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Titolo: Pace libera tutti! Quando la Pace diventa racconto

Continuano gli appuntamenti legati a Unicef e ai diritti dell’infanzia., all’interno del programma “Una luce sui diritti”.
Educare alla Pace rappresenta uno degli obiettivi più importanti all’interno dei percorsi di crescita dei bambini e degli adolescenti e così il diritto alla Pace è diventato narrazione.
L’eco della Pace si è diffusa in tutte le scuole del primo e secondo Circolo di Città di Castello e dell’Istituto Comprensivo di Trestina. Gli educatori dei centri ricreativi comunali La Bottega di Merlino, La Sfera magica e Archimede gestiti dalla Cooperativa La Rondine, inoltre, hanno realizzato dei laboratori creativi con gli alunni della scuola primaria di Riosecco, La Tina e Trestina.


I docenti di tutte le scuole e gli educatori hanno accompagnato le bambine e i bambini a riflettere sull’importanza della Pace.
Dopo la lettura di un testo gli alunni sono stati invitati ad esprimere il loro pensiero e si è aperto un mondo di emozioni e riflessioni che hanno coinvolto tutti i presenti.
Di Pace si può parlare in tanti modi, spesso come qualcosa che manca, di un desiderio. Noi abbiamo scelto di coglierla come un’opportunità, come il modo di risolvere i piccoli e grandi conflitti, come occasione di crescita.

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8 dicembre a Sansepolcro, inaugurati presepi e mostre in città

Giornata di inaugurazioni ieri pomeriggio per Sansepolcro.

A partire dal Presepe di Santa Marta che ha aperto le porte ai visitatori in un’atmosfera antica e suggestiva con una elaborata rappresentazione della natività dal titolo “Nella nostra antica erra nasce Gesù”, opera come sempre della maestria artigianale di Brunetto Brilli.

L’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha tagliato il nastro della 4^ Mostra d’Arte Presepiale nell’affascinante cornice della Chiesa dei Servi in cui sono esposte opere preziose, alcune inedite, altre storiche. Inoltre nei corridoi della ex Scuola Collodi sono esposti presepi provenienti da tutto il mondo, mentre nel cortile fra bracieri ardenti e luci soffuse sono state ricreate scene di un tempo che raccontano la nascita di Gesù.

Le porte del Museo Civico di Sansepolcro si sono aperte oggi per l’inaugurazione della splendida mostra di Franco Alessandrini “La mia Sansepolcro. My New Orleans”, promossa dal Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro in occasione dei 70 anni dell’associazione e in vista dell’80esimo compleanno dell’artista. La sala delle Pietre del museo ospiterà fino al prossimo 4 febbraio l’esposizione di Alessandrini, il racconto della sua arte e la sua vita divise fra Italia e America, fra arte e musica, fra casa e terra.

Un vero giorno di festa in cui ha preso parte l’Amministrazione comunale e al quale ha partecipato con piacere anche il vice presidente del consiglio regionale Marco Casucci.

Sansepolcro da oggi offre ancora più scelta nel panorama artistico e culturale dopo questi appuntamenti che promettono di far vivere a cittadini e visitatori momenti intensi ed emozionanti.

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Presepe in radice di ulivo scolpito a mano e cesellato nei realizzato dal compianto “maestro” Cesare Gaggioli, donato dalle figlie Sandra ed Emanuela, alle sorelle Cappuccine del Monastero di Clausura di Santa Veronica

Uno splendido presepe in radice di ulivo interamente scolpito a mano e cesellato nei minimi particolari con tanto di “statuine” dipinte ed illuminate realizzato dal compianto “maestro” Cesare Gaggioli (scomparso nel settembre del 2022) è stato donato ieri dalle figlie Sandra ed Emanuela, in via definitiva, alle sorelle Cappuccine del Monastero di Clausura di Santa Veronica. Un’opera di pregevole valore artistico di un metro e sessanta di altezza, che il maestro Gaggioli ha realizzato qualche anno fa assieme alle impareggiabili “tegole” decorate che lo hanno reso famoso non solo a Citta’ di Castello, grazie anche all’Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di cui era una delle colonne portanti. La consegna dell’originale presepe ieri mattina nel chiostro del Monastero alla presenza della madre Suor Chiara, di Sandra ed Emanuela Gaggioli e del Presidente dell’Associazione Amici del Presepio, “Gualtiero Angelini”, il cavalier Lucio Ciarabelli.

“Questo presepe, forse uno dei prediletti dal babbo Cesare e dalla mamma Imperia – hanno dichiarato con evidente commozione, le figlie Sandra ed Emanuela – trova ora la degna collocazione in uno dei luoghi venerati e prediletti dalla nostra famiglia, il Monastero di Santa Veronica dove sarà custodito e potrà essere visto da numerosi fedeli. Il babbo con l’ammirazione della mamma, scomparsa da qualche mese, ha iniziato a coltivare la passione dell’artigianato artistico legato alla realizzazione di opere raffiguranti la natività, appena ha concluso il lungo percorso di lavoro nella macelleria di famiglia nel rione Prato, attraverso l’associazione presepistica tifernate ed i suoi fondatori, primo fra tutti il compianto Gualtiero Angelini, e gli attuali responsabili il cavalier Lucio Ciarabelli ed il vice-presidente dell’associazione, Claudio Conti, partecipando con successo anche a corsi di formazione.

