Approvata nel consiglio comunale di lunedì 2 marzo 2020 a maggioranza, con l’astensione di Fratelli d’Italia, Lega, Tiferno Insieme e Marcello Rigucci del Gruppo Misto, la mozione proposta da Castello Cambia per “assegnare alla Commissione Controllo e Garanzia anche la funzione di analisi del fenomeno delle infiltrazioni mafiose e di promozione e sensibilizzazione alla legalità e su questi temi di raccomandare al presidente dell’organismo il coinvolgimento dei capigruppo”. Il documento, emendato rispetto al testo, è stato presentato dal capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci: “il territorio dell’Alta Valle del Te-vere è sostanzialmente sano ma la stampa ha parlato di pesanti infiltrazioni mafiose in Umbria; anche Città di Castello ha visto operare organizzazioni criminali: come la camorra a San Secondo dove la Procura di Firenze ha confiscato una villetta e quattro lotti di terreno edificabile al clan Terracciano; o come la ‘ndrangheta, data l’operazione Stige condotta dal Procuratore Gratteri. Si propone l’istituzione di una commissione antimafia al fine di operare, con le opportune collaborazioni, sul fronte dell’educazione alla Legalità, soprattutto tra i giovani, e a tal fine organizzare iniziative pubbliche di sensibilizzazione sul tema delle mafie e del rispetto delle legalità, anche in collaborazione con gli Istituti scolastici e le Associazioni del territorio; e sul fronte del monitoraggio sulle attività economiche del territorio comunale, a tal fine impegnandosi a interloquire periodicamente con le sedi Istituzionali come la Prefettura, la Magistratura e le Forze dell’ordine, con i quali poter ulteriormente sottoscrivere un Protocollo di Intesa e di collaborazione permanente”. Ursula Masciarri, consigliere PSI, è intervenuta per chiedere “in quale commissione verrà incardinata”. Per il sindaco Luciano Bacchetta “a Città di Castello non ci sono casi riconducibili al fenomeno mafioso. Il procuratore ha parlato di contiguità inconsapevoli con la malavita. Io sono stato audito dalla Commissione Antimafia nazionale ma quasi per formalità perché in Umbria non c’era un emergenza criminale riconducibile alla mafia. Neanche nel consiglio comunale di Perugia è emerso niente di penalmente rilevante. Teniamo la guardia alta. Il comune ha un Patto di legalità, in base al quale comunichiamo alla Prefettura tutti i fatti che appaiono rilevanti. C’è anche la sostanza oltre la forma. Una commissione ad hoc mi sembra complessa, la mia proposta è ricondurre il tema alla ricostituenda commissione Controllo e Garanzia. Il segretario potrebbe portare tutti gli atti che il segretario trasferisce alla Prefettura. E’ un fatto politico prima che giudiziario sul quale va fatta una riflessione”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha portato l’esempio di “Mafia Capitale”: “l’associazione mafiosa è caduta quasi in tutti i processi. Corruzione e mafia sono gravi reati ma distinti. Ma il comune può dare un contributo? Non abbiamo poteri inquirenti, al massimo possiamo ascoltare soggetti informati. Prendiamo spunto per ricostituire la Commissione Controllo e Garanzia. Si ad un’implementazione del nostro ruolo anche in via riservata, no al travestimento da sog-getti inquirenti”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto “il gruppo è d’accordo con la commissione ma il mandato è breve per costituirla. Nel 2011 era già stata votata la costituzione di una commissione. Non può lavorare come una commissione parla-mentare. Abbiamo intestato la Sala della Giunta a Peppino Impastato ed è stato un ri-sultato. Lavoriamo molto su Città di Castello. Un comportamento con la schiena dritta paga sempre come senso civico e qualità delle istituzioni. D’accordo con il sindaco”. La consigliera Emanuela Arcaleni di Castello Cambia ha detto che “lo spirito della mo-zione è stato colto e non è inquirente. La proposta è di tipo politico: tenere alta la guardia sulle questioni di legalità. Dare un segnale sulla posizione delle istituzioni. C’è bisogno di un’attenzione alta, di un occhio vigile. Diamo un segnale anche se siamo in scadenza. Anche in Regione è stata costituita una commissione antimafia per lavorare e studiare il fenomeno mafioso. Non possiamo risolvere con una seduta ad hoc della Commissione Controllo e Garanzia ma in un organismo, una funzione strutturale”. Ga-etano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, ha detto: “Sono d’accordo con la commissione e con incardinare questa proposta all’interno delle funzioni della Com-missione Controllo e Garanzia”. Bucci ha concluso dicendo che “ci sono elementi di preoccupazione per l’Umbria. La proposta è che nella Commissione Controllo e Ga-ranzia siano integrati tutti i capogruppo con diritto di voto nel seguire i temi della crimi-nalità organizzata”. Arcaleni ha letto un emendamento poi recepito nel documento approvato.
Umbertide: pericolo truffe, le raccomandazioni di Enel energia
Umbertide, 6 marzo 2020 – In seguito ad alcune segnalazioni provenienti da Umbertide e dalle aree limitrofe, Enel Energia torna a fornire consigli utili per difendersi dalle truffe, sia telefoniche che “porta a porta”, in materia di energia elettrica e gas.
