Home Blog Page 1167

Coronavirus, scuole chiuse fino al 15 marzo. Regione e Ufficio scolastico in contatto per gestire emergenza

“Il dpcm emanato oggi dal Governo con lo scopo di fronteggiare l’emergenza Coronavirus sospende su tutto il territorio nazionale da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, nonchè le attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università, le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica ed i corsi degli istituti tecnici superiori. Sospesi anche tutti i corsi di formazione professionale, i master e le Università per anziani. Esclusi invece dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie”. A confermare la chiusura delle scuole anche in Toscana è l’assessore regionale ad istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, che ha inoltre precisato che: “Il decreto nazionale ha valore su tutto il territorio italiano, non sono necessarie ulteriori ordinanze dei sindaci”. 

Grieco ha inoltre precisato che l’assessorato regionale all’istruzione è in costante contatto con l’Ufficio scolastico regionale, dove è stata attivata una task force per gestire la situazione. 

“Comprendo perfettamente il disagio ed il turbamento di studenti e famiglie – ha detto l’assessore – e le difficoltà che vengono create da questo provvedimento, che il Governo ha assunto per motivi precauzionali di tutela della salute pubblica, recependo il parere del competente comitato tecnico-scientifico. La Regione Toscana farà il proprio dovere e garantirà la massima collaborazione istituzionale per il buon esito della misura. Visto il momento e l’invito ad utilizzare sistemi di formazione a distanza, ricordo a tutti, insegnanti, dirigenti, studenti che la Toscana dispone della piattaforma di e-learning Trio, gratuita e fruibile da tutti, oltre che ricca di numerosissimi contenuti didattici e di supporto all’attività formativa. Assicuro la nostra ma ssima attenzione all’evolversi della situazione. L’assessorato e l’Ufficio scolastico regionale saranno a disposizione per fornire supporto e chiarimenti”.

Commenti

Antenna Wind al Monte Santa Maria Tiberina: uniti per cambiare “il comune faccia chiarezza”

“Il 21 gennaio scorso, con la determina dirigenziale n. 7/ST il Comune di Monte Santa Maria Tiberina ha sostanzialmente dato il permesso (dopo il parere positivo ARPA) per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile della WIND.
La richiesta della WIND è stata protocollata in Comune il 10/10/2019.
Come sappiamo il D.Lgs 259/03 (Gasparri Bis) lascia pochi margine di manovra alle Amministrazioni Comunali in merito alle concessioni degli spazi nel proprio territorio.
Rimaniamo però basiti del fatto che la nostra Amministrazione non abbia condiviso l’importante informazione agli abitanti, in particolare riferimento a coloro che vivono nei pressi di quella che dovrebbe essere la nuova infrastruttura (che sono in apprensione per timori sulla loro salute, ma anche per questioni di impatto ambientale/paesaggistico e, non ultimo, anche economico).
La politica è anche dialogo con la cittadinanza, anche e soprattutto nei momenti più difficili: la vicinanza agli abitanti (oltre all’impegno per delocalizzare l’infrastruttura) avrebbero sicuramente attenuato queste preoccupazioni (palesatesi anche in maniera evidente con striscioni e volantini).
Detto questo, anche la recente giurisprudenza lo sostiene, i gestori in base al decreto, nella scelta dei siti dove localizzare i loro impianti, devono però tenere conto di quanto anche stabilisce la Legge 36/2001.
La medesima rimanda alle Leggi Regionali (in Umbria L.R. 31/2013) per i criteri urbanistico-localizzativi, come prevede l’art. 3 comma 1, lettera d numero 1 della Legge 36/2001, ma anche alle disposizioni previste nei regolamenti comunali (vedasi Legge 36/2001 all’art. 8 comma 6).
Tutto quanto sopra si scontra con la possibilità dei gestori di installare gli impianti in siti da loro scelti anche non compresi nella pianificazione complessiva territoriale degli impianti elaborata con i regolamenti comunali come previsto nella Gasparri Bis.
Ci sono però diverse sentenze che rafforzano i poteri per i Comuni: la giurisprudenza afferma in generale che è ammesso che un Comune individui puntualmente le localizzazioni degli impianti dotandosi di uno strumento di pianificazione, purché esso sia tecnicamente valido (specialmente sotto il profilo della tutela ambientale, del paesaggio e dei cittadini).
Quello che vorremmo inoltre capire, tramite la nostra Interpellanza, è:
– Il nostro Comune è dotato di un Regolamento specifico in materia che individua dei siti specifici per l’installazione delle antenne radiotelefoniche?
– Ha provato, prima della determina dirigenziale n. 7/ST, a mediare con la WIND per l’individuazione di un altro sito?
– Qual è la tecnologia applicata sull’antenna (5G?)?
A tutto questo i cittadini si attendono una doverosa risposta.”

