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Ci ha lasciato Olinto Gherardi, il cordoglio dell’amministrazione comunale

Profondo cordoglio anche nelle istituzioni per la prematura scomparsa di Olinto Gherardi. “A nome dell’amministrazione comunale e certo di rappresentare il sentimento di un’intera comunità” dichiara il sindaco Fabrizio Innocenti “esprimo la grande tristezza che da stamani ha riempito i nostri cuori.

Olinto era un personaggio schietto e generoso, conosciuto e apprezzato al Borgo. Lo ricordo soprattutto nelle vesti di bravissimo sbandieratore, quando assieme ai suoi colleghi rappresentava con onore Sansepolcro in ogni angolo del Mondo. Era stato anche sportivo praticante, fotografo, scrittore, e in ogni settore in cui si cimentava esprimeva quella tenacia che lo ha contraddistinto fin da quando era piccolo.

Ci mancherà, il Borgo da oggi è più solo perché se ne andato un uomo vero, uno di noi. Alla moglie, alle figlie, ai familiari tutti esprimo le più sentite condoglianze”.

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Ieri pomeriggio nel Salone consiliare del Comune di Città di Castello presentato il libro “Abbiamo detto NO

Ieri pomeriggio nel Salone consiliare del Comune di Città di Castello è stato presentato il libro “Abbiamo detto NO – Dieci internati militari italiani nei campi nazisti 1943-1945” di Enrico Iozzelli e Susanne Wald. Erano presenti il Sindaco Luca Secondi, Alvaro Tacchini (Presidente dell’Istituto storico Gabriotti), Marco Terzetti (Associazione nazionale ex internati Perugia), Pierino Monaldi (orfano di guerra e Presidente del Comitato familiari dei caduti sepolti nel cimitero di Ojendorf).
Il volume, nato da un’iniziativa del Comites di Hannover, approfondisce la storia degli internati militari italiani (Imi) e della loro resistenza senza armi nei lager nazisti.


Nel libro sono raccontate le vite di 10 soldati italiani, scelti in modo da rappresentare le tante storie che caratterizzano l’internamento dei militari italiani nei lager nazisti. I protagonisti del libro provengono da regioni diverse e sono stati internati in diversi campi di prigionia; alcuni sono giovanissimi, altri già adulti; alcuni hanno mogli e figli; molti aiutano le famiglie nei lavori agricoli, altri sono operai, impiegati, studenti universitari. Non tutti hanno lo stesso orientamento politico, né si sono confrontati con il fascismo allo stesso modo, ma tutti dopo l’8 settembre 1943 rifiutano di combattere al fianco della Germania nazista e della Repubblica Sociale Italiana.
A causa di quel rifiuto sono considerati “traditori” e sfruttati nell’apparato produttivo nazista, costretti a condizioni di vita e prigionia disumane.


Le loro storie sono il paradigma di quanto accaduto a circa 650.000 militari italiani, che dopo l’8 settembre 1943 seppero dire no al regime nazifascista. La scelta degli Imi fu carica di significati e ancora oggi mostra come sia possibile mantenere vivi i propri valori anche nei momenti più bui della propria esistenza.
Tra le storie ricordate nel libro anche quella di Giuseppe Monaldi, nato a città di Castello il 13 marzo 1913, catturato a Dubrovnik nel settembre 1943 e internato in vari lager nazisti con il numero di matricola 77651 VIC. Al momento del suo arresto, la moglie Teresa Sensi era incinta del terzo figlio.


Monaldi non riuscì a tornare dalla prigionia. Morì il 1° maggio 1945, nonostante fosse stato liberato e preso in cura dalle truppe alleate, dopo una permanenza di alcune settimane all’ospedale di St. Josef a Oberhausen-Sterkrade. Morì per le dure condizioni di vita a cui era stato costretto nei venti mesi precedenti, per la fame, la fatica, il duro lavoro, le violenze subite durante la prigionia.
Non conobbe mai suo figlio Pierino, che ieri ha ricordato questa dolorosa vicenda familiare con un toccante ed accorato intervento, sottolineando la necessità di non dimenticare quanto accaduto agli Imi e in particolare ai quasi sessantamila morti durante la prigionia, che seppero dare la vita per le idee in cui credevano.


Pierino è riuscito a visitare la tomba di suo padre soltanto nel 1997. Ricordando le tante sofferenze patite per la mancanza del padre, ammonisce: “Vorrei tanto che il sorriso di un bambino non venga più spento da una guerra che gli ha negato l’abbraccio del padre.”

