigliera Bassini di integrare la mozione. Sottolineando di condividere sia la mozione della consigliera Bassini, che le proposte di modifica della consigliera Sabba, la consigliera Maria Grazia Giorgi (PD) ha sostenuto “la necessità che il reparto di Senologia dell’ospedale di Città di Castello rimanga un centro primario, quindi un Hub, e non una Spoke, cioè un centro secondario”. Condividendo gli obiettivi della mozione, la consigliera Monia Paradisi (PD) ha evidenziato come “il problema dell’incidenza del tumore alla mammella che riguarda le donne si riverberi su tutta la società, perché coinvolge famiglie intere, quindi è fondamentale cercare di prevenirlo quanto più possibile”. “Anche io sarei d’accordo di chiedere una piccola variazione del dispositivo della mozione per abbassare a 40 anni l’età per accedere allo screening”, ha aggiunto Paradisi. Il consigliere Valerio Mancini (Lega) è intervenuto per precisare “il registro dei tumori dopo la pausa di sospensione che è avvenuta prima dell’arrivo della giunta Tesei per carenza di finanziamenti è stato riattivato con un investimento di circa 500 mila euro a partire dal 2021”. “Quindi il registro dei tumori esiste e funziona”, ha rimarcato l’esponente della minoranza, che ha condiviso la necessità di potenziare lo screening del tumore alla mammella, “che è una delle neoplasie che complica di più la qualità della vita delle persone”, chiedendo di modificare il dispositivo della mozione con i corretti dati sul registro dei tumori. In sede di replica, la consigliera Bassini ha accolto la proposta della consigliera Sabba di integrare la mozione prevedendo l’introduzione dello screening attraverso l’impronta digitale, ma non ha accettato di abbassare a 40 anni la soglia per l’avvio dello screening, facendo presente che “la mammella a quell’età è ancora molto giovane, quindi difficilmente viene proposta una mammografia, ma a volte vengono fatte delle ecografie, proprio per motivi tecnici e medici”. “Inoltre in tutte le linee guide attuali si parla di 45 anni”, ha aggiunto la consigliera, che ha ritenuto “più opportuno preparare un altro atto sul registro dei tumori che interessa tutti, piuttosto che integrare questa mozione”.
«Lacrime d’oro» a Venezia l’arte di Moira Lena Tassi contro la guerra
Sabato 20 gennaio alle ore 17.00, in occasione del giorno della memoria, nella rinomata galleria VISIONI ALTRE, in Campo del Ghetto Novo a VENEZIA, viene inaugurato il progetto “WAR/GUERRA – impotenza dei popoli”, una collettiva di opere di cento artisti provenienti da ogni parte d’ Italia e del mondo, che saranno esposte fino al 18 febbraio 2024. Il progetto ideato e curato da Adolfina De Stefani con testo e presentazione critica a cura di Gaetano Salerno.
Durante il vernissage verrà presentata la performance “NARRAZIONE E CONTRO – NARRAZIONE” ideata da Adolfina De Stefani con la partecipazione di Moira Lena Tassi e Antonello Mantovani.
Tra i partecipanti della mostra internazionale d’arte contemporanea anche la tifernate Moira Lena Tassi con la sua opera pittorica intitolata “Lacrime d’ oro”.
Riguardo a questa creazione l’artista sottolinea: “Le lacrime, gioielli dell’anima femminile, non dovrebbero mai scivolare lungo il viso di una donna a causa della brutalità umana, le lacrime di una donna devono essere lacrime di gioia. Affrontare il tema del tragico contesto delle guerre in cui anche lo stupro diventa un’arma e il corpo delle donne diventa bottino e campo di battaglia è stato uno spunto che mi ha guidato nel voler riproporre un’opera già realizzata in precedenza, ma questa volta in formato più contenuto: la raffigurazione di una giovane donna che esprime sofferenza e simultaneamente, forza, rappresenta un invito a non cedere mai e a pensare sempre ad una ricostruzione nonostante tutte le avversità e le tragicità della vita.”