Commenti

Coronavirus, Rossi: attività ridotta al 25% negli ospedali toscani

Controlli a tappeto per tutti a tutti gli ingressi dei 41 presìdi ospedalieri della Toscana con stop all’accesso di chi manifesta sintomi riconducibili al coronavirus e attività medico chirurgica ridotta al 25%, con l’effettuazione delle sole prestazioni d’urgenza e di quelle legate alle patologie oncologiche. La misura viene adottata per evitare che una persona positiva al virus entri in ospedale ed infetti pazienti e personale, provocandone la messa in quarantena, mettendo in difficoltà l’intero sistema. E’ per questo che davanti ad ogni ospedale sono state sistemate tende di pre triage con la presenza di infermieri professionali.
E’ quanto ha annunciato oggi pomeriggio il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha incontrato i giornalisti insieme all’assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, prima di firmare una apposita ordinanza al riguardo.
“Chiediamo ai cittadini in attesa – ha poi spiegato Rossi – di avere pazienza. Abbiamo preso questa decisione per tutelare la salute collettiva, nell’eventualità che il fenomeno possa avere un’ulteriore diffusione nei prossimi giorni. In questo modo renderemo disponibili posti letto in più, oltre agli attuali 30 liberi nelle terapie intensive degli ospedali pubblici e verificheremo con le strutture private quanti potranno metterne a disposizione. Contiamo di arrivare a circa 100 in totale. E domani esamineremo la possibilità di renderne disponibili altri ancora, attrezzando con ventilatori respiratori alcuni dei 308 posti che abbiamo nelle terapie subintensive”.
E’ stato però precisato che i ricoveri avverranno soltanto per quei pazienti che mostreranno evidenti necessità di ricovero, a partire dalle difficoltà respiratorie, mentre per tutti gli altri proseguirà la sorveglianza attiva con i controlli a domicilio.
Il presidente Rossi ha detto di aver ricevuto stamani i ringraziamenti del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, al quale ha messo a disposizione 5 letti di terapia intensiva. La Lombardia ne ha attualmente occupati circa 110 da pazienti con il coronavirus, ma ha tre volte il numero di abitanti della Toscana ed una situazione epidemiologica sicuramente peggiore.
“Dopo esserci dedicati alla prevenzione – ha aggiunto Enrico Rossi – ci siamo messi in condizioni serie per curare i pazienti, nell’eventualità che si verifichi lo scenario più preoccupante. Ma a me non fa paura affrontare questo tema e spero sia così anche per i cittadini toscani. Non navighiamo a vista. Sappiamo ciò che dobbiamo fare, anche se abbiamo a che fare con una materia delicata e complessa. Insomma ci stiamo attrezzando per le cure e per fornirle al meglio. C’è chi voleva fermare il virus ai confini nazionali. Io mi accontento di cercare di fermarlo alle soglie degli ospedali. Ma occorre far passare la paura, che è la peggiore nemica della gestione delle situazioni come questa”.
Il presidente ha poi annunciato che, vista la scarsità sul mercato mondiale, è iniziata la produzione di 20-30.000 mascherine al giorno “made in Tuscany”. Sono state cioè inventate e realizzate in tessuto non tessuto in Toscana, dopo averne ottenuto la validazione da parte dell’Università.

Commenti

Coronavirus, 19 nuovi casi positivi in tutta la Toscana

sono 7 i nuovi casi positivi al Coronavirus “Covid-19”, nel territorio della Sud Est. Si tratta di 5 familiari e di un vicino di casa del paziente di Chiusi. I cinque familiari sono tre donne e due uomini (di cui un minore di 11 anni), tutti residenti a Chiusi tranne una parente che vive a Montepulciano (località Acquaviva) e tutti in isolamento domiciliare, costantemente monitorati. Anche il vicino di casa, di 86 anni, vive a Chiusi, ed è ricoverato a “Le Scotte” di Siena. E’ risultato positivo anche il tampone della signora di Poppi, compagna dell’uomo risultato positivo ieri: entrambi sono ricoverati all’ospedale San Donato di Arezzo.
Asl nord ovest: altri 6 nuovi casi sospetti positivi al Coronavirus “Covid-19” sono stati registrati sul territorio della Nord Ovest tra la serata di ieri (3 marzo) e questa mattina (4 marzo). In corso gli approfondimenti epidemiologici sui loro possibili contatti. Di seguito il dettaglio dei 6 casi:
• un caso positivo a Pontremoli: ossia un cittadino di 76 anni passato dal pronto soccorso di Pontremoli e adesso ricoverato all’ospedale Apuane. L’unità di crisi aziendale ha disposto la sanificazione del pronto soccorso e del reparto di medicina dove è stato ricoverato, sospendendo l’attività per la sola giornata di oggi 4 marzo e attivando la quarantena di personale e pazienti soggetti a potenziale contagio. L’uomo vive da solo, si è recato in precedenza anche nella Casa della salute di Pontremoli, sottoposta alle opportune verifiche;
• un caso positivo a Livorno: il secondo caso è un livornese di 55 anni, ricoverato in isolamento nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno in condizioni critiche, ma stazionarie. L’uomo si è presentato autonomamente al pronto soccorso. Tutti gli operatori del reparto, che sono entrati in contatto con lui, sono stati posti in quarantena preventiva;
• due casi positivi in Valdera: si tratta di una coppia di coniugi sessantenni, che ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed entrata in contatto con spagnoli, risultati positivi al test per il “Covid-19”, in occasione di una manifestazione internazionale di tango. I coniugi sono in sorveglianza attiva domiciliare e stanno bene;
• due casi in Val di Cornia: si tratta di una coppia di settantenni, che come la precedente della Valdera ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed è entrata in contatto con spagnoli risultati positivi al test per il “Covid-19”. Anche questa coppia è in sorveglianza attiva domiciliare e in buone condizioni di salute.
Asl centro: i nuovi casi positivi registrati oggi sono 6, come evidenziano gli esiti dei tamponi esaminati a Careggi. Riguardo ai pazienti, a oggi in cura in Asl centro, sono stati dimessi i tre pazienti clinicamente guariti, ora in sorveglianza attiva nel proprio domicilio con monitoraggio costante di assistenti sanitari e medici di famiglia.
A oggi, mercoledì 4 marzo, in Toscana sono 38 i tamponi complessivi risultati positivi al test del Coronavirus “Covid-19”.
Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono – a oggi mercoledì 4 marzo – 1027persone in isolamento domiciliare di cui 488 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 299 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 95 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 94 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

Commenti

“L’asilo Cavour torni al comune: approvata mozione di Procelli (La sinistra)