Per quanto riguarda l’attività di teleselling, Enel Energia ricorda che dal 1° giugno 2017 non effettua più chiamate per acquisire clienti con proposte commerciali via telefono.
Per quanto concerne, invece, le proposte di contratti “porta a porta”, chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel Energia, che si tratti di dipendenti o di personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Se qualcuno si presenta al domicilio a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionare il tesserino con tutti i riferimenti. Inoltre, nessuno è autorizzato a riscuotere o restituire somme di denaro a domicilio per conto di Enel. Al pari degli altri operatori presenti sul libero mercato, anche Enel Energia si avvale di agenti specializzati che possono presentare le nuove offerte al domicilio dei clienti: si tratta sempre di persone con tesserino di riconoscimento con indicazione del rapporto di smart agent o dell’agenzia partner incaricata della vendita.
Per ulteriore verifica, il cliente può accertare con una telefonata al numero verde 800900860 (Enel Energia) che l’agenzia di vendita faccia realmente parte di quelle che lavorano per Enel. Chi presenta offerte per conto di Enel Energia è in possesso di moduli e materiali informativi chiaramente riferibili all’azienda. Enel Energia invita quindi a richiederne la visione e ricorda che è comunque opportuno leggere bene prima di firmare ogni documento. Chi propone contratti a domicilio può richiedere di visionare l’ultima fattura per individuare insieme al cliente la proposta più adeguata ai suoi consumi e, solo in caso di adesione ad un’offerta, la bolletta può essere utilizzata per recuperare i dati relativi alla fornitura. Gli agenti specializzati o gli smart agent di Enel Energia possono presentarsi al domicilio dei clienti anche senza appuntamento, l’importante è che rispettino la condotta suddetta.
Enel Energia segnala inoltre che, oltre al sito web https://www.enel.it/ e ai relativi canali digitali, sul territorio sono presenti gli Spazi Enel (ad Umbertide lo Spazio Enel Partner è in Via Roma 42, ad esso se ne aggiungono più di 20 distribuiti in tutta l’Umbria), ovvero punti fisici in cui è possibile rivolgersi a consulenti competenti per le questioni relative alle forniture di elettricità, gas ed efficienza energetica.
L’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro sospenderà l’apertura al pubblico fino al 15 marzo 2020
Si comunica che, in conformità a quanto deciso anche da altri archivi del territorio provinciale, l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro sospenderà l’apertura al pubblico fino al 15 marzo 2020; salvo ulteriori disposizioni la consultazione riprenderà regolarmente mercoledì 18 marzo alle ore 15.
Coronavirus: al via la distribuzione di brochure e materiale informativo per divulgare le misure di prevenzione igienico sanitarie previste dal dpcm del 4 marzo
Coronavirus: al via da questa mattina su tutto il territorio comunale la distribuzione di brochure e materiale informativo per divulgare le misure di prevenzione igienico sanitarie volte al contrasto ed al contenimento del diffondersi del virus CODIV-19. La distribuzione sarà effettuata dai volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile coordinati dal Presidente Sandro Busatti. Si tratta di misure e disposizioni che il recente Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglo dei Ministri) attribuisce ai sindaci nell’ambito delle misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale per il contrasto ed il contenimento del diffondersi del virus CODIV-19. Nella giornata di ieri (venerdi 6 marzo) tutte le associazioni di categoria, le Pro-Loco, Società Rionali e associazioni di volontariato sono state informate su questa iniziativa di promozione e diffusione delle norme comportamentali e sulle misure di prevenzione igienico sanitarie contenute nell’allegato 1 del decreto stesso. “Abbiamo informato preventivamente le Associazioni dell’intenzione di distribuire presso gli esercizi commerciali del proprio territorio, e le sedi di aggregazione sociale, la brochure realizzata dalla Regione Umbria in conformità all’allegato 1 del DPCM del 04/03/2020 oltre quella realizzata dal Ministero della Salute. Il materiale fornito dalla Regione Umbria, sarà distribuito a partire dalla giornata odierna dal Gruppo Comunale di Protezione Civile messo a disposizione dalla Regione stessa”, ha precisato il sindaco, Luciano Bacchetta, unitamente agli assessori, Luciana Bassini, Riccardo Carletti e al geometra Francesco Nocchi, responsabile del Servizio di Protezione Civile del comune. Nel ringraziare i volontari ed il loro presidente per questa utile iniziativa di informazione della popolazione prevista dal Dpcm dello scorso 4 Marzo, il sindaco Bacchetta coglie anche l’occasione per ribadire “la vicinanza e gratitudine a tutto il personale medico e sanitario che a vari livelli da settimane sta lavorando senza sosta con abnegazione e senso di responsabilità negli ospedali, nei laboratori analisi, ambulatori e servizi territoriali di base: grazie sentito anche a tutte le forze dell’ordine e a coloro che per diverse competenze sono in prima linea nell’affrontare questa situazione che richiede unità di intenti e sinergia”. Il Presidente Sandro Busatti sottolinea infine che questa attività, “rivestirà solamente il carattere di una corretta prevenzione utile per far conoscere ai cittadini le norme di comportamento da utilizzare in questo particolare momento”.