“La Tassi indaga soprattutto l’animo femminile quasi come volesse essere certa di quello che dipinge; un universo che conosce bene che indaga con varie potenzialità raccontando, dipingendo, presentando, creando performance che riguardano tematiche di straordinaria attualità e che hanno a che vedere con la contemporaneità. Questa Opera è particolarmente evocativa: c’è una parte evanescente della figura femminile che si confonde col buio e una parte che si capisce essere vittima di una sofferenza; le bende tentano di impedirle di vedere. In questo senso l’opera è molto significativa perché il fatto che la protagonista bendata non veda non le impedisce di sentire le emozioni che drammaticamente la portano al pianto. Testimonianza di una figura femminile che è super donna, che è quasi un supereroe che soffre in silenzio tentando di far funzionare le cose o attendendo che queste migliorino ma è, se la si trasla nell’operato della Tassi, anche una donna che è pronta a combattere e a lavorare perché le cose migliorino. Questa immagine insomma diventa un simbolo e potrebbe essere il logo di un’ associazione. A noi basta sapere il messaggio che essa nasconde e perpetrarlo divulgandone la verità. Ci piace inoltre pensare che il buio che circonda la figura femminile non è una trappola né una condizione a cui deve essere legata la figura umana e tantomeno la figura femminile ma casomai una situazione in cui riflettere, in cui prendersi il tempo per fortificarsi in attesa di una nuova alba. In questo senso il colpo di luce che lambisce la figura femminile è, a nostro giudizio, il primo raggio di un’ epoca di luce. Nelle lacrime dorate ci sembra poi di intravedere un richiamo della famosa tecnica Kintsugi che prevede l’utilizzo della foglia oro per ricomporre i frammenti di un oggetto di ceramica rotto. I cocci vengono ricongiunti dando all’oggetto una veste del tutto nuova, lucente e preziosa. Ancora una prova che questa immagine che ci viene consegnata da questa sensibile artista, è la figura femminile fortificata che esce dal buio in cui qualcuno sembrerebbe volerla relegata.“ (M. Foni)
Moira Lena Tassi racconta così la sua nuova e rilevante esperienza: “Essere stata scelta e poter collaborare con straordinari artisti e performer come Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani su un tema così importante e purtroppo ancora molto attuale come la guerra rappresenta un notevole arricchimento, sia dal punto di vista umano che artistico. Ringrazio entrambi per l’opportunità di poter esporre le mie opere, «Lacrime d’Oro» e «Vittime di guerra»; quest’ultima destinata a diventare corale, coinvolgerà i visitatori per tutta la durata della mostra, permettendo loro di lasciare un segno tangibile sulla tela. Inoltre essere la protagonista della performance «Narrazione e Contro narrazione», diretta da Adolfina De Stefani e con la partecipazione di Antonello Mantovani, aggiunge un valore unico e molto significativo alla mia esperienza artistica. Unire la mia voce ad altri 99 artisti per denunciare le tragedie della guerra rappresenta un potente atto contro ogni manifestazione di violenza, contribuendo a dare visibilità e forza a un messaggio cruciale. L’attenzione del mondo ora è giustamente focalizzata sulla catastrofe umanitaria a Gaza e sul conflitto in Ucraina, situazioni più vicine a noi geograficamente. Tuttavia, a livello globale numerosi altri conflitti stanno esplodendo, o si stanno intensificando, distruggendo vite innocenti e sconvolgendo intere comunità. Si contano ben 59 conflitti in corso nel mondo tra cui Nigeria, Birmania, Etiopia, Siria, Yemen solo per citarne alcuni. La conclusione più amara è che finché la comunità internazionale non sarà in grado di risolvere le guerre in corso e prevenire l’insorgere di altre, sfollamenti, miseria e distruzione continueranno a diffondersi. È pertanto cruciale che l’arte assuma un ruolo attivo nel denunciare gli orrori della guerra, poiché «tutto ciò che l’uomo ha imparato dalla storia è che dalla storia l’uomo non ha imparato niente»: tale osservazione espressa da Hegel è ancora più rilevante oggi, poiché molte guerre persistono, portando solo morte e distruzione senza che questa lezione fondamentale sia stata completamente compresa, anche se le circostanze e gli eventi sono unici in ogni contesto. E ancora ma «perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?» si chiedeva Primo Levi: una domanda anche provocatoria che ci spinge a considerare il vero potenziale della memoria nel plasmare il nostro comportamento e a riconoscere la necessità di agire con consapevolezza e impegno per evitare che gli errori del passato si ripetano. Io penso che il mondo dell’ arte abbia il compito di agire urgentemente in questa direzione.“
La mostra sarà visitabile con ingresso libero dal 20 gennaio al 18 febbraio dal mercoledì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00.