Questo presepe in radice di ulivo è nato grazie ad una delle tante passeggiate nei boschi del babbo alla ricerca dei funghi: una volta assieme a dei bellissimi porcini notò fra la boscaglia quella radice di ulivo che poi è diventata oggi un presepe che rimarrà per sempre nei nostri cuori”, hanno concluso Sandra ed Emanuela Gaggioli. Il presidente dell’Associazione Amici del Presepio, “Gualtiero Angelini”, Lucio Ciarabelli e Suor Chiara nel ringraziare la famiglia Gaggioli per il bellissimo gesto hanno sottolineato la straordinaria creatività, generosità e attaccamento alle tradizioni tifernati dimostrata dal maestro Cesare Gaggioli nel corso della sua vita, sostenuto sempre ed incoraggiato dalla moglie Imperia Pellegrini. Fino a domani con orari 9.30-13.00/15.00-18.00, nel chiostro del monastero, è in corso di svolgimento la seconda edizione del Mercatino di Natale. Un evento, preparato con cura e attenzione, che vede la partecipazione di vari monasteri: le Cappuccine di Fiera di Primiero, le Cappuccine di Genova e le Benedettine di Bastia Umbra.

I prodotti sulle bancarelle sono il frutto del lavoro delle suore e rispecchiano i valori in cui credono: la partecipazione di tutte le sorelle con le loro abilità particolari; il rispetto del creato con la scelta attenta del materiale utilizzato; la cura per la bellezza e la semplicità. Il tutto realizzato artigianalmente: ogni oggetto è un pezzo unico, creato e lavorato a mano.

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Mario Menichella “amministrazione al fianco dell’istituto Giovagnoli”

“Il Comune rappresenta e tutela l’intera comunità, per cui massima condivisione alle istanze della scuola”. Così Mario Menichella, assessore all’istruzione di Palazzo delle Laudi, in merito alle proteste da parte dell’istituto d’arte “Giovagnoli” all’indomani della decisione relativa alla sua perdita di autonomia. “Le notizie giunte in questi giorni” prosegue l’assessore Menichella “sono un fulmine a ciel sereno, anche perché nella conferenza provinciale sul dimensionamento del 24 ottobre scorso, alla quale partecipai assieme al consigliere delegato Del Pia, avevamo avuto ampie rassicurazioni di segno opposto rispetto a quanto poi avvenuto.

Da parte nostra non solo solidarietà: abbiamo deciso per lunedì 11 dicembre prossimo di convocare in forma straordinaria la conferenza zonale per l’educazione e l’istruzione invitando i sindaci del territorio, i dirigenti scolastici della Valtiberina, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, le organizzazioni sindacali di categoria. All’ordine del giorno la valutazione della situazione conseguente alla delibera della Giunta Regionale n. 1446/2023. Sarà l’occasione per entrare nei dettagli della questione ascoltando anche le diverse parti in causa, ed eventualmente adottare le contromisure ad un atto che non ci trova concordi nei modi e nei tempi”.

“La nostra maggioranza” conclude l’assessore Menichella “è del resto da sempre convintamente schierata verso la massima tutela degli istituti professionali, autentica risorsa del territorio, come testimonia l’intenso lavoro, anche attraverso l’impegno di risorse finanziarie, che producemmo al tempo della giunta targata Franco Polcri”.

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Ci ha lasciato Luigi “Gigi” Milan, allenatore del Città’ di Castello calcio alla fine degli anni 70

Cordoglio del sindaco Luca Secondi, dell’assessore allo Sport, Riccardo Carletti e della Giunta per la scomparsa di Luigi “Gigi” Milan, allenatore del Città’ di Castello calcio alla fine degli anni 70, artefice della vittoria del campionato e relativa promozione in C2 nella stagione 78/79. Milan era in panchina a guidare la squadra biancorossa del presidente Azelio Renzacci e del direttore sportivo, Fiorenzo Luchetti.

Il sindaco e assessore allo sport “certi di interpretare i sentimenti di cordoglio dei tifosi biancorossi, degli sportivi e della comunità locale formulano alla famiglia le più sentite condoglianze”. Luigi Milan, in particolare ex calciatore della Fiorentina dal 1960 al 1962, successivamente allenatore e responsabile del settore giovanile della Viola. E poi la parentesi con l’Associazione Calcio Città di Castello.

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Arcaleni (Castello Cambia M5S) “ Ringrazio Sindaco e Assessore per l’attenzione e li invito a usarne altrettanta sulla gestione e sui progetti di sviluppo di Polisport”

Rilevo con piacere quanto il Sindaco e l’assessore Carletti prendendo di mira soprattutto le mie dichiarazioni sul Bilancio 2022 di Polisport, valorizzino il mio ruolo e il sindacato ispettivo che cerco di svolgere al meglio. E di questo li ringrazio.

Ma entrando nel merito, il nervosismo che traspare dalla loro  replica dimostra che qualche nervo scoperto lo abbiamo toccato: purtroppo i numeri sono numeri e il debito iscritto a bilancio è quello. Se avessero meglio letto la mia nota e avessero ascoltato tutta la discussione in Commissione, avrebbero capito che le immobilizzazioni immateriali che superano i 600.000€ sono state spiegate dallo stesso Amministratore Nardoni, a mia domanda, con i mutui presi per sostenere il progetto del 2009 e che ancora pesano sul bilancio; ribadisco quanto quel progetto sia stato miope, dato che nulla venne pensato per dotare di impianti di efficientamento e di produzione energetica nè le piscine nè gli altri impianti sportivi.

Versare lacrime oggi sugli alti costi energetici, quando mai si sono affrontati questi problemi è troppo comodo per degli amministratori che governano da decenni.

Il margine di tesoreria, cioè la differenza tra liquidità ed esigibilità dei debiti nel 2022 è stato di -452.685€: vogliamo negare anche questo?