Secondo ponte sul Tevere, il Tar dà ragione al Comune di Sansepolcro. Grande soddisfazione a Palazzo delle Laudi: Cornioli: “Si lavora per lo sviluppo della città”
Il Tar ha dato ragione al Comune di Sansepolcro: partiranno a breve i lavori per il secondo ponte sul Tevere. Un risultato importante, che spazza via polemiche e strumentalizzazioni politiche, dando inizio a un cantiere fondamentale per la Valtiberina.
La notizia viene data dal sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli e dall’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Marzi.
“Si tratta di un’opera attesa da tempo, che prevede un investimento di oltre 4 milioni di euro – spiega Marzi – Dopo un lungo iter burocratico, la nostra amministrazione aveva portato a termine tutti gli step necessari, ma il ricorso di una delle ditte contendenti ha purtroppo bloccato il progetto. Ieri è stata pubblicata una sentenza chiara e favorevole per la comunità biturgense: il Tar ha ricostruito tutto quello che abbiamo fatto, dando ragione al Comune. Possiamo finalmente procedere con l’affidamento dei lavori al Raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo la Castaldo”.
“Siamo soddisfatti della sentenza e ringrazio gli uffici comunali che hanno lavorato affinché si raggiungesse questo risultato – continua il sindaco – La giustizia amministrativa ha fatto chiarezza e questo opportunità può ora diventare realtà. Il secondo ponte sul Tevere creerà un importante collegamento all’interno della città e con la zona industriale. Continuiamo a lavorare per lo sviluppo della nostra città”.
Una scuola a misura di famiglia: i genitori degli alunni delle Mestre Pie di Sansepolcro ci scrivono in redazione
La Scuola Maestre Pie, in questo momento così particolare, ha deciso di intraprendere un percorso per usare al meglio questo periodo di sospensione, che non deve essere vissuto come una chiusura, ma come la possibilità di sperimentare nuove strade.
Per continuare a stare vicini ai bambini infatti i docenti hanno deciso di mettersi in gioco non solo con una fredda comunicazione dei compiti, ma cercando di trasmettere serenità con la loro continua presenza a distanza. Quindi, ogni giorno tutti gli insegnanti con un video di pochi minuti spiegheranno ai loro studenti i compiti assegnati ma non solo… per alleviare il carico di lavoro delle famiglie e anche per stimolare i bambini hanno pensato di assegnare loro compiti di realtà o attività domestiche che oltre a sviluppare l’autonomia possano consolidare praticamente le loro competenze.
Noi genitori ringraziamo di cuore tutto il corpo docenti per aver accettato questa sfida e per non interrompere il filo che unisce la nostra Scuola, i bambini e le nostre famiglie.
Coronavirus, nuova ordinanza e nuove norme per maggiore sicurezza negli ospedali
Firmata dal presidente Rossi, prevede nuove disposizioni su chi dovrà essere sottoposto a tampone e per la funzionalità delle strutture sanitarie. Ospedali ad attività chirurgica ridotta. Norme anche per le mense universitarie. Prorogati fino al 30 giugno le autocertificazioni in scadenza delle fasce di reddito per le prestazioni sanitarie
Scritto da Walter Fortini, venerdì 6 marzo 2020 alle 19:26
Cambiano le regole per chi dovrà essere sottoposto a tampone: non più solo chi ha avuto contatti stretti e prolungati con persone risultate positive o proviene da zone a rischio ed ha sintomi similinfluenzali o più impegnativi, come è stato fino ad oggi, ma anche chi, sia pur in assenza di collegamenti con persone contagiate o frequenza di zone a rischio, presenti una situazione caratterizzata da un quadro respiratorio particolarmente compromesso con specifici valori alterati. Prevale insoma l’elemento clinico.
La novità, ma non è la sola, è contenuta nell’ordinanza n. 8 sul nuovo coronavirus Covid-19 che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato oggi, 6 marzo.
L’atto contiene anche le misure che Rossi aveva anticipato in conferenza stampa due giorni fa: stop all’accesso nelle strutture ospedaliere per chiunque, paziente o visitatore, presenti sintomi simil-influenzali, limitazione dell’attività programmata in ospedale, riorganizzazione delle sale di attesa, sospensione fino a nuova indicazione di tutta l’attività chirurgica e ambulatoriale non legata a patologie che mettano a rischio immediato la vita del paziente, con esclusione, quindi, degli gli interventi oncologici in classe A e di alta specialità, non rinviabili a giudizio motivato del clinico e delle attività ambulatoriali urgenti e di quelle oncologiche, oltre a quelle individuate come indispensabili dallo specialista di riferimento. Le attivit& agrave; ambulatoriali programmate a livello territoriale possono essere invece mantenute.
Tra le nuove disposizioni ce n’è una che riguarda i servizi di mensa universitaria erogati dall’Azienda regionale per il diritto allo studio. La mense a gestione diretta, nonostante che l’attività didattica all’Università sia sospesa, dovranno continuare a garantire pasti agli studenti borsisti, e, laddove possibile in termini di sicurezza ed operatività, anche a tutti gli altri studenti universitari. Nelle mense si dovranno chiaramente rispettare le norme tese a limitare una concentrazione eccessiva e troppo ravvicinata di persone. Per questo l’indicazione è quella di potenziare il servizio di “pasti da asporto”.