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Assemblea Pubblica Diga di Montedoglio, unanime il coro dei sindaci della Valle: “Chiediamo la convocazione del Presidente di Eaut e un’apposita commissione sul tema della sicurezza dell’invaso”.

Sindaci, assessori, consiglieri, comitati, agricoltori e cittadini tutti uniti per chiedere a gran voce una svolta nella gestione dell’invaso di Montedoglio. 

Un territorio che per troppo tempo è stato silente e subendo passivamente le decisioni dall’alto, questa assemblea pubblica ha dato un grande stimolo e spinta ai rappresentanti locali per agire nelle sedi opportune per tutelare e difendere il territorio della nostra valle del Tevere.

Si è sottolineato più volte l’importanza che ha la Diga di Montedoglio sia per regimentare le acque sia per le sue funzioni idriche e idropotabili, tutte funzioni che la diga di Montedoglio ha adempiuto  in questi ultimi 13 anni in cui la sua portata è stata al minimo e nonostante la scarsità delle piogge gli ultimi anni. 

L’Assemblea Pubblica ha visto una notevole partecipazione popolare di persone sia dei comuni del versante umbro che di quello toscano. 

L’unico rammarico è stata l’assenza – se pur invitati – del Cda e del direttore di EAUT che si aggiunge ai comportamenti di indolenza che hanno tenuto negli ultimi periodi tenendo il territorio all’oscuro delle decisioni riguardo il nuovo collaudo della diga. Già da tempo i sindaci del territorio avevo espresso le proprie perplessità sulle nomine delle due Regioni di figure estranee al contesto altotiberino, questione che dovrà essere riaperta anche sugli scranni dei consigli regionali. 

I sindaci hanno concordato di convocare il presidente di EAUT in un’apposita commissione territori vallivi della consulta “Montedoglio-Sovara” come previsto dal comma 8 art.13 dello stesso Statuto di EAUT con queste richieste: Trasparenza, chiarezza e comunicazione per quanto riguarda il nuovo collaudo della diga e protocollo d’intesa tra le regioni che determini con un atto formale lo sfruttamento delle acque dell’invaso di Montedoglio. 

La sicurezza e la tranquillità della nostra popolazione è un tema troppo importante che non può essere lasciato ai margini del dibattito. I territori della nostra valle devono essere informati e potere incidere sulle scelte strategiche dell’ente.

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La prevenzione in Valtiberina, figlia di un Dio minore? Menichella “ Occorre ora completare il quadro organizzativo previsto dalle disposizioni normative vigenti”

   Ad oltre un anno dalla ricostituzione del Distretto Socio sanitario della Zona Valtiberina i servizi territoriali che da esso dipendono sono stati riorganizzati in piena autonomia ed efficienza. “Occorre ora completare il quadro organizzativo previsto dalle disposizioni normative vigenti”. lo sostiene l’Assessore alla Sanità del Comune di Sansepolcro, Mario Menichella, riferendosi al settore della Prevenzione.

E precisa: “Il Dipartimento della Prevenzione individua e previene i rischi presenti in ambienti di vita e di lavoro, garantisce la sorveglianza epidemiologica, la sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria e promuove la salute e la prevenzione delle malattie. Tra le tante attività, effettuate nei nostri territori, ricordo l’impegno durante l’epidemia da Covid e quello in tutte le campagne di vaccinazione a favore dei soggetti fragili. 

La Legge regionale sul sistema sanitario prevede che il Dipartimento della Prevenzione  abbia una propria articolazione organizzativa in ogni zona socio sanitaria”. Si chiede l’assessore: ”Perché la Val di Chiana ed il Valdarno sono autonomi, mentre la Valtiberina, insieme al Casentino, dipende ancora dalla direzione di Arezzo e presenta un organico largamente insufficiente? Siamo forse figli di un Dio minore?”

L’Amministrazione comunale si sta interessando della questione. Continua l’assessore: “Ai vertici della Direzione dell’Azienda USL chiediamo che la Valtiberina possa disporre di tutte le attività a garanzia della salute pubblica e, pertanto, anche di un Dipartimento della Prevenzione, organizzato e presente nel territorio con le sue Unità Funzionali (Igiene pubblica e della nutrizione; Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro) e con personale dirigente e tecnico adeguato nei numeri e nelle professionalità necessarie.”.