Strano che la loro replica non contenga le spiegazioni, che sicuramente conoscono, sui motivi della perdita delle decine di migliaia di euro di crediti dovuti da alcune società per uso degli impianti sportivi perchè ormai divenuti inesigibili e neppure delle ragioni di ulteriori patteggiamenti con un’altra società inadempiente, che fanno perdere a Polisport altre ingenti somme, con buona pace delle società che hanno sempre pagato. 

A questo proposito, io credo che il “mondo dello sport” , che il sindaco ritiene dalla sua parte, sia e debba essere libero di apprezzare chi vuole, specie chi ritiene che tutte le società abbiano gli stessi diritti e debbano avere lo stesso trattamento. Io penso che tutti coloro che credono nel valore sociale dello sport e perseguono rispetto, correttezza e uguaglianza, che sono anche valori sportivi, potranno giudicare da soli chi intende verificare l’utilizzo dei soldi pubblici, dunque di tutti, con piena trasparenza, volendo con ciò recuperare una solidità economica per valorizzare di più  e meglio , come già scritto, un complesso di impianti di tutto rispetto, con nuovi servizi e personale non più precario ma  stabile e  qualificato.

L’intervento del Comune nelle casse della partecipata ha superato il milione di euro nel 2022: forse questa amministrazione pensa che vada bene così, che si possa continuare a mettere risorse sempre maggiori senza alcuna revisione della spesa e senza la presentazione di alcun piano di sviluppo di Polisport. 

Noi riteniamo invece che si possano migliorare i conti e che serva una nuova progettualità. 

In ogni caso, si tranquillizzino sia sindaco che assessore, se avessi capito male qualcosa lo vedremo presto: entro trenta giorni, se nessuno ha nulla da temere, arriveranno tutti i documenti che insieme a tutti gli altri consiglieri di opposizione abbiamo chiesto con accesso agli atti.  

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A Tempi Supplementari Marini e Fiorucci

Torna Tempi Supplementari. Ospiti del programma condotto da Michele Tanzi, Marcello Marini (Selci Nardi) ed Elio Fiorucci (Lama Calcio)

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Nozze d’oro tra Arnaldo Granci, maestro del legno e “Re” e Veronica Bianconi, oggi al Santuario di Belvedere, la cerimonia

Nozze d’oro. Era l’8 dicembre del 1973 quando Arnaldo Granci, maestro del legno e “Re” indiscusso del mobile in stile e Veronica Bianconi pronunciarono il fatidico “si” al Santuario di Belvedere. Oggi a distanza di 50 anni quella ricorrenza simbolo di una vita si è ripetuta alla Basilica della Madonna del Transito di Canoscio. Messaggi di felicitazioni dei sindaci di Citta’ di Castello e Apecchio, Luca Secondi e Vittorio Nicolucci
 
Nozze d’oro. Era l’8 dicembre del 1973 quando Arnaldo Granci, maestro del legno e “Re” indiscusso del mobile in stile e Veronica Bianconi pronunciarono il fatidico “si” al Santuario di Belvedere. Oggi a distanza di 50 anni quella ricorrenza simbolo di una vita si è ripetuta oggi alla Basilica della Madonna del Transito di Canoscio. Nozze d’argento celebrate dal rettore, don Franco Sgoluppi, nel corso di una sentita funzione religiosa alla presenza di familiari ed amici. Unione “inossidabile”, cinquanta anni di vita insieme, come ha sottolineato nell’omelia il rettore della Basilica, che Veronica e Arnaldo hanno trascorso all’insegna dei valori di onestà, laboriosità e amore per la famiglia e le tante persone che gli sono vicine.

Famiglia benvoluta nella comunità tifernate e apecchiese ed apprezzata anche per le numerose iniziative di carattere sociale che li hanno visti fino ad ora protagonisti assieme ai figli Marco e Mirko e i nipoti, Gaia, Viola ed Alessandro. Un traguardo di vita che i sindaci di Citta’ di Castello ed Apecchio, Luca Secondi e Vittorio Nicolucci hanno definito, “un punto di partenza per altri obiettivi altrettanto importanti prima di tutto della vita e poi lavorativi e sociali”. “Le due comunità tifernati ed apecchiese si stringono in un forte abbraccio affettuoso a Veronica e Arnaldo formulando gli auguri più sinceri e sentimenti di riconoscenza e ammirazione per l’esempio che hanno dato sempre”, hanno concluso i sindaci, Secondi e Nicolucci. Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta ha espresso le sue più sentite felicitazioni. Arnaldo Granci, originario di Somole (Apecchio) a duecento metri dal confine con il comune di Citta’ di Castello, inizia come dipendente nella falegnameria Giorgeschi di Città di Castello. Nel 1970 costituisce la propria azienda artigiana nel settore artistico del legno.

Da allora la moglie, la signora Veronica Bianconi gli è sempre stata a fianco sostenendolo in famiglia e in azienda. Nel 1975 assume i primi dipendenti: 76 complessivamente i collaboratori che hanno attraversato il percorso dell’azienda di Granci. Sempre nel 1975, Granci, contribuisce alla nascita del Consorzio Smai e sono quelli gli anni in cui l’imprenditore comincia a confrontarsi con l’estero.

L’azienda ha collaborato anche con le Sovrintendenze per le belle arti di Bologna, Ancona e Perugia e ha partecipato al restauro della pinacoteca di Assisi. Ha effettuato numerosi restauri: tra questi Villa Montesca, Tipografia Grifani-Donati, Tela Umbra, Museo delle Tradizioni Popolari di Garavelle. Nel 1995 l’impresa si trasforma in familiare. Granci nel 1992 viene insignito del titolo di Cavaliere e nel 2012 di Ufficiale della Repubblica. E’ stato consigliere Smai per quasi venti anni e presidente del Consorzio dal 1994 al 2006 e della Mostra del Mobile in Stile. Inoltre, è stato consigliere comunale di Città di Castello negli anni 1993 e 1994, presidente dell’associazione ‘Amici di Scalocchio’ dal 1985 al 1995, vicepresidente della polisportiva Tiferno ’90 nella seconda metà degli anni ’90, volontario del Centro di Accoglienza San Giovanni di Giove e presidente del Comitato tifernate ‘L’arte è mobile’.