L’ordinanza proroga fino al 30 giugno anche la validità delle autocertificazioni delle fasce di reddito utili per la prestazioni sanitarie in scadenza il 31 marzo.
Leggi (clicca qui) il testo completo dell’ordinanza.
4,4 milioni alle imprese colpite dal maltempo del luglio 2019
Assomma a 4,4 milioni di euro la quantità di risorse messa a disposizione dalla Regione per le imprese colpite dall’evento calamitoso del 27-28 luglio dell’anno scorso quando precipitazioni temporalesche violente e persistenti, associate a grandinate e vento forte colpirono varie zone della Toscana, in particolare nelle province di Arezzo e di Firenze.
La Regione ha potuto attivare queste risorse provenienti dal Piano di sviluppo rurale a seguito del decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con il quale è stato riconosciuto per quell’evento il carattere di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale.
I comuni interessati sono 13, di cui 10 in provincia di Arezzo e 3 in quella di Firenze. I comuni aretini sono Arezzo, Anghiari, Monterchi, Sansepolcro, Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana, Marciano della Chiana, Lucignano, Castiglione Fiorentino, Foiano della Chiana, quelli della provincia di Firenze, Castelfiorentino, Certaldo e Gambassi Terme.
Le imprese agricole con sede in questi Comuni potranno accedere al bando della misura 5.2 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana che riconosce la copertura del danno subito, fino ad massimo di 200.000 euro, purché questo rappresenti almeno il 30% del potenziale produttivo dell’impresa.
Gli interventi finanziabili, con copertura fino al 100%, riguardano, tra l’altro, il ripristino delle strutture aziendali danneggiate, l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature distrutte, il ripristino degli impianti frutticoli ed olivicoli.
“Siamo soddisfatti di aver potuto attivare un quantitativo di risorse significative per tutte quelle aziende che furono travolte da quell’improvvisa ondata di maltempo” evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi . “Grazie a questo stanziamento – prosegue – si realizzerà un intervento importante per riattivare e rilanciare l’economia di aree agricole fondamentali per tutto il territorio toscano”.
“Ringrazio il collega Remaschi – ha aggiunto l’assessore regionale al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli – Si tratta di misure importanti che danno sostegno alle aziende di un settore strategico per lo sviluppo del territorio. Le imprese agricole, che erano state duramente colpite e danneggiate dall’alluvione, attendevano queste misure e la Regione ha risposto dimostrando attenzione alle loro esigenze”.
“Subito dopo le piogge della scorsa estate che hanno seminato danni in un’ampia area della Toscana ci eravamo mossi per trovare forme e risorse per indennizzare aziende e cittadini – commenta l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli – L’abbiamo fatto anche per quei territori che non erano stati ricompresi nel riconoscimento dello stato di calamità nazionale, adoperandoci affinché anche a loro fosse riconosciuto in egual misure il giusto ristoro. L’abbiamo fatto per i cittadini, per le attività produttive ed ora anche per le imprese agricole, mantenendo gli impegni presi”.
Il bando che riguarda le aziende agricole sarà pubblicato a breve sul bollettino ufficiale della Regione Toscana e rimarrà aperto fino alle ore 13 del 30 giugno 2020.
Coronavirus, 18 nuovi casi di Covid-19 in Toscana
Dall’ultimo monitoraggio di ieri, sono in tutto 18 (+29,5% rispetto a ieri) i nuovi tamponi risultati positivi al test per il Coronavirus eseguiti nei tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero universitarie della Toscana: 3 nel laboratorio di Careggi (tutti da Firenze come provincia di segnalazione), 11 nel laboratorio di Pisa (3 da Pisa, 2 da Livorno, 2 da Lucca, 4 da Massa Carrara), 4 nel laboratorio di Siena (2 da Arezzo, 2 da Siena).
I dati sono stati trasmessi ora dagli uffici dell’assessorato al Ministero della salute.
Ad oggi sono complessivamente 79 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus Covid-19. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 23 Firenze, 1 Pistoia, 1 Prato (totale Asl centro: 25), 8 Lucca, 10 Massa Carrara, 8 Pisa, 5 Livorno (totale Asl nord ovest: 31), 2 Grosseto, 14 Siena, 7 Arezzo (totale sud est: 23).
Sono 3 i casi clinicamente guariti e 76 quelli attualmente positivi.
Dal 1° febbraio ad oggi, sono in tutto 1.097 i tamponi eseguiti nei tre laboratori.
Dal monitoraggio giornaliero sono 1.269 le persone in isolamento domiciliare, di cui 563 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Sono 365 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 21 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 107 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).