L’Amministrazione conta sul sostegno e la collaborazione del  dottor Giampiero Luatti, direttore del Distretto, in quanto le attività di Promozione della salute e della prevenzione, la Sanità territoriale e l’Assistenza ospedaliera sono tre momenti della sanità che, in modo integrato, danno le necessarie risposte di salute alla comunità e ai territori di riferimento.

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Venerdì 9 giugno, a Palazzo delle Laudi, la presentazione del progetto del Consiglio Comunale dei Giovani 

Dopo il primo incontro, svoltosi nella sala Giunta del Comune di Sansepolcro Giovedì 18 Maggio, fra 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐞 𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐬𝐞𝐩𝐨𝐥𝐜𝐫𝐨, ora verrà presentato al pubblico il progetto del Consiglio Comunale dei Giovani 

L’incontro si svolgerà 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ı̀ 𝟗 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟎 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐢𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐋𝐚𝐮𝐝𝐢 in cui sarà presente, per l’occasione, anche il 𝐕𝐢𝐜𝐞𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐮𝐜𝐜𝐢.

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Una scuola per Ludima. Sabato 10 giugno cena di beneficenza, organizzata dall’Associazione Telama di Sansepolcro

Una scuola per Ludima, è l’evento cena, organizzato dall’Associazione Telama di Sansepolcro, una raccolta fondi che servirà per costruire, nella regione di Bounza nella Repubblica del Congo Brazzaville, un luogo per favorire l’apprendimento di arti e mestieri ai giovani della comunità locale. Per che volesse partecipare info e prenotazione ai numeri 3383387806 – 3355310156

https://www.facebook.com/watch/?v=258721626835945
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In scena il saggio finale della Scuola di Teatro di Laboratori Permanenti. 11 giugno ore 21.00 Anfiteatro Campaccio, Sansepolcro

Arriva a conclusione l’anno accademico 2022/2023 della Scuola di Teatro di Laboratori Permanentidiretta da Caterina Casini, che anche quest’anno ha proposto diversi corsi per professionisti e principianti.

Lo scopo dei corsi è formare persone in grado di comunicare dal palcoscenico con il pubblico, attraverso la

propria capacità espressiva, riconosciuta e allenata, per raccontare le storie di cui tutti siamo parte.

Nell’anno del centenario della nascita di Italo Calvino, la scuola ha lavorato sulla sua produzione letteraria. Ispirandosi all’immaginario di Calvino attraverso le letture dei suoi testi e un lungo lavoro di improvvisazione e scrittura, si è costruito lo spettacolo CALVINEIDE, una favola per grandi e piccini che parla di città, di natura e di pace.

Il saggio finale avrà luogo domenica 11 giugno alle ore 21.00 a Campaccio, Sansepolcro (in caso di pioggia lo spettacolo sarà spostato presso l’Auditorium Santa Chiara).

Partecipano al saggio finale gli allievi del corso di recitazione e gli allievi del corso di canto: Emma Barbagli, Edoardo Becherelli, Giuseppe Bilardi, Laura Boncompagni, Vittorio Augusto Cesarini, Marcella Fiorucci, Arianna Gasperini, Gabin Guerri, Tina Milanesi, Antigona Mustafa, Matteo Rossi, e i coristi Gian Carlo Baglioni, Giuliana Gattari.

I docenti coinvolti sono: Caterina Casini, Svetlana Mikova, Sabrina Sannipoli. Le scene e costumi sono realizzati da Svetlana Mikova con la collaborazione di Marcella Fiorucci.

INFO E PRENOTAZIONI:

cell. 379 125 3567 

(tramite whatsapp o chiamando dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 13.00)

info@laboratoripermanenti.com

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Cento sentinelle contro la violenza sulle donne nelle scuole primarie pubbliche e paritarie di Città di Castello: partiti ieri i corsi di formazione rivolti al personale docente che si svolgeranno per tutto il mese di giugno

Nelle scuole primarie pubbliche e paritarie di Città di Castello ci saranno 100 sentinelle contro la violenza sulle donne: grazie alle conoscenze acquisite nei corsi di formazione che il Comune promuoverà a giugno in collaborazione con l’associazione Liberamente Donna, i docenti coinvolti nel progetto potranno riconoscere i segnali di disagio delle mamme e favorire l’emersione dei casi di violenza attraverso la consapevolezza dei servizi che sono a disposizione nel territorio. Non ci sono eguali in Umbria per l’esperienza partita ieri alla scuola primaria di San Filippo, dove si è tenuta la prima lezione del progetto di formazione rivolto alle insegnanti della scuola primaria del primo e secondo Circolo Didattico di Città di Castello e dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina, che è frutto del lavoro di confronto con le dirigenze scolastiche nei tavoli di monitoraggio che l’amministrazione comunale tifernate ha istituito a partire dal 25 novembre 2021 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’intervento è finanziato dalla Regione Umbria e, in linea le indicazioni del “Piano nazionale per l’educazione al rispetto” del MIUR, si pone l’obiettivo di coinvolgere il mondo della scuola nelle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, offrire strumenti conoscitivi e di intervento, informare sui servizi che sono a disposizione nel territorio.