Approvata dal consiglio comunale di Città di Castello, lunedì 2 marzo 2020, con una maggioranza trasversale (si PD, PSI, La Sinistra, Tiferno Insieme e Castello Cambia, Lega, Marcello Rigucci consigliere del Gruppo Misto con l’astenzione di Mirco Pescari, Luciano Tavernelli Letizia Guerri del PD, Cesare Sassolini di Forza Italia e Marco Gasperi del Movimento Cinque Stelle) la mozione del capogruppo della Sinistra Giovanni Procelli per chiedere all’attuale proprietario Banca Intesa San Paolo di donare al comune di Città di Castello l’asilo Cavour, immobile e terreno che lo circonda”. Storia. La richiesta nasce dalla storia dell’asilo, che Procelli ha ricostruito sinteticamente: “Il cavour è un’istituzione importante della città che oggi, dopo il trasferimento della scuola d’infanzia, è in disuso e nel conseguente degrado. “A Città di Castello, il giorno 1° giugno 1862, grazie alla munificenza di una benemerita Associazione costituita da 106 Soci contribuenti, fu fondato l’Asilo d’Infanzia intitolato a Camillo Benso di Cavour per il merito che ebbe il grande statista nel riconoscere l’immensa utilità sociale degli asili infantili. Tra questi soci figurava anche la Cassa di Risparmio di Città di Castello. L’Associazione, che ha avuto come primo Presidente dell’Asilo il Conte Carlo Della Porta, fu ente morale dal 1867 e riconosciuta Scuola Paritaria dall’anno scolastico 2001-2002 dal Ministero Istruzione Università e Ricerca. L’Asilo, situato inizialmente in alcuni locali in Via S. Antonio, fu trasferito in Via S. Florido. I locali di questa nuova sede però, presto giudicati indecorosi, antigienici ed insalubri anche per la mancanza di luce solare, portarono alla necessità di individuare una nuova ubicazione, luminosa e con spazi all’aperto. Tale progetto si poté attuare nel 1930 in occasione del 75° anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello (che già dal 1855 elargiva alla nostra Città cospicue somme in beneficenza). La Banca, sul terreno di circa 2.300 metriquadrati donatole dal Podestà e grazie anche al cospicuo contributo della Congregazione di Carità, fu promotrice della costruzione del nuovo edificio. Le finalità di detta donazione erano quelle di destinare l’area esclusivamente ad uso educativo: scuola e servizi scolastici. Tutti i lavori dell’asilo furono completamente eseguiti da maestranze locali: aveva la capacità di accogliere circa 150 bambini, appartenenti in prevalenza alle classi sociali meno abbienti. L’opera, iniziata nel gennaio 1930, fu consegnata alla città il 30 ottobre 1932. L’Istituto Cassa di Risparmio di Città di Castello divenne proprietario del terreno in seguito alla donazione da parte del Comune Tifernate ma gia dal 1966 il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello era favorevole a all’Opera Pia Asilo Camillo Benso Conte di Cavour. “Anche se la proprietà dell’immobile Cavour appartiene a Banca Intesa, – ha detto il capogruppo de La Sinistra – l’Asilo Cavour un bene comune che non può non appartenere alla nostra comunità. Ancora oggi cittadini tifernati e mondo imprenditoriale continuano ad individuare nella Cassa di Risparmio di Città di Castello, ora Banca Intesa San Paolo, l’Istituto di riferimento preferenziale e ne è la prova il numero di clienti che usufruiscono dei servizi da essa offerti”. Gaetano Zucchini, presidente del Gruppo Misto, si è detto “favorevole alla mozione ma con quali risorse lo adegueremo una volta avuto in donazione? Specifichiamo che la destinazione sarà di pubblica utilità”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo Fratelli d’Italia: “Non posso sostenere la proposta. Ogni volta che abbiamo un bene immobile, sono problemi. La banca forse ce lo regalerebbe ma poi? La struttura è già in degrado: sindaco faccia un’ordinanza per riportare il Cavour al decoro. Lo spirito di valorizzare quel bene ci accomuna”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha detto: “Con un progetto sarei possibilista. Andrebbe valutata la convenienza di ricevere l’asilo, che avrebbe un peso economico nel bilancio. Convochiamo le parti, prospettiamo un’idea e valutiamo. D’accordo con la necessità di risistemare lo stabile. Andiamo in commissione con Banca Intesa”. Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “dobbiamo definire le destinazioni. Deve essere connessa all’utilità sociale. Il problema dei soldi è politico: invece di dare soldi a pioggia, individuiamo le priorità”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, si è detto d’accordo con Lignani: “l’asilo Cavour è una discarica a cielo aperto, nel giardino ci sono rifiuti speciali. La Fondazione dà ma anche prende, dal comune ha avuto 15mila euro nel 2019”. L’assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini ha detto che “negli ultimi anni il Cavour ha ospitato anche sezioni di scuola materna pubblica. Qualche tempo fa ci furono trattative per l’acquisto ma la banca ha chiuso l’asilo dopo l’ultimo terremoto. Non si può tornare indietro se non a costi esagerati. Ha piano interrato e un secondo piano che nella scuola materna non possono essere utilizzati. Dobbiamo avere un progetto”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha parlato del Cavour come “uno dei primi asili della città. Ma la struttura non è più adatta e non è del Comune. Bene la donazione da parte di Banca Intesa. Dovrà mantenere una destinazione pubblica”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto “è un pezzo storico, in una posizione bellissima, costruito con il contributo dei tifernati e poi passato, come l’ospedale, ad altro proprietario. Il percorso di riacquisizione dovrà essere simile a quello che ci ha restituito Palazzo Vitelli. Se l’asilo tornasse al comune, sarebbe di utilità pubblica. Apriamo un confronto anche con le altre proprietà locali di Banca Intesa, ad esempio Villa Cappelletti, che ha già uno scopo culturale. In prospettiva c’è anche la sede della banca di Piazza Matteotti. Coinvolgiamo la Fondazione. Il comune sarà di coordinamento”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha suggerito che “la destinazione doveva essere inserita in fase di prg. Sono d’accordo su una ricognizione delle proprietà. Forse Banca Intesa ha interesse a tenerlo ma il Comune non doveva perderlo. Riprenderlo non costerebbe troppo: più o meno quanto due CVA. Voteremo a favore con l’emendamento della funzione pubblica”. Procelli nella replica ha sottolineato “Intanto riprendiamolo. Non è pericolante, ha l’indice di sicurezza di altre scuole comunale. Sì all’emendamento sula destinazione pubblica”.

Commenti

Partiti i lavori di adeguamento alla normativa antincendio presso la scuola “Mavarelli-Pascoli”

Sono partiti altri importanti lavori che riguardano la scuola secondaria di primo grado “Mavarelli-Pascoli”. Hanno preso il via le operazioni di adeguamento alla normativa antincendio presso i due edifici che costituiscono l’istituto.L’importo complessivo dei lavori è di 49.774,19 euro per l’edificio Pascoli e di 52.881,45 euro per l’edificio Mavarelli. Le risorse provengono dal piano 2019-2021 del Ministero dell’Istruzione per interventi di adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici del primo e secondo ciclo di istruzione e da un cofinanziamento del Comune di Umbertide.Saranno installate una centralina di rilevazione incendi di tipo convenzionale, quattro sirene di allarme, verranno collocate sette nuove lampade di emergenza in materiale plastico autoestinguente e saranno sostituite diciannove lampade di emergenza a led rimuovendo quelle esistenti.Saranno montati anche dei nuovi estintori ad anidride carbonica in prossimità del quadro elettrico generale nelle bidellerie ed è prevista anche l’installazione di nuove manichette antincendio nel perimetro esterno dell’edificio.Si provvederà anche alla realizzazione di una pedana per collegare la porta di emergenza della scuola. Il progetto prevede per ogni porta tagliafuoco il montaggio di una coppia di magneti con sgancio automatico in caso di segnalazione incendio tramite pulsante.Si tratta degli ultimi interventi necessari per completare un adeguamento antincendio che ha già visto la realizzazione delle scale antincendio, degli interventi di miglioramento sismico e l’adeguamento degli impianti elettrici.“Dopo gli interventi di efficientamento energetico effettuati sulla palestra della scuola Mavarelli-Pascoli e sulla scuola primaria di Pierantonio con annessa palestra – dice l’assessore all’Istruzione e ai Lavori pubblici, Alessandro Villarini – continuano altri importanti lavori sui plessi scolastici del territorio comunale, confermando così come i nostri studenti e l’edilizia scolastica siano delle priorità per questa amministrazione”.