Casucci (Lega) “e’ interesse di tutti che la Valtiberina sia ben collegata con il resto della provincia di Arezzo e della regione. ”
“E’ interesse di tutti che la Valtiberina sia ben collegata con il resto della provincia di Arezzo e della regione. Sul tratto valtiberino della E78 resta il silenzio mentre la E45 resta assediata dai cantieri”
L’invito è del Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)
Firenze – “Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore regionale Ceccarelli che ha annunciato che sta avanzando il progetto di realizzazione del tratto aretino della E78 “Grosseto – Fano”, la cosiddetta dei “Due Mari”. E’ prevista l’appaltabilità dal 2022 e ci sono le risorse per la progettazione. Rimane invece silenzio assoluto sul tratto valtiberino della E78. E’ nell’interesse di tutti che la Valtiberina, che continua a pagare un gap infrastrutturale inammissibile, abbia gli adeguati e moderni collegamenti con il resto della provincia di Arezzo e della Toscana –dichiara il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)- Più volte sono intervenuto sul tema della E45 continuamente interessata dai cantieri, e quindi auspico che partano al più presto i cantieri della strada Tiberina 3bis, che sarebbe fondamentale come via di collegamento alternativa e comunque ulteriore. Continuerà la nmia azione politica affinchè vi siano le opportune infrastrutture stradali e ferroviarie”.
Perugia: i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale sequestrano antiche monete romane provenienti da scavo clandestino
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, nel corso delle attività di controllo dei mercatini antiquari che si svolgono periodicamente sul territorio delle Regione Umbria, finalizzate ad individuare e recuperare beni culturali d’illecita provenienza, hanno sequestrato, presso il banco di un ambulante hobbista frequentatore del mercato antiquario di Città di Castello, un nucleo di sessanta antiche monete risalenti ad epoca romana e medievale provenienti da scavo clandestino. I Militari dello specializzato Reparto dell’Arma (operante in Umbria dal 2016), nell’individuare le bancarelle di vendita presso le quali effettuare le verifiche amministrative e i controlli preventivi sui beni d’arte più significativi esposti per il commercio, hanno notato l’ambulante estrarre da sotto il banco di vendita un contenitore che, con fare circospetto, ha poi mostrato ad un avventore particolarmente interessato a verificarne il contenuto. Ai Carabinieri che stavano osservando la “trattativa” non è sfuggito lo strano comportamento ed avvicinatisi hanno realizzato che quelli che venivano mostrati non erano oggetti comuni bensì monete antiche con ancora presenti le classiche concrezioni di terra spesso presenti su oggetti provenienti da scavo clandestino. L’intervento dei militari ha posto fine alla contrattazione e all’ambulante, un sessantasettenne aretino, è stato chiesto se era in grado di poter dimostrare la lecita provenienza del materiale numismatico purtroppo per lui senza esito. Come spesso accade in simili circostanze, i beni sono stati sequestrati e per il possessore è scattata la relativa denuncia. Sotto il profilo giuridico il “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D.Lgs. 42/2004) è molto chiaro in merito prevedendo specifiche ipotesi di reato infatti, per quanto attiene le “Violazioni in materia di ricerche archeologiche”, sancisce che non si possono effettuare ricerche di materiali d’archeologia senza le prescritte autorizzazioni rilasciate dal MiBACT e che all’atto del ritrovamento (anche fortuito) di un qualsiasi manufatto di natura archeologica, vi è l’obbligo di comunicarlo alle Autorità entro le ventiquattro ore successive. L’altra ipotesi, ovvero “L’impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato”, prevede sanzioni nei confronti di coloro che, pur non effettuando ricerche in modo diretto, all’atto del rinvenimento di beni culturali di natura archeologica se ne appropriano indebitamente; per chi invece fa consapevolmente commercio di beni d’illecita provenienza, il reato che si configura a suo carico è quello ben più grave della “Ricettazione”. Il problema degli scavi clandestini e del commercio illecito di reperti archeologici trova ancora oggi vasta diffusione e, molto spesso, gli oggetti trafugati dai tombaroli vengono rintracciati in vendita su siti on line o, come in questo caso, sulle bancarelle dei mercatini d’antiquariato attraverso l’incessante attività di contrasto svolta dai Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale.
Emergenza coronavirus: Avis Umbria “chi è in buona salute doni sangue”
AVIS Umbria insieme ai responsabili del Servizio Immuno-Trasfusionale aziendale (SIT), alle unità di raccolta e ai centri di raccolta regionale invitano tutti i donatori e tutti coloro che sono in buono stato di salute ad andare a donare il sangue in questo momento di allerta per il nuovo coronavirus Covid-19.
Purtroppo, abbiamo constatato che è stato lanciato un messaggio di allarmismo ingiustificato, erroneamente in merito alla possibilità della chiusura dei centri di prelievo.
Pertanto, con la seguente desideriamo comunicare che si garantisce l’apertura dei centri di prelievo nei giorni e negli orari abituali.
Ribadiamo inoltre, che le analisi e le donazioni sono sempre eseguite in sicurezza garantendo l’assoluta incolumità del donatore.
Proprio per questi motivi invitiamo tutti i donatori in questo momento critico per la nazione a recarsi presso i SIT e i centri di raccolta per donare il sangue permettendo di scongiurare eventuali possibili problematiche di carenza come ad esempio il blocco degli interventi chirurgici, garantendo allo stesso tempo un servizio trasfusionale corretto e adeguato sia per l’autosufficienza regionale che in soccorso alle altre regioni che vivono nelle zone rosse e che hanno maggiori restrizioni.