Assieme all’antiquario, Mario Migliorati  e alla funzionaria dell’ufficio commercio, turismo e sviluppo economico, Anna Cagnoni ha ideato la rassegna Retrò, fiore all’occhiello delle manifestazioni tifernati in ambito nazionale.

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Polisport: Dichiarazione del sindaco Luca Secondi e assessore allo Sport, Riccardo Carletti.

“Prendiamo atto delle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di opposizione e della Vicepresidente della Commissione Controllo e Garanzia, Emanuela Arcaleni il cui giudizio su Polisport è che “o si ha scarsa capacità amministrativa o scarsa onestà intellettuale.” La stabilità di Polisport è certificata dagli organismi istituzionali previsti per legge, a partite dai revisori dei conti e tutti gli altri organi di controllo. A confutare i loro giudizi politici sono le carte e gli atti amministrativi.

Detto ciò comunque li dobbiamo ringraziare perché ci hanno offerto un bellissimo regalo politico di Natale. Attraverso le loro dichiarazioni emerge come il comune investe in maniera importante nelle politiche sportive attraverso la sua partecipata Polisport consentendo a tutti i cittadini di praticare l’attività sportiva ad ogni livello. Quello di alcuni consiglieri comunali di opposizione è stato un bellissimo assist politico e li ringrazio: il mondo dello sport sicuramente li ringrazierà meno”. Vogliamo ricordare, che durante i lavori tenutesi nella apposita Commissione del 30 novembre scorso, bastava ascoltare nell’introduzione dell’Amministratore Unico di Polisport, che il Bilancio 2022 era ancora caratterizzato nei primi sei mesi dell’anno dalle ultime restrizioni Covid, le quali non hanno permesso a Polisport di svolgere a pieno regime la sua attività. Ad esempio, non poter iscrivere più di 322 allievi ai corsi di nuoto in piscina, con costi elevati di gestione anche a causa dei consistenti aumenti delle utenze.

Poi come è stato ricordato, venute a decadere le restrizioni del Covid, da settembre 2022 le presenze sono raddoppiate con circa 622 iscrizioni e con l’apertura di tutti i corsi programmati nella normale gestione nell’impianto natatorio. Lo stesso è accaduto negli impianti tennis, dal momento della fine delle restrizioni covid, i numeri riferiti alle presenze, sono quasi raddoppiati. Vogliamo inoltre ricordare, che l’aumento del costo da parte del comune nell’anno 2022, è causato dell’impennata dei costi delle utenze energetiche che ha coinvolto in modo considerevole anche gli impianti sportivi gestiti da Polisport. Questo ha permesso al comune di Città di Castello , di essere una delle poche amministrazioni locali, in grado di tener aperta una piscina comunale. Ma quello che più preoccupa, è come alcuni consiglieri comunali hanno interpretato il Bilancio Polisport. Ad esempio non esistono debiti di un milione di euro tra fornitori e debiti verso il comune, ma è l’insieme dei normali debiti patrimoniali di gestione di una società che opera. Inoltre come spiegato, le immobilizzazioni immateriali, non sono debiti ma investimenti effettuati per incrementare il patrimonio della società.

Queste sono alcune delle risposte che sono state date in Commissione difronte a un bilancio tutt’altro oscuro, dove si è tenuto a precisare, che lontani da restrizioni e aumenti imprevedibili delle utenze: nel 2023, abbiamo avuto fino ad oggi in piscina 38.000 presenze e 15.000 presenze negli impianti di tennis, contro le 26.000 presenze in piscina e 12.000 presenze negli impianti tennis nell’anno 2022 con incassi maggiori che hanno permesso a Polisport di ridurre ancora di più il proprio debito nei confronti del Comune e dei propri fornitori. Inoltre come ricordato, l’investimento di oltre un milione di euro che se approvato riguarderà la piscina, è totalmente a carico del comune di Città di Castello in quanto proprietari dell’immobile.” Questo è il commento del sindaco Luca Secondi e dell’Assessore allo Sport del Comune di Città di Castello, Riccardo Carletti a seguito delle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di opposizione e della Vicepresidente della Commissione Controllo e Garanzia, Emanuela Arcaleni.

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Prorogata fino al 7 gennaio la mostra tributo a Raffaellino Del Colle

Allestita all’interno delle sale del Museo Civico Sansepolcro, e in programma fino al 15 dicembre, l’esposizione “Con queste opere andò Acquistando ricchezze e nome”, mostra tributo a Raffaellino Del Colle, è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024.

In occasione delle festività natalizie è stato allungato il periodo di mostra per permettere ad appassionati di arte e turisti la possibilità di ammirare questo lavoro artistico di grandissimo livello che gode anche del patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Città di Castello, Comune di Sansepolcro.

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Caso DOGRE: parte della minoranza chiede la convocazione delle commissioni “Controllo e Garanzia” e “Servizi e Partecipazioni” per l’audizione dell’Assessore, degli uffici e dei Dirigenti del Comune

A seguito dei numerosi reclami avanzati dai cittadini per le sanzioni comminate sugli accertamenti inviati, per i quali si sono rivolti agli uffici giudiziari, i Consiglieri di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Castello Civica e Azione il 5 dicembre scorso hanno chiesto unitamente la convocazione congiunta delle commissioni “Controllo e Garanzia” e “Servizi e Partecipazioni” per l’audizione dell’Assessore, degli uffici e dei Dirigenti del Comune preposti alle attività in appalto alla società DOGRE.