Commenti

Festa della Donna, tutte le iniziative a Sansepolcro

Ci sarà Catia del Furia, assessore di Sansepolcro e presidente della commissione comunale Pari Opportunità, a rappresentare il Comune biturgense tra i relatori del convegno “Carta dei Diritti della Bambina”, organizzato dalla Provincia di Arezzo in occasione delle celebrazioni per la Festa della donna ed in programma venerdì 6 marzo alle 9,30 nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia.

Il Comune di Sansepolcro è stato infatti il primo, nel territorio aretino, ad adottare la Carta, nel 2018, facendo da apripista per gli altri. Il convegno di venerdì, aperto a tutti, sarà quindi un’occasione importante per tracciare un bilancio di quanto fatto e dei prossimi obiettivi, con il coinvolgimento dei Comuni, delle scuole e delle associazioni.

“Ma come Comune abbiamo pensato anche ad un programma di iniziative proprio nel nostro territorio, che spaziano dal teatro al confronto sulle dinamiche al femminile fino ad una occasione conviviale” spiega Del Furia.

Si inizia domani, giovedì 5 marzo alle 21 al Teatro alla Misericordia con lo spettacolo “Cedesi macelleria in cambio di giardino”, una produzione di “Laboratori Permanenti” (testo e regia di Caterina Casini), con Chiara Condrò e Stefano Skalkotos. Domenica 8 marzo, invece, alle ore 18, sempre al Teatro alla Misericordia, è in programma un’iniziativa pubblica dal titolo “Incontriamoci l’8 marzo: punti di vista sul vivere femminile”, un incontro per dialogare sulle problematiche e prospettive del mondo femminile, nel territorio comunale ma non solo. Interverranno Catia del Furia e le componenti della Commissione Pari Opportunità: “Sarà una importante occasione di confronto per mettere in risalto la costruzione della rete di contatti e di azioni che abbiamo portato avanti, al servizio dei bisogni della città”. La sera stessa, alle ore 20, al ristorante “Fiorentino” si terranno il “Salotto letterario” e una cena.

Ma le celebrazioni proseguiranno anche lunedì 9 marzo alle 17,45 al Teatro alla Misericordia, grazie alla collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Sul palco salirà la bravissima Ottavia Piccolo che porterà in scena “Donna non rieducabile”, l’adattamento teatrale di brani autobiografici e articoli della giornalista Anna Politkovskaja, trovata morta nel 2006 nell’androne della sua casa, uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. L’ingresso è libero.

“Accanto a queste iniziative, ce ne sono altre in fase di organizzazione e che riguardano sempre il mondo delle donne – conclude l’assessore Del Furia – Una di queste sarà dedicata all’attività del Pronto Donna che compie 10 anni e coinvolgerà le scuole del territorio”.

Commenti

Lions Club Tiferno: un successo il torneo di Burraco con incasso in favore della Caritas diocesana

Grande successo per il Torneo di Burraco organizzato dal Lions Club Città di Castello Tiferno con il sostegno del Circolo Accademia degli Illuminati e del suo presidente Gregorio Anastasi che ha messo a disposizione per l’evento gli splendidi locali di Palazzo Bufalini. Il presidente del Lions Enrico Prataiola ha introdotto la giornata ludica molto partecipata, 48 il numero degli iscritti, il cui ricavato sarà devoluto interamente alla Caritas Diocesana. Sentiti ringraziamenti sono stati poi rivolti agli sponsor dell’evento benefico che hanno consentito la messa a disposizione per ogni partecipante e per i vincitori di un prestigioso monte premi. A tutti gli iscritti al torneo, infatti, l’Azienda Top Quality Group, rappresentata dal dr. Giovanni Tersini, gradevole ospite per l’intera giornata, ha rilasciato ad ogni iscritto ben 48 voucher contenenti sconti del 20% da spendere, ad uso illimitato, presso il Resort Borgo dei Sapori ed ha premiato i primi classificati del torneo, con una cena per 4 persone nella stessa struttura. Altri premi sono stati generosamente donati dalla Farmacia Ortalli, e dalla Ceramica Baldelli. Una giornata di divertimento ma anche di aggregazione all’insegna dell’altruismo, come ha spiegato il presidente del LC Prataiola nel suo discorso dove ha ricordato i valori Lions e le importanti opere che in tanti settori della vita sociale e culturale vengono svolte dall’organizzazione in tutto il mondo. Di certo l’evento di domenica, ben organizzato grazie anche all’impegno della Sig.ra Roberta Talamelli, ha ben rappresento questi valori.

Commenti

Secondi (Vice Sindaco Città di Castello) “su video sorveglianza, pronta sinergia pubblico ed enti privati”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/208453207194465/

“Stiamo predisponendo massicci investimenti sul fronte del potenziamento della video sorveglianza, ma ci sono novità anche per quanto riguarda il la collaborazione con enti privati. Mi riferisco in particolar modo alle pro loco, che se vorranno potranno investire sulla video sorveglianza con Il montaggio di video camere che potranno interagire con la rete pubblica. Resta inteso, che le immagini potranno essere visualizzate solo dalle forze dell’ordine, per casi di necessità e di approfondimento indagini”

Commenti

Furti in abitazione: sono due le persone denunciate

Nei giorni scorsi, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Città di Castello, al termine di una lunga ed articolata indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia, due pluripregiudicati resisi responsabili di 2 furti in abitazione.