“L’aumento dei casi di violenza sulle donne in Alta Valle del Tevere ci impone una riflessione e ci impone di agire, andando nelle scuole con un progetto che ha la finalità di sensibilizzare il corpo insegnante e prevenire questa terribile piaga attraverso la trasmissione degli strumenti conoscitivi e delle informazioni necessarie a chi è in prima linea, in un ambiente privilegiato per le relazioni sociali come quello educativo, da dove possono suonare i campanelli di allarme in grado di scongiurare nuovi drammi”, spiega l’assessore ai Servizi Educativi e alle Pari Opportunità Letizia Guerri, che ha partecipato al primo incontro formativo insieme alla responsabile comunale del Centro Anti Violenza di Città di Castello Lorenza Scateni, alla presenza del dirigente scolastico del primo e del secondo Circolo Didattico Simone Casucci, della vice dirigente Maria Grazia Bani e del gruppo di circa 20 insegnanti dei plessi di Rignaldello e San Filippo con cui è partita l’esperienza. “Le situazioni con cui veniamo a contatto – prosegue Guerri – testimoniano che la violenza sulle donne è profondamente radicata nella nostra società e per questo abbiamo bisogno di una programmazione pluriennale degli investimenti, che metta a disposizione degli enti locali gli strumenti economici con cui affrontare una situazione che è sempre più preoccupante”.

A guidare le docenti nella conoscenza della realtà della violenza sulle donne sono state Elena Bistocchi e Maria Luisa Favitta dell’associazione Liberamente Donna, che hanno spiegato quale ruolo possa interpretare la scuola nell’indispensabile compito di intercettare i segnali di possibili casi di maltrattamenti che possano emergere dalla relazione quotidiana con le mamme e aiutare chi si trovi in difficoltà a rivolgersi ai servizi che sono a disposizione nel territorio. I dati del Centro Antiviolenza Medusa di Città di Castello, il servizio che si rivolge agli utenti residenti nella Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide), sono purtroppo lo specchio di una situazione drammatica. Da gennaio 2023 a oggi sono infatti 18 le donne prese in carico dal servizio che sono state avviate a percorsi di protezione e uscita dalle situazioni di violenza e sono 312 le chiamate ricevute dagli operatori, che hanno svolto 143 colloqui, 12 consulenze legali e 8 consulenze psicologiche.

“L’entità dei dati dell’attività del CAV Medusa ha portato la Regione Umbria a raddoppiare l’investimento nell’intervento di sostegno al centro di ascolto di Città di Castello per il 2023”, evidenzia la responsabile del servizio Scateni, segnalando come “la formazione delle scuole sia uno degli ambiti di azione sostenuti dall’amministrazione regionale, insieme alla promoziona dell’autonomia economica delle donne in uscita da una situazione di violenza”. “Il percorso di formazione rivolto agli insegnanti delle scuole primarie parte da Città di Castello, che è capofila della Zona Sociale 1 – puntualizza Scateni – ma sarà allargato nell’ambito del triennio di programmazione dell’attività anche agli altri otto comuni dell’Alta Valle del Tevere”. Nel sottolineare l’interesse con cui il primo e secondo Circolo Didattico hanno accolto la proposta del Comune di Città di Castello, il dirigente Casucci richiama l’attenzione sul fatto che “gli insegnanti sono in prima linea e possono cogliere con uno sguardo, una confidenza, le situazioni di violenza che si annidano nelle famiglie”.

“Ecco perché i nostri docenti possono diventare delle vere e proprie sentinelle sociali se dispongono degli strumenti conoscitivi e informativi necessari”, ha rimarcato Casucci, che ha espresso l’aspettativa di poter “ampliare la collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, che nella quotidianità già ci affiancano in maniera davvero ottimale nella gestione di situazioni molto complesse”.