Ciò anche a dimostrazione del fatto che le criticità sollevate dalle minoranze già da tempo nei mesi scorsi e con proposte di soluzioni, confluite nell’atto discusso a riguardo in Consiglio Comunale il 30 ottobre u.s., nel quale si mettevano in evidenza tutte le difficoltà del servizio aggiudicato alla Società DOGRE, rappresentano ancora oggi una problematica non superata neanche dai tentativi messi in atto dall’Amministrazione per riequilibrare un servizio che in termini di efficienza e di prestazioni all’utenza non ha mantenuto l’offerta e i vantaggi per le casse del Comune.

Apprezziamo che anche la maggioranza riconosca la gravità della situazione, tanto da chiedere una commissione congiunta sulla medesima problematica, ma riteniamo grave il silenzio e la reticenza di questi mesi…..e ci chiediamo: era necessario arrivare all’invio di questi accertamenti con danni ai cittadini? Oppure, come auspicava la minoranza, sarebbe stato meglio operare a monte e in maniera più tempestiva per impedire il precipitare degli eventi?

Riccardo Leveque
Elda Rossi
Tommaso Campagni
Andrea Lignani Marchesani
Luciana Bassini

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Città di Castello, Arcaleni “Su DOGRE la maggioranza fa la “bella addormentata” svegliandosi con nove mesi di ritardo”

Dopo nove mesi dalla prima Commissione con Dogre e due interpellanze presentate dalla sottoscritta con altrettante discussioni in Consiglio sulle gravi problematiche, già evidenti fin da maggio quando è iniziato l’appalto vinto sempre dalla stessa ditta, e senza che nessuna voce si sia mai alzata dai banchi della maggioranza, oggi apprendiamo che i tre capigruppo hanno chiesto una commissione per ascoltare i vertici dell’azienda.

Ci rallegriamo per il loro risveglio, ma ci chiediamo dove fossero e in quale torpore fossero immersi in tutti questi lunghi mesi, mentre, come denunciato più e più volte dalla sottoscritta in aula e sui giornali, il servizio veniva decurtato nelle ore e nell’ offerta , con disservizi verso i cittadini iniziati subito e aggravatisi nel tempo, mentre i dipendenti erano inviati dall’azienda in altri Comuni e mentre veniva loro impedito di effettuare i dovuti controlli nel nostro Comune, come loro stessi avevano avuto il coraggio di denunciare, e mentre gli stessi erano in sciopero, rinunciando a metà stipendio. Dov’erano mentre il Sindaco sia in aula che sui giornali negava i problemi, affermando che fossero “conflitti privati tra ditta e dipendenti”, additando come “poco veritiere e molto gravi” le parole di chi aveva osato portare all’attenzione pubblica tutte le criticità già evidenti, cioè della sottoscritta?

La richiesta della maggioranza di ascoltare i vertici di Dogre, peraltro “in accordo con la giunta”, ci sembra non solo decisamente tardiva, ma anche un maldestro tentativo di alzare un po’ di polvere per nascondere le inefficienze e le colpe dell’amministrazione, confermando, se mai ce ne fosse bisogno, che in tutti questi mesi non hanno risolto nulla pur avendo stanziato altri soldi (69.000€) per il servizio di Dogre, con una situazione peggiorata, come dimostrano le tante proteste dei cittadini che si son dovuti rivolgere a proprie spese agli avvocati, per contestare cartelle di pagamento ritenute illegittime.

Su questa vicenda serve una precisa e determinata assunzione di responsabilità politica e amministrativa, anche perché ci risulta che Dogre abbia già partecipato in diretta ad un incontro alcuni giorni fa in Comune, alla presenza di dirigenti, assessore, sindaco e rappresentanze sindacali. Ora, se di una Commissione c’è bisogno è quella dove gli stessi amministratori pubblici riferiscano sugli esiti di tale incontro, sui controlli che hanno il dovere di fare e sulle procedure amministrative che di fronte a tale situazione sono da intraprendere verso la ditta. E infatti una Commissione Controllo Garanzia e Servizi è stata chiesta due giorni fa da me e da chi, dai banchi dell’opposizione, è già intervenuto sulla vicenda.

Sono gli amministratori a doversi assumere le proprie responsabilità, altrimenti è più utile che si facciano da parte.

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Calcio, Vivialtotevere Sansepolcro: “la gestione dell’attività non è stata ben condotta fin dalla stagione sportiva 2022-23 con operazioni effettuate a carattere tecnico e amministrativo che hanno portato a situazioni gravose” la società chiarisce in merito alle vicende dirigenziali avvenute

All’esito delle analisi condotte in seguito alle vicissitudini che hanno coinvolto la dirigenza bianconera, la Ssd Vivialtotevere Sansepolcro intende rappresentare ai tifosi e alla città quanto segue: 

Dopo la vittoria di campionato di Eccellenza, la Società ha da subito definito, con la dirigenza, le strategie sportive ed economiche per affrontare il campionato di serie D per la stagione 2023-24. Le linee guida da perseguire erano quelle di costruire una squadra in piena sostenibilità economica, inserendo giocatori del territorio, integrandoli alla buona ossatura della rosa già esistente, con l’obiettivo di consolidare la categoria appena conquistata.  A fronte di questa condivisione, però, le scelte dirigenziali adottate non si sono rivelate coerenti con quanto programmato, anzi spesso sono risultate poco trasparenti e poco opportune. Oltre alla gestione sportiva, è emerso, in particolare, un notevole aggravio di costi, non programmato ne’ sostenibile e grave al punto tale da indurre la società ad interrompere la collaborazione con il Direttore Generale e il Direttore Tecnico.