Le indagini, particolarmente lunghe e laboriose, riguardano dei furti in abitazione consumati lo scorso anno nella frazione San Secondo di Città di Castello.

I denunciati, un 51enne di nazionalità bosniaca ed un 28enne di nazionalità albanese attualmente recluso per altri reati, in collaborazione con altri correi non ancora identificati, all’epoca dei fatti avevano asportato le targhe da alcune auto in sosta ad Ancona e Fermo (PU), applicandole sulle auto utilizzate nel raid nel tifernate, un’Audi A4 SW di colore grigio ed un’Audi A3 di colore nero. 

Gli accertamenti dei militari sono stati particolarmentedifficoltosi a causa delle cautele adottate dai ladri che, oltre alle targhe rubate da auto in sosta, nei “colpi” hanno agito sempre a volto travisato ed utilizzando dei guanti, al fine di non lasciare tracce utili alla loro identificazione. 

Gli investigatori, tuttavia, attraverso un lungo incrocio di dati tecnici, ma soprattutto ad un sinergico coordinamento con i Carabinieri di altre aree colpite dalla banda, sono riusciti a dare un volto ed un nome agli ignoti ladri.

I due, quindi, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Perugia per il delitto di furto in abitazione e ricettazione, reati che prevedono fino ad un massimo di 8 anni di reclusione.

Commenti

Coronavirus, 5 nuovi casi sospetti positivi in Toscana

Sei nuovi casi sospetti positivi al Coronavirus, registrati tra ieri sera e questa mattina in Toscana, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità.

Si tratta di 2 nuovi casi in Versilia sul territorio della Asl nord ovest: il primo caso è il figlio di 10 anni del 44enne di Torre del Lago, rientrato con positività da Vo’ (Veneto) e in isolamento domiciliare senza più febbre. I medici dell’Igiene e sanità pubblica della Nord Ovest, considerandolo come caso sospetto in quanto contatto diretto, lo avevano già inserito in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva; sta bene ed è costantemente monitorato. Il secondo caso è un uomo, di 60 anni, che vive a Capannori, familiare di una persona ricoverata a Piacenza, risultata positiva al test del Coronavirus “Covid-19”. L’uomo di Capannori, che ha subito avvertito l’Asl di aver avuto contatti con una persona positiva, è già in quarantena. In particolare, l’uomo presentava un leggero stato febbrile (ma non problemi respiratori particolari). Gli operatori dell’Igiene e Sanità Pubblica della Asl territorialmente competente hanno effettuato, pertanto, nella giornata di ieri, il tampone, che ha dato esito positivo, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità.

Altri 2 casi sono stati registrati a Poppi, nel casentino, in provincia di Arezzo, territorio di competenza della Asl sud est: si tratta di un uomo di 64 anni, residente a Poppi, con contatti da Bologna, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale “San Donato” di Arezzo e il cui tampone è risultato positivo; e della moglie di quest’ultimo in attesa dell’esito del tampone.

Un nuovo caso sospetto positivo al Coronavirus è stato registrato nel territorio di competenza della Asl centro. Si tratta di una donna di 44 anni, che vive a Firenze, ricoverata a Prato, in isolamento, positiva al primo test, sfebbrata, oggi sarà dimessa in isolamento domiciliare.

Un nuovo caso sospetto positivo al Coronavirus anche a Careggi: un settantenne con sintomi respiratori, arrivato ieri al Pronto Soccorso tramite un’ambulanza del 118, è risultato positivo al Covid-19. E’ ricoverato nel reparto di malattie infettive in buone condizioni, non risultano contatti di particolare rilievo.

Sono invece complessivamente stabili le condizioni di salute degli altri pazienti, seguiti a oggi dal sistema sanitario toscano: la donna di 42 anni, residente a Pergine Valdarno, frazione del Comune di Laterina, in provincia di Arezzo, in sorveglianza attiva domiciliare, collega della 32enne fiorentina, recatasi nei giorni scorsi a Milano, ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Ponte a Niccheri, “clinicamente guarita”, da questa sera in isolamento domiciliare; i due coniugi di Codogno, in sorveglianza attiva al proprio domicilio di Carrara; il settantunenne di Albiano Magra (Aulla, Lunigiana), messosi in autoisolamento domiciliare; l’imprenditore fiorentino, di 63 anni, ricoverato a Firenze e il suo vicino di casa, ricoverato a Careggi in isolamento nel reparto di malattie infettive; l’informatico di Pescia, di 49 anni, (il primo paziente “clinicamente guarito”) trattenuto a scopo precauzionale nel reparto di malattie infettive del San Jacopo di Pistoia; lo studente 26enne norvegese ricoverato a Ponte a Niccheri, “guarito”, verrà dimesso oggi e resterà a casa in isolamento domiciliare; il calciatore 23enne della Pianese (la squadra di Piancastagnaio) in isolamento domiciliare; l’altro calciatore, ricoverato al Policlinico Le Scotte di Siena e il sessantenne, operatore della squadra, ricoverato nello stesso reparto e costantemente monitorato.

A oggi, martedì 3 marzo, in Toscana sono risultati positivi al test per il Coronavirus 19 tamponi. Di questi, 5 hanno avuto la conferma di positività da parte dell’Istituto superiore di sanità, i rimanenti  14 sono ancora in attesa di conferma.

Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono – a oggi martedì 3 marzo – 959 persone in isolamento domiciliare di cui 465 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 267 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 91 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 107 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