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“San Giustino Cardioprotetta”, inaugurato un nuovo defibrillatore alla scuola di Cospaia

È stato inaugurato ieri (lunedì 5 giugno) a San Giustino un nuovo defibrillatore pubblico presso la scuola di Cospaia. Il dispositivo, posizionato all’esterno del plesso in Via della Repubblica, sarà a disposizione sia della scuola che delle comunità di Cospaia e della Dogana, in modo da realizzare un sistema di cardioprotezione ancora più capillare nel territorio.
La strumentazione rientra nella campagna “San Giustino Cardioprotetta”, promossa dall’amministrazione comunale con il supporto di PAT Croce Bianca, che assieme al controllo e l’installazione di nuovi DAE nel territorio comunale prevede anche lo svolgimento di corsi gratuiti di BLSD rivolti alla popolazione, oltre l’organizzazione di seminari sul primo soccorso e disostruzione pediatrica.


Nel corso dell’iniziativa, tenutasi alla presenza del preside Elio Boriosi, degli insegnanti e dei bambini che hanno seguito la formazione sul primo soccorso, è stata ribadita l’importanza della diffusione della cultura della cardioprotezione.
All’inaugurazione erano presenti l’assessore Andrea Guerrieri e il consigliere Giuliano Pozzesi per l’amministrazione comunale, la Polizia Municipale rappresentata da Lorella Cioci e Luca Valois, i rappresentanti di Croce Bianca, Marcello Fortuna e Patrizia Fiorucci, e il Comitato di quartiere “La Dogana” con Ilva Merendelli.


“La presenza di una nuova postazione salvavita nel nostro territorio è un ulteriore tassello nel mosaico della cardioprotezione che abbiamo costruito nell’ultimo periodo – dichiara l’assessore alle politiche sociali Andrea Guerrieri –. Ogni anno in Italia circa 60.000 cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, per salvare tante vite bisogna intervenire entro 10 minuti e la sopravvivenza triplica se a usare i defibrillatori è il personale non sanitario in attesa dell’arrivo dei soccorsi. La presenza di un nuovo presidio pubblico presso due frazioni molto popolate nel nostro territorio, rafforza la rete esistente e dà valore a un progetto in continua crescita, che ambisce a divenire un modello virtuoso per tutti territori”.


Si ricorda che è possibile partecipare gratuitamente ai corsi di formazione per l’abilitazione al primo soccorso e BLSD. Per informazioni e adesione è possibile contattare Croce Bianca, sui canali social Facebook e Instagram, telefonicamente al numero 075 8520049 o via mail all’indirizzo centroformazionecdc@libero.it.

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Consegnati i 50 attestati agli studenti del progetto Videor ut Video e alle scuole della prima rassegna Scuole a teatro. Botteghi e Guerri: “progetti innovativi per far crescere la cultura del teatro”

Consegnati a Città di Castello gli attestati ai cinquanta studenti che hanno frequentato il Progetto formativo Videor ut video e alle quattordici scuole della rassegna “Scuole a Teatro”. Il teatro degli Illuminati è stato nella stagione 2022-2023 al centro di importanti iniziative che hanno coinvolto direttamente le scuole. Per la prima volta è stato attivato il PTCO Videor ut video che ha permesso agli studenti delle superiori di assistere gratuitamente alla Stagione di prosa e danza e per la prima volta i laboratori teatrali finali delle scuole hanno avuto un loro contenitore dedicato, la rassegna “Scuole a teatro”.


“Un anno speciale per il Teatro nel quale siano riusciti a concretizzare progetti innovativi che hanno come obiettivo diffondere tra le giovani generazioni la cultura del teatro e valorizzare le esperienze teatrali in cui gli studenti sono coinvolti direttamente” dichiara l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, unitamente all’assessore all’Istruzione Letizia Guerri. “In questo momento di restituzione, vogliamo ringraziare tutte le collaborazioni che hanno permesso di realizzare i due progetti SOGEPU, gestore del Teatro e Olio Ranieri che ha sostenuto con Taste the theatre l’ingresso gratuito. Sono state esperienze positive che in previsione del prossimo anno, abbiamo intenzione di riproporre, perché il teatro rimanga una forma di arte accessibile a tutti e da riscoprire in un’epoca digitale, in cui la fruizione culturale spesso è a distanza, virtuale.