In conseguenza a questa scelta, difficile ma doverosa, la Società ha ritenuto opportuno prendersi un tempo tecnico per analizzare e approfondire tutti gli aspetti gestionali dell’attività, al fine di effettuare una valutazione ponderata e non condizionata dalla componente emotiva del momento.

Dopo questo silenzio di responsabilità la Società serenamente può rilevare che, dall’analisi svolta, è emerso una gestione dell’attività che non è stata opportunamente ben condotta fin dalla stagione sportiva 2022-23 con operazioni effettuate a carattere tecnico e amministrativo che hanno portato a situazioni gravose, non sostenibili e sulla cui legittimità la Società si riserva ogni azione e valutazione. 

Ad oggi, i Soci, con grande senso di responsabilità, sono all’azione, sia per ripianare lo squilibrio finanziario creato e sia per ricostituire le cariche societarie, che verranno rese note dopo la prossima assemblea prevista per il 14 Dicembre, che andranno a rafforzare con forte unità di intenti la volontà di garantire il proseguimento della gloriosa centenaria storia calcistica di Sansepolcro.

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San Giustino in prima linea per la lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Il 13 dicembre incontro pubblico al cinema Astra

Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico al centro dell’incontro pubblico che si terrà mercoledì 13 dicembre, alle ore 18, al cinema Astra di San Giustino. L’iniziativa è volta a sensibilizzare gruppi particolarmente vulnerabili di cittadini, con particolare attenzione alla popolazione sopra i 65 anni, rispetto al rischio di incorrere in forme di dipendenza dal gioco d’azzardo.

Tanti i soggetti coinvolti nel progetto che vede, oltre al Comune di San Giustino, anche il Comune di Città di Castello, USL Umbria 1 e Arcat Umbria. Obiettivo: avviare pratiche di prevenzione e sensibilizzazione passando da una risposta di primo fronteggiamento ad un sistema strutturale di servizi ed interventi.

L’ultima indagine relativa ai dati del 2019 realizzata dal Centro Regionale Salute Globale dell’Umbria ha visto le spese legate al gioco d’azzardo in Alto Tevere raggiungere la cifra di 104 milioni e 72.668 euro. Di questa somma nel Comune di San Giustino, tra slot machine, videolottery e lotterie istantanee, sono stati spesi 17 milioni 814.624 euro con una media di giocate ad abitante pari a 1.170 euro.

“La crescita dei casi segnalati ai servizi specifici e il continuo aumento delle cifre spese in videolottery e gioco online sono un campanello d’allarme che le istituzioni a tutti i livelli non possono più ignorare – commenta l’assessore alle politiche sociali Andrea Guerrieri -. Come Amministrazione comunale, abbiamo già intrapreso un percorso che ha visto l’eliminazione delle slot machine e delle macchine per le lotterie elettroniche dai principali spazi comunali, ora stiamo sviluppando assieme agli altri comuni della Zona sociale un regolamento per il gioco lecito che sarà portato in Consiglio comunale entro fine anno. L’obiettivo è quello di proteggere le persone più fragili della nostra comunità dai rischi associati al gioco compulsivo dando risposte concrete per sostenere percorsi di fuoriuscita da questa dipendenza”.

Le risposte sinergiche che metteranno in campo le istituzioni pubbliche, che comprende anche il centro di riferimento regionale per il trattamento del gioco d’azzardo patologico aperto in via del Campo a Città di Castello, saranno presentate nel corso dell’incontro dove saranno presenti i Servizi Sociali comunali con l’assistente sociale Bruna Angela Montesano, équipe del Servizio del Trattamento del Disturbo del Gioco d’Azzardo del Distretto Alto Tevere Cristina Mariucci, Lucia Cecci e Monia Tanci, il presidente di Arcart Umbria Valeria Matteucci e la coordinatrice SAL della Zona Sociale 1 Leda Pierangeli.

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Montone, dopo i lavori di restauro, il monumento funebre di Giuseppe Polidori situato all’interno del cimitero è tornato all’antico splendore, un omaggio al ricordo di un valoroso combattente e Ufficiale dei “Mille” di Garibaldi

Un omaggio al ricordo di un valoroso combattente e Ufficiale dei “Mille” di Garibaldi. Dopo i lavori di restauro, il monumento funebre di Giuseppe Polidori situato all’interno del cimitero di Montone è tornato all’antico splendore. Domenica 10 dicembre, alle ore 11, si terrà l’inaugurazione dell’opera alla presenza del sindaco Mirco Rinaldi e vari rappresentanti delle istituzioni locali. Alla presentazione interverranno Alvaro Tacchini, presidente dell’Istituto Gabriotti, Adriano Bei, presidente di StoricaMente A.R.IeS., e Giorgia Feligioni, la restauratrice del monumento.

L’operazione di restauro, durata circa due anni, è stata curata e realizzata con fondi propri dall’amministrazione comunale, che negli anni ha sempre ricordato e valorizzato la figura di Polidori, nato a Montone nel 1836.

L’opera

Il monumento funebre fu inaugurato il 18 settembre 1904 per il 40° anniversario della morte di Giuseppe Polidori. L’opera in laterizio eseguita dalla famosa fornace perugina Migliorati-Biscarini è composta da una parte inferiore con un altare decorato a motivi geometrici e fiori che ritroviamo anche nell’urna contenente i resti del defunto posta sopra. Due colonne corinzie sorreggono un arco composto da cornice a sbalzo e decorazioni geometriche. All’interno è posto il tondo raffigurante il busto di Polidori realizzato in scagliola colorata in panna ceramica lucidata.