Commenti

Viabilità nella zona sud: Vincenti (Tiferno insieme) interpella la Giunta

Viabilità nella zona Sud del comune: nel consiglio comunale di lunedì 2 marzo 2020 Vittorio Vincenti, consigliere comunale di Tiferno Insieme, in un’interpellanza, ha chiesto notizie sulla seduta della commissione Assetto e territorio “per esaminare la proposta presentata oltre un anno fa per una soluzione al problema del traffico di Trestina, se la Provincia è stata sollecitata e nel caso quando sono previsti i lavori al manto stradale e alla segnaletica”. All’attenzione di Vincenti anche “i controlli dei Vigili nel 2019, le sanzioni soprattutto ai mezzi pesanti e al parcheggio non autorizzato, la rimozione delle traverse della piazza della Stazione”. “Da gennaio 2019 aspetto al commissione per affrontare l’argomento e trovare il modo di fare rispettare le regole nel passaggio improprio dei mezzi pesanti e nelle abitudini di parcheggio. Il fondo stradale dei tratti provinciali è in condizioni disastrose con vere e proprie voragini, l’inquinamento acustico da traffico è fortissimo. I vigili Urbani sono presenti solamente durante l’uscita delle scuole. I cittadini di Trestina non sono cittadini di serie B perché le strade centrali sono curate dall’amministrazione provinciale che stenta a fare le dovute manutenzioni. Oggi vengo a sapere dal profilo FB del consigliere Luciano Domenichini che ha chiesto un incontro al Comandante dei Vigili Urbani sulla questione della viabilità di Trestina attraverso una telefonata mentre io aspetto da mesi”. Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha detto “di non frequentare molto i social. Non sono a conoscenza di questo incontro. Se un consigliere chiede un incontro al dirigente dei Vigili Urbani sarà nell’ambito del suo sindacato ispettivo. E’ stata inoltrata una richiesta di commissione alla Provincia con due date 12 e 19 marzo. Aspettiamo la risposta per affrontare la problematica generale della viabilità. Su Viale Parini la Provincia ha detto che è stato inserito nel Piano Triennale. Sulla segnaletica, anche se manca la responsabilità rimane e comunque il rifacimento è inserito nell’Accordo Quadro. L’intervento sarà successivo ai lavori sulla strada. I controlli dei Vigili: il servizio è concentrato nell’uscita delle scuole e il mercato settimanale. Ci sono dei volontari Auser che integrano questa vigilanza, servono le risorse per dare continuità. I verbali elevati sono 9 per violazione al Codice della Strada ma non per mezzi pesanti in Viale Parini e ci sono state postazioni di controllo. Sul parcheggio della stazione sono stati fatti già interventi di rimozione e stiamo valutando con le squadre operative per ripristinare il parcheggio”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha detto “nulla di fatto sulla viabilità di Trestina. E’ da anni che stiamo denunciando la situazione. Sulla 106 non risultano le specifiche fornite. Ho dovuto presentare una segnalazione per sversamento di liquami abusivo o per le buche dovute al cattivo tempo in località Breccione. E’ stato mandato il personale a chiudere le buche, operazione inutile. Con i soldi dirottati qui, si sarebbero potute riqualificare tutte le strade. Spero che quanto prima si porti la Provincia in commissione”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto che “la richiesta per la commissione anche sullo svincolo di Santa Lucia verso Belladanza è stata inoltrata. Mi stupiscono le richieste dell’interpellanza: i segnali e le regole devono essere rispettate, se gli autotreni non lo fanno vanno sanzionati”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha sottolineato “la difficoltà della situazione che non deriva solo da casi singoli ma da incuria dell’Amministrazione. Gli stessi Vigili Urbani hanno ammesso che a Trestina negli ultimi anni è stata spiccata solo una sanzione. Ci sono tante problematiche a Trestina e tutti debbono avere attenzione”. Il sindaco Luciano Bacchetta, che è anche Presidente della Provincia, ha detto “parteciperò io alla commissione. Fino all’anno scorso la Provincia non aveva un euro per le strade perché dovevano essere abolite. La prima emergenza affrontata con l’arrivo di finanziamenti è stata l’Apecchiese, il finanziamento da un milione e mezzo è passato a 5 milioni. Le risorse devono essere destinate alle emergenze di tutti i territori. Sono d’accordo che alcune strade locali, come quella di Pistrino, sono pericolose e vi saranno lavori nell’ambito di una programmazione complessiva. Dopo 4 anni di nulla, ci vuole tempo per recuperare. La Provincia ha citato la Regione per mancato pagamento e l’ha fatto con la precedente Giunta”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto: “La differenza tra Trestina e Cerbara è che quest’ultima è più vicina ed ha maggiore attenzione. Trestina è lontana dal centro storico e raccoglie un bacino importante per famiglie, imprese e servizi. All’uscita delle scuole è l’apice di un far west generalizzato e di cui prendere coscienza. Tra Mezzogiorno e l’una è imbarazzante anche per i bambini vedere auto in terza fila parcheggiate. Dobbiamo invitare i cittadini a rispettare le norme perché è accaduto che un’ambulanza non riusciva a passare”. Nella replica Vincenti ha proposto “non sensi unici ma cambio di gestione tra strade centrali di Trestina al comune e le altre alla Provincia. Questa Amministrazione ha avuto il merito di togliere le auto da Piazza Gabriotti. Le uniche multe a Trestina sono state fatte vicino ad un ristorante in un pomeriggio di luglio. No allo stato di polizia ma 9 multe per una frazione in cui vive il 20% degli abitanti del comune rivela un’assenza. Facciamo i controlli”. Nelle conclusioni Secondi ha aggiunto: “c’è anche il controllo dei Carabinieri grazie al comune che non fa pagare l’affitto della Caserma. Ci sono investimenti per la scuola, il palazzetto, l’ultimazione del CVA, le strade”.

Commenti

Coronavirus, Raffaello, Piazza Burri e Liceo: queste le comunicazioni in apertura dell’ultima seduta del parlamentino