Alla cerimonia di consegna erano presenti i dirigenti Valeria Vaccari per il Liceo Plinio il giovane e il polo tecnico Franchetti-Salviani e Simone Casucci, dirigente del Primo e Secondo Circolo didattico, gli insegnanti responsabili del PTCO Videor Ut Video Michela Magi e Sonia Fiorucci per il Liceo Plinio, Simone Cistellini per il Liceo San Francesco di Sales, Marco Arrabito per l’IIS Cavallotti Patrizi Baldelli. Per Olio Ranieri Rachele Ranieri. Gli attestati del PTCO Videor ut video sono stati consegnati a per il Liceo statale Plinio il Giovane: Giacomo Mori, Riccardo Pruscini, Alessandro Russo, Dario Dinarelli, Paolo Braganti, Tommaso Bartolucci, Emma Fortuni, Salsabil Haj Mabrouk, Angelica Sensidoni, Sara Ramaliu, Annamaria Moro, Annalisa Migliorati, Matilde Marini, Irene Innocenti, Eleonora Iemolo, Lisa Girelli, Carlotta Demeo, Alessia Maria Costache, Arianna Cerrini; Istituto Istruzione Superiore Patrizi-Baldelli Cavallotti: Gregorio Bogliari, Mattia Arcaleni, Xinyi Wu, Sammy Ganin Kofo Worole, Elisa Torrini, Lidia Sodano, Francesca Maestri, Elisa Ercolani, Alessia Angeli; Liceo San Francesco di Sales: Filippo Melli, Luca Cozzari, Helen Ying Tian Zang, Giulia Tortori, Veronica Tirimagni, Micol Selvi, Francesca Ricci, Marco Gabrielle Pruna, Gregorio Podrini, Chiara Pauselli, Martina Nissim, Ilaria Nanni, Sara Meftahi, Greta Granci, Giulia Ghigi, Elisabetta Chimenti, Samanta Cavalieri, Denisa Birnoiu, Marta Biagini, Valentina Bastianoni, Iuliana Marina Balan, Giacomo Montedori. Le scuole a cui è stato consegnato l’attestato per la rassegna Scuole a teatro sono: Liceo statale Plinio il Giovane, Primo Circolo scuola primaria “San Filippo”, I.I.S “Patrizi-Baldelli-Cavallotti, Istituto comprensivo “Alberto Burri” di Trestina, Secondo Circolo scuola primaria LaTina, Scuola primaria “Sacro Cuore”, Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore”, Polo tecnico “Franchetti-Salviani”, Secondo Circolo scuola primaria Userna, Scuola secondaria di primo grado “D.Alighieri-G.Pascoli”, Oratorio San Giovanni Bosco, Secondo Circolo Scuola primaria Pieve delle Rose”, Oratorio Cerbara PerDIQua, Schola Cantorum “G.medici” di Trestina.

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Premio “Velista dell’anno 2023”: Campriani in finale nella categoria “Passion”

Dopo aver portato a termine la sua ultima, incredibile impresa (attraversare l’Oceano Atlantico da Lagos a Guadalupa a bordo di una micro barca a vela di 5 metri), il velista umbro Alessio Campriani è stato candidato dalla redazione del Giornale della Vela al prestigioso premio “Velista dell’Anno 2023” nella categoria “Passion”, conquistando la terza posizione.
“Grazie al vostro sostegno” ha dichiarato “ho raggiunto questo bellissimo traguardo, ora aspettiamo e vediamo cosa succederà. Il vincitore sarà decretato dalla giuria dei saggi del Giornale della Vela. Grazie di cuore a tutti e sempre Buon Vento!”.

Foto Federico Minelli

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22° edizione del concorso pianistico Maria Giubilei, è record di iscrizioni

Sono terminate le iscrizioni al concorso con un risultato davvero sorprendente sul piano delle adesioni trattandosi oltretutto di una competizione riservata a livelli avanzati e professionali. 

Sono pervenute ben 50 iscrizioni di giovani pianisti di varia nazionalità e provenienza (oltre che dall’Italia anche da Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Corea, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Russia, Spagna e Serbia). 

Indice di una sempre crescente attenzione internazionale verso questa competizione è anche la presenza tra i partecipanti di numerosi pianisti già vincitori di altri prestigiosi premi internazionali.

Ad attrarre, certamente, la struttura del concorso che prevede due sezioni pianistiche, fino a 25 e fino a 35 anni di età, e la sezione “Autore Contemporaneo” fino a 35 anni di età, per pianoforte e formazioni con pianoforte fino al quartetto, ma anche l’entità dei premi che variano da un minimo di 400€ fino a 3.500€ per un monte premi totale di 12.900€. Ciò è stato possibile grazie all’impegno delle Associazioni FIDAPA Altotevere e Centro Studi Musicali della Valtiberina che organizzano il concorso, ma anche grazie al sostegno del Comune di Sansepolcro,  della Fondazione “Marco Gennaioli” e dei numerosi sponsor: Banca di Anghiari e Stia, Eredi Famiglia Galardi, Famiglia Giubilei, Famiglia Gambacorta, BMA maglificio, Giorni Aldo, Misuri, Vimer, Pro Loco “Vivere a Sansepolcro”, Amici della Musica, la ditta Fabbrini Pianoforti ed il marchio tedesco Bechstein Pianoforti. Il Concorso ha inoltre come partner la Southbank Sinfonia, l’orchestra londinese che consente di attribuire tra i premi anche due concerti solistici con orchestra.  