L’intervento

L’opera versava in precarie condizioni conservative ed estetiche. Numerose stuccature in cemento interessavano molte parti del monumento, con evidenti cadute di materiale e crepe presenti soprattutto nell’urna compromettendone la sua stabilità. Il tondo era seriamente danneggiato dalla presenza di gravi distacchi di preparazione colore che impedivano la giusta visione del volto di Polidori.

Un po’ di storia

Giuseppe Polidori si arruolò volontariamente con i piemontesi nel 1859 a soli 23 anni. Poco dopo entrò a far parte dei famosi “Mille”, combatté a Calatafimi e Palermo con Giuseppe Garibaldi acquisendo il grado di sergente a Milazzo. Successivamente andò in Calabria e a Napoli, a Capua fu nominato ufficiale dopo la battaglia al Volturno. Ferito in battaglia, la sua salute lo costrinse a ritirarsi a Montone. Ripartì appena guarito per tornare al suo esercito, ma il riacutizzarsi della malattia lo riportò in Umbria, questa volta per sempre.

Morì a Città di Castello il 6 giugno 1864 a soli 28 anni, offrendo alla giovane Italia la sua vita.

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Presentata la squadra di calcio a 7 della Junior Castello Calcio che parteciperà al campionato di quarta categoria della Figc

Quando un pallone, un campo e una porta abbattono le diversità e diventano strumenti di inclusione sociale. Quando il calcio si apre a tutti, senza più barriere. Quando dei ragazzi lottano per vincere una partita o per rimontare. Tutto questo, e molto di più, è ”Quarta Categoria”, un torneo nazionale di calcio a 7 riservato a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche, promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Da ieri anche Città di Castello ha la sua squadra e partecipa alla manifestazione con una squadra voluta e pensata dallo Junior Castello Calcio, con l’Asd Beata Margherita, con la cooperativa La Rondine e tante altre realtà di volontariato tifernate. Sponsor di questa avventura è Cepu, con la scritta che campeggerà nelle divise, borse e giacche.

Mercoledì sera c’è stata la presentazione ufficiale della squadra, che vede come allenatore Giacomo Cacciatori, poi i seguenti giocatori: Giorgio Ascani, Salvatore Ascione, Marco Bini, Mattina Ciribilli, Matteo Guerri, Nicola Innocenti, Simone Innocenti, Gino Landi, Mattia Melelli, Mirko Pietosi, Federico Tenca, Luca Varzi e Alessio Vauthier.

Il presidente della Junior Castello Calcio, Lorenzo Pieracci ha detto: ”Il progetto 4 categoria a cui abbiamo aderito qualche mese fa, permette la partecipazione a un campionato – sotto il patrocinio della federazione italiana giuoco calcio, settore paralimpico sperimentale – di ragazzi diversamente abili. E’ motivo di orgoglio e soddisfazione di tutta la società essere qua a presentare questo campionato che di fatto è già iniziato due settimane fa con i primi incontri. Nell’ambito di questo progetto diamo concretezza al principio dello sport come momento di condivisione e inclusione, cioè permettere a questi ragazzi di poter giocare a calcio, in maniera ufficiale e con tutte le prerogative adeguate. E’ un progetto a cui abbiamo creduto fin da subito e per questo ci siamo attivati, con le sinergie giuste, con Comune, Beata Margherita, cooperativa La Rondine che ringraziamo, così come lo sponsor Cepu. Un grazie particolare ad Armando Marcucci, delegato regionale FIGC-DCPS. Grazie a tutti oggi possiamo avere questa realtà”. Giacomo Cacciatori, allenatore: ”finalmente siamo riusciti ad avere una integrazione vera, reale e concreta. Noi come gruppo siamo già attivi da diversi anni sul circuito delle disabilità e ricercavamo da qualche tempo un qualcosa di più strutturato, finalmente c’è questa possibilità che è venuta fuori grazie anche alla Junior Castello che ci ha contattato e introdotto in questo circuito regionale che è nato da poco. Cambia il sistema, ci appoggiamo a un torneo ben organizzato, tutto professionale e sarà una bella esperienza per loro. Sarà una esperienza importante perché li inserisce in un circuito sociale integrativo reale, ci tengo a ringraziare la Junior castello e i volontari del Beata Margherita e ovviamente alla cooperativa La Rondine”. Riccardo Carletti assessore allo Sport: ”Il significato è che questa squadra che vestirà la maglia dello Junior Castello è composta dai migliori ambasciatori dello sport id questa città. E’ una intensa soddisfazione vedere negli occhi di questi ragazzi l’orgoglio di vestire una maglia che riporta i colori di quella storica della città e rappresentare la propria città in un campionato, che ci riportano al vero significato dello sport, per stare insieme e per vincere, per unire le famiglie di questi ragazzi fantastici. Una bella pagina di sport e del sociale a braccetto, che questa città ci regala spesso. Ringraziamo la Junior Castello per questo progetto dove un ruolo lo ha avuto anche il comune. Una bella pagina, quella più spontanea e divertente”. Benedetta Calagreti assessore alle Politiche Sociali: ”abbiamo voluto supportare con piacere lo Junior Castello nella realizzazione di questo progetto, cercando di realizzare una rete a cui hanno partecipato anche l’associazione Beata Margherita e La Rondine e rappresenta un fiore all’occhiello e viaggia con la progettualità legata al tema della disabilità, dell’inclusione sociale. Progetto mette in campo la condivisione sociale che lo sport pub trasmettere e lo fa in maniera professionistica. I ragazzi sono entusiasti e li abbiamo visti festeggiare. Un motivo di orgoglio per la città e loro riescono a omettersi in gioco con la passione e l’entusiasmo che li caratterizza”. All’evento, che si è tenuto all’Asp G.O. Bufalini, hanno preso parte: il sindaco Luca Secondi, il presidente del consiglio comunale tifernate Luciano Bacchetta, il vice sindaco Giuseppe Bernicchi, gli assessori Benedetta Calagreti e Riccardo Carletti, il vice presidente dell’assemblea consiliare della regione Umbria Michele Bettarelli, il presidente della seconda commissione regionale umbra Valerio Mancini e il vice presidente vicario della Ficg CR Umbria Claudio Tomassucci, con il delegato per la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC Armando Marcucci.