Galleria VISIONI ALTRE / Campo del Ghetto Novo 2918- 30121 VENEZIA
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Inaugurato il nuovo studio di nutrizione della dottoressa Annalisa Lelli, da oltre 12 anni attiva a livello professionale sul territorio
Si e’ svolta domenica 14 gennaio l’inaugurazione del nuovo studio di nutrizione della dottoressa Annalisa Lelli, da oltre 12 anni attiva a livello professionale sul territorio, prima come farmacista poiché Laureata in chimica e tecnologia farmaceutica e poi dal 2019 come nutrizionista in seguito al conseguimento della seconda laurea in biologia della nutrizione. “Sono stata felicissima nel realizzare un sogno della mia vita. E’ stato emozionante vedere quante persone hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo studio. Tanto calore per iniziare con il piede giusto questo nuovo viaggio professionale. Grazie anche al sindaco Luca Secondi, che ha presenziato all’iniziativa”, ha dichiarato Annalisa Lelli.
‘’Killer e vittime analizzati attraverso la loro scrittura’’, sabato 27 gennaio la presentazione del libro di Candida Livatino nello showroom DVCCIO gioielli a Sansepolcro
Il 27 Gennaio, h 16:30, DVCCIO gioielli Vi invita nel suo showroom a Sansepolcro, Via A. Goracci 21, Sansepolcro (AR), per un incontro esclusivo. La rinomata grafologa e criminologa Candida Livatino presenterà il suo nuovo libro ‘’Killer e vittime analizzati attraverso la loro scrittura’’,
svelandoci come i segni della scrittura possano riflettere l’anima umana, a volte oscura e misteriosa.
“La scrittura è espressione dell’anima e, in alcuni casi, svela la mente di un criminale o di un assassino.”
In concomitanza con l’evento, DVCCIO ha deciso di devolvere il 3% degli acquisti, effettuati dal 15 Gennaio fino al 15 febbraio, a ” PRONTO DONNA“, supportando la loro lotta contro la violenza sulle donne.
Ogni acquisto è un contributo significativo.
Sansepolcro, popolazione in lieve calo: si abbassa il numero dei decessi e aumenta il numero dei nuovi residenti
Aumentano i residenti nel territorio comunale di Sansepolcro e diminuiscono i decessi, una città che torna a respirare in quanto a dati anagrafici.
Sansepolcro conta infatti al 31 dicembre 2023 15.178 abitanti, evidenziando una lieve inflessione rispetto al 1 gennaio dello stesso anno in cui la popolazione era di 15.227 cittadini. Questo è il dato effettivo comunicato dall’ufficio anagrafe del comune di Sansepolcro al termine di un anno che ha contato la nascita di 84 bimbi e purtroppo il decesso di 199 persone.
Sono buoni i dati riguardanti i cambi di residenza, infatti sono 496 le persone che hanno ha deciso di diventare cittadini del Borgo nell’arco dell’anno a differenza delle 430 che hanno deciso di trasferirsi.
38 novelli sposi hanno optato per convolare a nozze nella città di Piero. Sono stati 10 i matrimoni religiosi e ben 28 quelli civili, molti dei quali hanno visto protagonisti coppie provenienti dall’estero. Realtà questa che crea un indotto importante anche a livello turistico dato che sposi ed invitati restano spesso in Valtiberina per alcuni giorni, non solo per festeggiare il lieto evento, ma anche per godersi le eccellenze del territorio.