Nei prossimi giorni le giurie composte da musicisti di chiara fama in ambito nazionale e internazionale, esamineranno i video pervenuti e selezioneranno i finalisti che si contenderanno i premi nella fase finale in presenza prevista come di consueto a Sansepolcro per il 2 e 3 settembre.

Il Direttore Artistico Nadir Matteucci e tutto il comitato organizzatore composto da Stefania Sgaravizzi (Presidente FIDAPA), Daniela Frullani (Presidenti Centro Studi Musicali), Giovanna Miconi (Responsabile Organizzativa), Antonella Brizzi, Susanna Soriente, Valeria Tani e Doriano Mirabucci, rivolgono un sentito ringraziamento a tutti gli amici e sostenitori del Concorso, senza di loro nulla sarebbe stato possibile, e si preparano ora a gestire la fase di selezione dei finalisti e, a seguire, il momento clou della manifestazione, la fase finale di settembre che si svolgerà come di consueto presso il bellissimo Auditorium di Santa Chiara che lascia sempre stupefatti tutti gli ospiti forestieri.

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Citta’ di Castello: trovati in possesso ingiustificato di armi da scasso, scatta la denuncia

Nell’ambito dei servizi preventivi svolti dall’Arma dei Carabinieri e finalizzati al controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Città di Castello, hanno denunciato in stato di libertà 2 persone per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli

I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica u.s. quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia CC di Città di Castello, transitando in via Martiri della Libertà, nei pressi di una banca, ha notato la presenza di una piccola utilitaria procedere con fare anomalo.

I militari hanno quindi deciso di intercettare e controllare il veicolo al cui interno sono stati identificati due uomini, un 52enne ed un 28enne entrambi residenti a Foligno, gravati da vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Dopo un’attenta ispezione del veicolo, i Carabinieri hanno trovato alcuni strumenti atti allo scasso, quali grossi cacciaviti, piedi di porco e grimaldelli, oltre a due torce elettriche.

I due non hanno saputo giustificarne il possesso, soprattutto ad un’ora tarda di notte e quindi tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato e i due uomini sono stati deferiti in stato di liberà alla Procura della Repubblica.

Le indagini proseguiranno al fine di accertare un eventuale coinvolgimento dei due uomini in qualche furto perpetrato ultimamente nel territorio

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Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) Thomas De Luca (M5S) ““Per il Cinquecentenario di Signorelli, la Regione si ricordi dell’ Altotevere”

Alla luce di due anniversari artistici assolutamente degni di nota, come quello di Pietro di Cristoforo Vannucci detto “Il Perugino” e quello di Luca Signorelli, morti entrambi nel 1523, non si comprende come mai la Regione Umbria abbia emanato un solo Avviso finanziato riguardante la valorizzazione degli itinerari legati all’opera del primo, ma non per valorizzare allo stesso modo quelli riguardanti Luca Signorelli.
Per affrontare questa mancanza, Emanuela Arcaleni, consigliera comunale di Castello Cambia, ha presentato un’interpellanza a Sindaco e Giunta di Città di Castello volendo capire se non si ritenga necessario e ormai imprescindibile attivarsi presso il governo della Regione Umbria affinchè si adottino le stesse modalità perseguite per sostenere le iniziative dedicate al Perugino, anche per promuovere progetti volti alle celebrazioni del Cinquecentenario di Luca Signorelli, chiedendo la pubblicazione di identico Avviso finanziato, a cui il Comune tifernate e gli altri possano accedere. Allo stesso modo il Consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) porrà i medesimi quesiti e farà le stesse proposte in sede di Consiglio regionale.