Soddisfazione di Fd’I per la nomina di Manuel Maraghelli ad Amministratore dell’Agenzia Forestale regionale
Fratelli d’Italia dell’Alto Tevere esprime grande soddisfazione per la nomina del proprio iscritto Manuel Maraghelli ad Amministratore unico dell’Agenzia forestale regionale. Detto incarico rappresenta sia l’inizio di un percorso di gestione e di responsabilità da parte della Destra altotiberina nell’ambito del nuovo Governo regionale sia il premio ad un percorso politico di impegno e sacrificio coniugato con gratificanti esperienze di studio e di lavoro che hanno visto il Dottor Maraghelli responsabile comprensoriale di Azione Giovani, Consigliere comunale di Alleanza nazionale a Citta’ di Castello, dirigente provinciale del Popolo della Libertà e più recentemente Consigliere comunale a Monte Santa Maria Tiberina e candidato per FdI nelle recenti elezioni regionali. Un grande in bocca al lupo a Manuel per questa nomina strategica con la certezza che sapra’ onorare l’impegno servendo con abnegazione il territorio e la Comunità regionale.
Festa della donna: sospese tutte le iniziative pubbliche. Presentato il concorso “donne da raccontare”
Le misure a contrasto del Coronavirus ci inducono a sospendere il bel programma di iniziative per la Giornata internazionale della donna, un programma ricco a cui non vogliamo rinunciare e che consideriamo solo rimandato in ognuno dei suoi appuntamenti con le scuole, associazioni culturali e di volontariato” dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Luciana Bassini. “Con piacere invece possiamo presentare un’iniziativa dell’Otto Marzo 2020 di cui andiamo particolarmente fieri: il concorso Donne da raccontare. Ritratti di personaggi femminili nella storia di Città di Castello, una sezione Speciale del XIV Premio letterario Città di Castello edizione 2020, promosso grazie alla disponibilità di Antonio Vella, promotore del Premio letterario, che ringrazio per la sua sensibilità ai temi di genere e culturali”. “Con questa nuova sezione dedicata all’universo femminile, il Premio letterario si cala sempre di più nel territorio” spiega Antonio Vella, presidente della Associazione Culturale Tracciati Virtuali e promotore del Premio Letterario Città di Castello “L’idea è valorizzare in chiave narrativa il vissuto di figure femminili inserite nel contesto di Città di Castello attraverso il racconto di voci non ufficiali, testimoni diretti o indiretti di un’esperienza o di una vicenda biografica significativa per il progresso della parità di genere e del protagonismo femminile nella società locale. Il nostro obiettivo è contribuire, come del resto previsto dalle finalità statutarie della Associazione Culturale Tracciati Virtuali, alla crescita culturale di tutti i cittadini di ogni età, genere, categoria o fasce sociali di appartenenza. E manifestare, anche attraverso questa iniziativa, il sostegno alle donne del nostro territorio vittime di violenza”. Prestigiose le presenze in giuria, nella quale, oltre all’assessore Luciana Bassini siederanno il presidente della giuria del Premio Letterario Alessandro Quasimodo, attore e regista teatrale e Marinella Rocca Longo, docente universitaria e scrittrice. La presentazione della Antologia avverrà nelle giornate conclusive dell’edizione 2020 del Premio letterario Città di Castello, previste dal 20 al 24 Ottobre. Significativo anche il logo della sezione realizzato dall’artista Dominga Pascali attraverso la rappresentazione di una musa e del valore liberatorio della cultura, contestualizzato sul fondo di un cretto come omaggio alla città di Alberto Burri. “Invitiamo tutti i tifernati a partecipare raccontando attraverso la lente della narrativa la storia di una nostra concittadina, di ieri o di oggi, che meriti di essere conosciuta o ricordata. Pensiamo che sia un bel modo per dare voce a donne, altrimenti dimenticate e per dare forma ad un mosaico di figure inedito ma familiare e che in un certo senso ci appartiene perché con le donne di questa antologia condivideremo luoghi, atmosfera e carattere. Sarebbe bello se soprattutto le ragazze partecipassero scrivendo di donne che per loro sono di particolare ispirazione”
“Maratona degli Appennini”, un’edizione tra passato e futuro. Alcune novità e molte conferme per la manifestazione in programma il 5 aprile
E’ ricca di novità e di conferme la Maratona degli Appennini, 3^ Granfondo Cicloturistica Città di Sansepolcro, in programma il 5 aprile nei percorsi e luoghi più suggestivi della Valtiberina Toscana.
L’evento è organizzato dal gruppo ciclistico Asd Velo Club con la collaborazione dei Comuni di Sansepolcro, Chiusi della Verna, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano, Anghiari e il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo.
La Maratona degli Appennini è stata presentata questa mattina a Palazzo delle Laudi dal presidente del Consiglio Comunale con delega allo Sport Lorenzo Moretti e dal presidente del Velo Club Enzo Boriosi con alcuni componenti del direttivo.