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A Città di Castello sabato 9 dicembre alle ore 16.00 arriva la vera slitta di Babbo Natale: emozioni e divertimento nel centro storico con un inedito e colorato mezzo a trazione elettrica e tante caramelle per tutti i bambini

A Città di Castello sabato 9 dicembre alle ore 16.00 arriva la vera slitta di Babbo Natale: emozioni e divertimento nel centro storico con un inedito e colorato mezzo a trazione elettrica e tante caramelle per tutti i bambini

La vera slitta di Babbo Natale “atterrerà” nel centro storico di Città di Castello sabato 9 dicembre per un nuovo, divertente appuntamento con la tradizione pensato per i bambini. Dalle ore 16.00 Santa Claus percorrerà le vie del centro storico insieme al suo infaticabile elfo con sacchi pieni di caramelle e dolci per tutti i piccoli che accorreranno con i genitori e i nonni. Un regalo di Natale firmato dal Comune e dal Consorzio Pro Centro nell’ambito del cartellone di eventi per le festività, che non mancherà di stupire, perché per la prima volta sarà possibile ammirare una slitta completamente elettrica, che darà ai presenti l’autentica impressione di volare a pochi centimetri da terra, spostandosi di via in piazza, sotto le luminarie che impreziosiscono il centro storico tifernate. “Un pomeriggio emozionante e spassoso per entrare ancor più nell’atmosfera natalizia nel segno dei sorrisi, del divertimento e della voglia di ritrovarsi e stare insieme nella nostra città, una marchio che vogliamo dare a tutti gli appuntamenti del cartellone di Natale in Città 2023-2024”, evidenzia l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri, nel ringraziare il Consorzio Pro Centro e i commercianti del centro storico “per il protagonismo con cui contribuiscono a valorizzare, rendere vitale e attrattiva per Natale la città racchiusa dalle mura urbiche”. A precedere l’appuntamento con la vera slitta di Babbo Natale sarà nel pomeriggio di domani, venerdì 8 dicembre, l’incontro con i Babbi Natale del Vespa Club di Città di Castello, che dalle ore 17.00 saranno in largo Gildoni per raccogliere le letterine dei bambini e consegnarle direttamente a casa di Santa Claus. Per non perdere nessuno degli appuntamenti con “Natale in città”, durante tutto il periodo delle festività sarà possibile consultare in tempo reale il cartellone completo degli eventi e gli aggiornamenti sul portale istituzionale “Città di Castello Turismo” (https://www.cittadicastelloturismo.it), sul sito web del Comune (https://www.comune.cittadicastello.pg.it), sui canali social dell’ente e sulla cartellonistica che sarà sistemata nei luoghi di maggior passaggio della città.

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“Grazie per aver curato mia madre con collaborazione, umanità e professionalità”

In una lettera al Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Perugia Silvia Meacci ha voluto esprimere gratitudine ai dottor Andrea Nardi e Giovanni Ghetti con Oss, Osa e tutte le figure in campo che hanno assistito la mamma Marcella Mencaccini durante la sua degenza.

Il testo integrale della lettera

Città di Castello;7/12/12/2023

Alla C.A. Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Perugia

                                                                                                        Gent.Dott.Giuseppe De Filippis

Oggetto:lettera di ringraziamento

Dott.Giovanni Ghetti c/o Reparto di Neurochirugia Ospedale Santa Maria Della Misericordia  Policlinico di Perugia

Dott.Andrea Nardi Reparto di Ortopedia.

Buongiorno,

con la presente vorrei fare ,in prima istanza un ringraziamento sincero e pieno di gratitudine per il lavoro svolto dai medici professionisti che hanno curato mia madre; la paziente Mencaccini Marcella.Ringrazio per la collaborazione tra le diverse professionalità in area ortopedica nella persona del Dott .Andrea Nardi,che in seguito al suo invio ed orientamento adeguato ed attento e dopo aver visitato la paziente,è riuscito ad indirizzarla dal Dott. Giovanni Ghetti; fino poi all’intervento chirugico .Eseguito dal vostro neurochirurgo,nella persona del Dott. Giovanni Ghetti .La sua grande professionalità e disponibilità,insieme alla sua èquipe di Oss e Osa  e tutte le figure in campo, hanno portato alla risoluzione della patologia. Esprimo pertanto sincera gratitudine nei riguardi delle vostre “eccellenze mediche” che hanno una grande professionalità ed umanità e che ogni giorno si misurano con le malattie e pazienti sofferenti. Sarebbe di grande aiuto,cercare di potenziare il reparto che a “volte” è in sofferenza,per mancanza di posti letto e per sostenere al meglio la pressione delle urgenze. Questo sicuramente migliorerebbe ancora il servizio del reparto di neurochirurgia ed aiuterebbe i medici a lavorare ancora meglio. Il vostro reparto è davvero un eccellenza e per questa ragione sia i medici che i pazienti potrebbero avere un servizio ancora più alto,come dovrebbe essere quello di un’azienda ospedaliera  sanitaria pubblica,che possa aiutare i malati gravi che arrivano al vostro presidio  ospedaliero con la possibilità di essere curati e migliorare la loro qualità di vita.

Grazie ancora per le cure ricevute arrivederci.

Marcella Mencaccini

Silvia Meacci

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