Nelle comunicazioni del consiglio comunale di lunedì 2 marzo 2020, il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato la situazione alla luce dell’emergenza Coronavirus: “Ribadisco che le ultime disposizioni del governo sono chiarissime. Le decisioni sulla gestione di eventi pubblici e iniziative di grande richiamo anche scolastiche sono assunte a livello centrale. Le restrizioni riguardano le tre regioni colpite (Lombardia, Veneto e Emilia Romagna) e la provincia di Pesaro-Urbino. Non abbiamo il potere di assumere decisioni in autonomia come Comune, evitiamo strumentalizzazioni che dovrà comunicare all’organismo di controllo regionale. Alla politica chiedo senso di responsabilità. Mi attengo a quanto dice la Regione Umbria. Se poi ci fossero evoluzioni, affronteremo la situazione, allestendo il triage fuori dall’ospedale e attivando il Coc”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto “l’attenzione sul Coronavirus non può decadere e qualsiasi singolo evento può influenzare l’opinione pubblica. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha parlato del Coronavirus: “Per il sindaco è tutto deciso a livello nazionale ma il certificato medico per la riammissione a scuola, abolito dall’Umbria, è richiesto o no?”. Il sindaco ha rimandato all’Ufficio scolastico regionale per dirimere la questione posta da Arcaleni. “Di cosa fa la stampa non so nulla, ho letto con piacere l’articolo sul quotidiano. Io ho riferito quello che è ufficiale”.Raffaello. Il sindaco ha anche parlato della disponibilità di Laura Teza, docente di Storia dell’arte umbra dell’Università degli Studi di Perugia e curatrice insieme alla Soprintendente Marica Mercalli della mostra tifernate, a illustrare al consiglio le modalità dell’evento. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto “Su Raffaello, c’è il lancio della mostra nelle scuderie del Quirinale, come faremo a dirottare l’attenzione su di noi? Speriamo che la dottoressa ci dia maggiori indicazioni”.Liceo e Piazza Burri. “Abbiamo svolto un incontro con la preside del liceo e i genitori del comitato – ha aggiunto il sindaco – ho presentato il progetto che prevede un investimento di oltre 4 milioni di euro per riqualificare anche dal punto di vista delle funzioni la sede storica che si avvarrà delle aule del polo Franchetti in via di trasferimento presso il Salviani. Anche Piazza Burri è in dirittura d’arrivo e quanto prima ci saranno degli atti operativi”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ricordato il suo atto “di sindacato ispettivo su Piazza Burri: ho trovato la risposta su un quotidiano. E’ già successo e mi era stato detto che ne avremmo parlato in commissione con i vertici della Burri. La sua comunicazione è molto stringata rispetto ai dettagli che ho letto. Penso che sia suo dovere far rispettare le istituzioni”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, su Piazza Burri ha denunciato un problema “è illogico che un consigliere comunale venga a sapere le cose dalla stampa e non c’è riscontro su tutte le testate. E’ già la seconda volta. E’ imbarazzante”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha detto che “Vincenti avrebbe ragione se ci fosse un atto ufficiale anticipato alla stampa. Se il sindacato ispettivo è fatto per capire come si è mossa l’Amministrazione, deve avere una risposta dentro il consiglio. Ma la maggior parte dei consiglieri prima si rivolgono alla stampa e poi al consiglio”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha aggiunto: “Alla conferenza stampa di fine anno del 2018 la Giunta si era impegnata a presentare il progetto esecutivo di Piazza Burri per marzo del 2019. La curiosità in questo anno di ritardo è montata. Se c’era problemi forse era giusto informare il consiglio. Sono contento della ristrutturazione del liceo, un edificio importante storicamente e culturalmente dentro la città per sviluppare connessioni importanti. Amplio queste valutazione anche all’Agraria”.Marcello Rigucci, consigliere comunale del Gruppo Misto, ha parlato del Digipass dicendo che “non funziona tanto che l’addetto è stato spostato ad altro servizio. Abbiamo speso molto, dispiace ma, mi rivolgo anche al segretario Decenti, non si può investire nei progetti e poi non avere il personale”.

Commenti

La squadra del Campus “Leonardo da Vinci” si qualifica per le Olimpiadi nazionali di Debate

Si sono svolte presso il Campus di Umbertide le Olimpiadi regionali di Debate. Il Campus, in qualità di scuola polo per l’Umbria per la diffusione della metodologia Debate, ha ospitato le squadre partecipanti presso gli spazi del FuturLab, FabLab, Aula Debate e Aula Magna. Un’intera e impegnativa giornata di “dibattiti” al fine di selezionare la squadra che rappresenterà l’Umbria alle finali nazionali di Marina di Massa dal 30 marzo al 3 aprile, giunte alla terza edizione.Il Debate è una competizione regolamentata durante la quale due squadre si affrontano a suon di argomentazioni e confutazioni, al fine di far prevalere la propria posizione pro o contro, rispetto a quella dell’avversario.L’edizione di questo anno ha visto la partecipazione di otto istituti umbri: Liceo Donatelli e Angeloni di Terni, Liceo Properzio di Assisi, Itet Capitini, Itt Volta e Itas Giordano Bruno di Perugia, Polo Tecnologico Franchetti–Salviani di Città di Castello e Campus di Umbertide.Un mese prima le squadre hanno ricevuto il “topic”, cioè la mozione su cui dibattere: “Il politically correct limita la libertà di espressione” (pro o contro?). Un secondo dibattito si è svolto su un tema “impromptu”, cioè comunicato soltanto un’ora prima della gara:“Noi riteniamo che tutte le scuole dovrebbero adottare la settimana corta” (pro o contro?).Sono stati coinvolti otto giudici provenienti da varie scuole umbre ai quali è stato affidato il difficile compito di decretare i vincitori dei vari “gironi” di sfide.Inizialmente le squadre sono state assegnate a due gironi, mediante sorteggio; la vincente di ogni girone ha disputato la finale. Nel girone A ha prevalso il Liceo Angeloni di Terni, nel girone B ha avuto la meglio la squadra di Umbertide.La finale è stata avvincente, molto combattuta e non ha mancato di “regalare” emozioni agli spettatori che hanno potuto apprezzare una straordinaria performance, dove entrambe le squadre hanno dato prova di competenza e lealtà. Il “Da Vinci” ha già partecipato alla prima edizione delle Olimpiadi di Debate a Roma e vi tornerà quest’anno affrontando con grande impegno la complessità delle sfide che le saranno assegnate.Grande soddisfazione è stata espressa dalla Preside Franca Burzigotti, convinta sostenitrice del progetto “Debate di avanguardie educative”, che augura alla squadra vincitrice della gara regionale di ben rappresentare l’Umbria alle prossime Olimpiadi nazionali, complimentandosi con tutti gli studenti e i docenti che hanno partecipato alla giornata e creduto in questa avventura del Debate. La Preside ha poi ringraziato il team Debate del Campus, coordinato dal docente Vincenzo Genovese (giudice nazionale), coadiuvato da Carmela Passarelli (coach della squadra del Campus), Marco Marcucci (giudice nazionale), i tre tab-master Carmen Nuzzaci, Gianluca Guiducci, Barbara Mischianti nonché gli otto studenti-steward della scuola che hanno “accompagnato” gli ospiti durante la giornata.

Commenti

Teatro gremito per “Becco di rame”. Bel successo della rassega teatrale “Ti racconto una storia”

Un centinaio di persone, la maggior parte bambini con le loro famiglie, ha partecipato al secondo dei tre appuntamenti della rassegna teatrale “Ti racconto una storia”, che si è tenuto domenica scorsa al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro.