“La nuova edizione conferma quanto di buono fatto negli ultimi anni, con la novità del percorso Gravel, cioè misto asfalto e sterrato, e la possibilità di partecipare alla corsa con qualsiasi tipo di bicicletta – ha spiegato Boriosi – Da corsa, gravel, mountain bike ed elettrica. Questo perché il nostro obiettivo è coinvolgere il maggior numero di persone. Vorrei ringraziare i Comuni che ci aiutano nell’organizzazione e logistica dell’evento e tutti coloro che ci consentono di continuare questa bella tradizione che, per tanti ciclisti, rappresenta un banco di prova in vista di altre gare in programma in Italia. D’altronde il Velo Club è nato proprio per promuovere e trasmettere tutto il bello della bicicletta, soprattutto tra i più giovani”.
I percorsi previsti sono tre: granfondo (102 chilometri), mediofondo (71 chilometri) e cicloturistica gravel (53 chilometri). Le iscrizioni sono già aperte nel sito www.maratonadegliappennini.it.
“Abbiamo messo a disposizione lo stadio Tevere come punto di ritrovo e di partenza dell’evento – ha detto Moretti – Come ogni anno siamo orgogliosi di ospitare questa iniziativa che consente di scoprire luoghi bellissimi. Nell’edizione del 2019 i partenti sono stati oltre 500, provenienti da tutta Italia, e questo rende merito al Velo Club del lavoro svolto. Siamo sicuri che i risultati saranno sempre più soddisfacenti”.
Alla manifestazione sportiva si aggiunge una iniziativa collaterale dedicata alle scuole. Quest’anno gli alunni delle Elementari di Chiusi della Verna realizzeranno dei disegni ispirati al tema della bicicletta e dell’ecologia. Un’apposita giuria decreterà i primi tre, ai quali sarà regalato un corso di avviamento alla bicicletta.
“Unire sport, giovani e aggregazione è una formula vincente per qualsiasi evento – ha concluso Moretti – Ringraziamo il Velo Club e ci auguriamo che in tanti partecipino a questa bella manifestazione”.
La manifestazione è al momento confermata, in base alle indicazioni del Decreto sul Coronavirus. Nel caso le condizioni si modificassero nei prossimi giorni, ne sarà data immediata comunicazione agli iscritti e alla cittadinanza.
Emergenza coronavirus: anche la Fondazione Villa Montesca in prima linea per supportare questo difficile momento delle istituzioni scolastiche
Anche la Fondazione Villa Montesca in prima linea per supportare questo difficile momento delle istituzioni scolastiche italiane dovute alla diffusione del coronavirus. Considerata l’esperienza che la Fondazione ha accumulato in questi anni nella gestione di processi di formazione a distanza e la grande progettualità europea in tema di piattaforme di e-learning, il Presidente Capecci, in accordo con i consiglieri, ha deciso di comunicare alle autorità competenti la disponibilità della fondazione a fornire supporto consulenziale alle scuole per la gestione dei processi di apprendimento a distanza, oltre alla disponibilità di utilizzare in modo gratuito le proprie piattaforme @montesca-Learning e era-edu.com. Anche la piattaforma di MOOC (apprendimento massivo on-line) che rappresenta la frontiera dell’e-learning verrà aperta alle scuole che ne facessero richiesta.
La Fondazione per il tramite del suo Presidente ha inviato una nota alla vice-ministra della Pubblica Istruzione Anna Ascani e alla Assessora alla Pubblica Istruzione della Regione Umbria Agabiti. Nella nota il Presidente Capecci invita le autorità a considerare la possibilità di utilizzare i servizi della Fondazione pro bono. Analogo invito è stato indirizzato anche ai Dirigenti Scolastici dell’Alta Valle del Tevere. “E’ una forma dovuta di solidarietà al mondo delle scuole che spesso è coinvolto dalla Fondazione in processi di innovazione didattica in vari progetti europei, in un momento di urgenza nel quale c’è la possibilità concreta e la necessità autentica di mettere le innovazioni esplorate e sperimentate al servizio della collettività educativa” ha dichiarato il Presidente.
Il servizio ICT della Fondazione assieme ai ricercatori che lavorano sui temi dell’e-learning, si sta preparando ad accogliere più richieste possibili. La possibilità di fornire assistenza, oltre alla messa a disposizione di specifiche tecnologie telematiche, si concretizza anche nel fornire indicazioni e suggerimenti di carattere metodologico per la creazione di contenuti o per la gestione di processi di apprendimento sia nelle materie umanistiche che in quelle scientifiche.
La Fondazione in questi giorni sta ultimando un progetto di organizzazione di un master plurilingue on line destinato al mondo dell’editoria, che l’ Agenzia europea della cultura e dell’educazione ha affidato ad un consorzio di cui fanno parte anche l’Editore Giunti e l’Associazione Europea degli Editori.
Manuel Maraghelli amministratore unico di Afor: le congratulazioni di Tiferno insieme
Il gruppo consiliare Tiferno Insieme esprime le più sincere congratulazioni a Manuel Maraghelli per la sua nomina ad amministratore unico di Afor (l’Agenzia forestale regionale dell’Umbria sorta a seguito alla messa in liquidazione delle Comunità montane e che ora le amministra). Abbiamo sostenuto con convinzione la sua candidatura nelle fila di FDI durante le ultime elezioni regionali insieme a quella di Elda Rossi, certi che la nostra Regione abbia bisogno di persone come loro per realizzare un vero cambiamento. Questa importante nomina ci conferma nel lavoro svolto e a Manuel auguriamo di fare un buon lavoro certi delle sue doti personali e manageriali. Un gravoso ed entusiasmante compito lo aspetta nel dimostrare che la fiducia nostra e degli elettori che lo hanno sostenuto è stata ben riposta.
Coronavirus, 23 nuovi casi positivi in Toscana
Sono 23 i nuovi casi positivi al Coronavirus (Covid-19), registrati tra ieri sera (4 marzo) e oggi (5 marzo). Di seguito i dettagli per territorio di competenza delle singole Aziende sanitarie territoriali.
Asl centro: i nuovi casi positivi registrati sono 9. Di seguito il dettaglio:
Il primo caso è una donna, di 48 anni, di Santa Maria a Monte (Pisa), in isolamento domiciliare, in buone condizioni di salute.
Il secondo caso è una donna, di 71 anni, di Firenze, ricoverata a Ponte a Niccheri, in malattie infettive.
Il terzo caso è una donna, di 71 anni, di Firenze, ricoverata nel reparto di Malattie infettive di Careggi.
Il quarto caso è una donna, di 60 anni, di Firenze, in isolamento domiciliare, condizioni di salute stazionarie.
Il quinto caso è un uomo, di 52 anni, ricoverato nel reparto di Malattie infettive di Ponte a Niccheri.
Il sesto caso è una donna, di 70 anni, anche lei ricoverata nel reparto di Malattie infettive di Ponte a Niccheri.
Il settimo caso è una donna, di 56 anni, di Empoli, in isolamento domiciliare, in buone condizioni di salute.
L’ottavo caso, è una donna, di 77 anni, di Firenze, in isolamento domiciliare, condizioni di salute stazionarie.
Il nono caso è una donna, di 39 anni, di Bagno a Ripoli, in isolamento domiciliare.
Asl nord ovest: altri 8 nuovi casi positivi di Coronavirus (Covid-19) sul territorio della Nord Ovest tra ieri sera (4 marzo) e questa mattina (5 marzo). Di seguito il dettaglio dei casi:
Il primo caso positivo è un uomo, di 76 anni, residente a Viareggio. Al momento è in rianimazione, in ventilazione assistita, all’ospedale Versilia. E’ arrivato in ospedale ieri sera (4 marzo) in ambulanza e le sue condizioni appaiono oggi lievemente migliorate.
Il secondo caso è un uomo di Capannori, di 59 anni, imprenditore, che si è recato nel Nord d’Italia e ha avuto contatti con vari operatori commerciali. E’ ricoverato in Terapia intensiva a Lucca in condizioni critiche, ma stabili.
Il terzo caso è un uomo di Capannori, di 55 anni. E’ stato a Fermo, nelle Marche, qualche giorno fa. E’ ricoverato, in buone condizioni, nel reparto di Malattie infettive di Lucca.
Il quarto e il quinto caso sono relativi a due coniugi, residenti a San Giuliano Terme (Pisa), entrambi di 58 anni. L’uomo, agronomo, ha partecipato a un congresso a Udine, il 20 e il 21 febbraio. Sono nella propria abitazione in quarantena e stanno bene.
Il sesto caso è un uomo di Pisa, di 38 anni. Ha fatto accesso al pronto soccorso di Cisanello ed è ricoverato in Malattie infettive, a Pisa.
Il settimo e ottavo caso sono relativi a una coppia di coniugi di Licciana Nardi, in Lunigiana. L’uomo, di 72 anni, passato dall’ospedale di Pontremoli e adesso ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Apuane, dove è ricoverata anche la moglie. La coppia aveva frequentato una sala da ballo nella zona di La Spezia.
Asl sud est: sono 6 i nuovi casi positivi al Coronavirus “Covid-19”, nel territorio della Sud Est. Di seguito il dettaglio:
Il primo caso è una donna, di 51 anni, di Arezzo, in isolamento domiciliare, condizioni di salute stazionarie.
Il secondo caso è un uomo, di 43 anni, di Castelfranco Piandiscò (Arezzo), in isolamento domiciliare, condizioni di salute stazionarie.
Il terzo caso è un bambino di 3 mesi, del nucleo familiare di Chiusi segnalato ieri (4 marzo), in isolamento domiciliare, costantemente monitorato.
Il quarto caso è un uomo, di 58 anni, di Piancastagnaio (Siena), un operatore dell’unione sportiva pianese, in isolamento domiciliare, condizioni di salute stazionarie.
Il quinto e il sesto caso sono di Grosseto: una coppia di coniugi (74 anni l’uomo e 70 anni la donna), entrambi ricoverati nel reparto di malattie infettive dell’ospedale “Misericordia”.
A oggi, giovedì 5 marzo, in Toscana sono 61 i tamponi complessivi risultati positivi al test del Coronavirus “Covid-19”.
Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono – a oggi giovedì 5 marzo – 1039 persone in isolamento domiciliare di cui 478 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 323 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 56 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 99 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).