Un grande successo di pubblico e di consensi per lo spettacolo “Becco di rame”, con le famiglie che sono uscite da teatro entusiaste e consapevoli che il teatro sia una forma di comunicazione e di arte che può fare solo bene ai più piccoli. “Ti racconto una storia” è frutto della collaborazione tra Comune di Sansepolcro, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Unicoop ed ha l’obiettivo di avvicinare bambini e giovani al teatro in modo divertente e coinvolgente. Si tratta di occasioni di svago ma anche di cultura. 

Il prossimo appuntamento con la rassegna, l’ultimo, è in programma domenica 5 aprile con “Il brutto anatroccolo”, particolarmente indicato per la fascia di età 4-11 anni. Lo spettacolo, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, è una rivisitazione con le tecniche del teatro di figura che attua un percorso sulla parità e che vuole insegnare ai ragazzi l’accettazione di sé, la meravigliosa avventura della crescita e la necessità di sognare e sperare; un modo per raccontare le diversità e le varie tappe della vita, attraverso la crescita, l’accettazione di sé stessi e la scoperta dei propri talenti. L’uso dei pupazzi, la narrazione e la freschezza dell’interpretazione, condurranno i piccoli spettatori all’interno di una storia dolce e divertente al tempo stesso, una fiaba che parla tanto al pubblico delle famiglie, quanto a quello delle scuole, dato lo spessore pedagogico della trama. Il testo è stato scritto in seguito agli incontri e ai laboratori tra gli artisti e gli alunni delle scuole coinvolti in un progetto sugli stereotipi di genere. 

L’Ufficio Cultura del Comune di Sansepolcro ricorda che lo spettacolo inizia alle 16. Il costo dei biglietti è di 2 euro sia per gli adulti che per i ragazzi (dal terzo figlio l’ingresso è gratuito). Le prevendite sono effettuate in Biblioteca a partire dal lunedì che precede lo spettacolo. I biglietti possono anche essere prenotati chiamando lo 0575-732219 e ritirati il giorno della rappresentazione presso il botteghino del teatro dalle 15.

Commenti

Sansepolcro aderisce alla giornata per il risparmio energetico “m’illumino di meno” del prossimo 6 marzo

Il Comune di Sansepolcro e l’Associazione Cultura della Pace, in collaborazione con l’Istituto d’istruzione Superiore “Liceo Città di Piero”, l’Istituto d’istruzione Superiore “G. Giovagnoli” e l’Oratorio “Mons. Pompeo Ghezzi” aderiscono alla giornata per il risparmio energetico “m’illumino di meno” promossa da Caterpillar, trasmissione radiofonica di Rai Radio2, Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro” nel 2016. Questa edizione è dedicata, oltre che alla tradizionale diminuzione di energia elettrica attraverso lo spegnimento di pubbliche illuminazioni, a ridurre la CO2 dell’atmosfera attraverso la messa a terra di ogni tipo di pianta possibile. Il nostro comune, su indicazione dell’Associazione Cultura della Pace ha deciso la piantumazione di un ginkgo biloba, pianta che ha resistito al bombardamento di Hiroshima. Sei alberi di Ginkgo biloba, infatti, sopravvissero anche se soltanto a 1-2 km dall’epicentro dell’esplosione. Seppur pesantemente danneggiati dall’esplosione stessa, la porzione interrata delle piante era infatti ancora viva e gettò nuovi germogli che ancora oggi risultano vivi e senza nessuna particolare deformità, diventando simbolo di speranza per il Giappone e non solo. Oltre al normale significato di piantare un albero, questo gesto vuol ricordare l’importanza di coltivare la nonviolenza quale utile mezzo per la risoluzione dei conflitti rifiutando ogni tipo di violenza. Gli studenti dell’Istituto d’istruzione Superiore “G. Giovagnoli” realizzeranno una targa commemorativa che sarà posizionata all’atto della piantumazione, Venerdì 6 Marzo 2020 alle ore 18:00 presso i Giardini di Via XXV Aprile, luogo simbolico di resistenza alla violazione dei diritti dell’Uomo.

Commenti

Grazie ai volontari ma nessuna criticità. Pre-triage garantito da personale sanitario

Le funzioni sanitarie nelle strutture del pre-triage sono garantite dal personale sanitario dipendente del Servizio sanitario regionale. Quello dei volontari, che la Regione ringrazia per il grande lavoro che stanno svolgendo e per il prezioso contributo, è un servizio aggiuntivo. Non esistono pertanto carenze significative di alcun tipo.
Laddove infatti non sono presenti i volontari della colonna mobile perché impegnati altrove, compresa l’assistenza domiciliare, interviene il personale sanitario senza alcuna interruzione del servizio e senza alcuna criticità.
La Toscana, come sempre, si è distinta anche in questa occasione, per l’alta disponibilità e il numero di volontari che si sono dati da fare immediatamente per mettere in moto la macchina dell’emergenza, concentrandosi su un lavoro importante di prevenzione e contenimento dell’emergenza sanitaria del Covid-19.
Sono state installate 36 tende per il pre-triage – solo il Piemonte ne ha installate dieci più di noi– nel giro di appena 5 giorni.
 
 

Commenti

Vicenda Calzolaro: PD “Carizia e Cenciarini non vedono, non sentono e non parlano”

L’assessore Cenciarini si è informato dopo che il PD ha scritto, evidentemente del problema non gli fregava un granché.
Quando si dice che la decisione è frutto di questioni tecniche questo vale ora e valeva prima (può chiedere all’assessore Tosti che è con Lei in giunta per ogni evenienza). Il  problema è che la lega faceva finta di interessarsi prima ai problemi del Calzolaro ma ora non gli interessa nulla,  tanto è vero che in questi due anni nulla è stato fatto, anzi  è arrivato materiale da Terni senza che questa giunta se ne accorgesse  e, quindi, con questa logica potrebbe riaccadere in futuro.
La verità è che chi amministra deve amministrare, non può dire non sapevo, era una scelta tecnica e falsità simili.
Ma Lei, caro Cenciarini, è stato assente il 40% delle volte dalla giunta e molte cose forse  le saranno sfuggite.
Resta il problema che a Calzolaro nulla è stato risolto. Se governa la lega il problema è tecnico, se governa il PD il problema è politico.
Cenciarini e Carizia non vedono, non sentono e non parlano. La colpa è sempre degli altri. Ma loro che ci stanno a fare?
Commenti