All’Avviso regionale suddetto, finanziato con 150.000€, possono accedere infatti solo i Comuni che presentano nel proprio territorio una o più opere de “Il Perugino”: Città della Pieve, Panicale, Corciano, Perugia, Deruta, Bettona, Marsciano, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Montefalco, attraverso la presentazione di Progetti riguardanti iniziative ed eventi connessi alla fruizione di itinerari legati all’opera dell’artista, con finalità di promozione turistica.
Ritenendo assolutamente consona tale iniziativa, chiediamo che la si replichi anche per sostenere percorsi e manifestazioni legate al Signorelli, in modo che tutti i territori vengano adeguatamente ed equamente sostenuti nella promozione artistica, culturale e turistica. Ad oggi bene hanno fatto i Comuni dell’Altotevere, territorio contraddistinto dalla presenza di varie opere di Luca Signorelli diffuse nelle varie località, ad organizzare un itinerario che le unisca, agendo in un’ottica di vallata. Ma con il dovuto supporto si potrebbe fare di più.


L’Umbria ha bisogno di sforzi congiunti per rilanciarsi nel panorama nazionale e internazionale e questo importante obiettivo non può prescindere da
un’interazione continua e stabile tra Ente locale e regionale, ai fini di una programmazione regionale attenta alle istanze di tutti i territori e che distribuisca efficacemente e equamente le risorse.

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Salario minimo: partita la campagna di Unione Popolare e di Rifondazione Comunista per la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare

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Dal 2 giugno è partita la campagna di Unione Popolare e di Rifondazione Comunista per la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare per il salario minimo.
Attraverso questa raccolta intendiamo chiedere l’introduzione del salario minimo a 10 € per tutti i lavoratori e le lavoratrici indicizzata sulla base dell’inflazione.
L’Italia vanta il triste primato dell’immobilismo salariale con addirittura un calo rispetto agli anni 90.
Negli ultimi 30 anni i salari medi italiani sono diminuiti del 3% (dati OCSE) mentre in altri paesi europei sono aumentati anche del 50%.


Ad avere salari indegni di un paese civile non sono solo i lavoratori privati illegalmente di un contratto e nemmeno solo i milioni di dipendenti costretti a subire contratti fantasma firmati da sindacati padronali; ad avere salari vergognosi sono anche lavoratori con contratti firmati dai principali sindacati nazionali. Un terzo dei lavoratori e delle lavoratrici guadagnano meno di 1000 euro al mese. Salari da fame.
Come Rifondazione Comunista di Perugia saremo impegnati in questa fondamentale lotta per la dignità del lavoro e per equipararci agli standard europei.
Nei prossimi giorni comunicheremo le date e i luoghi in cui si potrà firmare per questo atto di civiltà democratica.

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“Prevenire il diabete, se ne parla domenica 18 giugno al Ristorante “Dogana Vecchia”, in località Croce di Castiglione, a Città di Castello

La Nuova Associazione Diabetici Alta Valle del Tevere, in collaborazione con la Pubblica Assistenza Tifernate – Croce Bianca e l’Associazione Nazionale Bersaglieri – Sezione di Città di Castello e con il patrocinio di Comune di Città di Castello e USL Umbria 1, promuove l’evento “Prevenire il diabete”, che si terrà domenica 18 giugno al Ristorante “Dogana Vecchia”, in località Croce di Castiglione, a Città di Castello.


Dalle ore 9,30 saranno effettuate misurazioni gratuite di pressione, glicemia, quindi alle ore 11.30 ci sarà un momento di confronto con gli interventi di sindaci, rappresentanti USL Umbria 1, del responsabile del Centro anti Diabetico Dr. Roberto Norgiolini, di farmacisti e medici di base e dei presidenti delle Associazioni promotrici.


Seguirà alle ore 13 il pranzo sociale (costo 35 euro): le prenotazioni (obbligatorie, con scadenza 12 giugno) possono essere effettuate dalle ore 9.30 alle ore 12.30 nella sede dell’associazione (presso CISL Alto Tevere – viale Vittorio Emanuele Orlando 24 bis) oppure contattando il Presidente Emilio Giordano Giulietti (Tel. 3405984309 – giulietti.giordano@gmail.com).

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Giovedì 8 giugno alle ore 21.15, nel Cortile di Santa Cecilia, il tradizionale concerto della Filarmonica Giacomo Puccini di Città di Castello

Giovedì 8 giugno alle ore 21.15, presso il Cortile di Santa Cecilia, la Filarmonica Giacomo Puccini di Città di Castello, diretta dal M. Nolito Bambini, si esibirà, come da secolare tradizione, in un concerto all’aperto, in cui guiderà il pubblico degli ascoltatori in un ideale Viaggio in Europa, un viaggio, naturalmente, a tempo di marcia, perché questa forma che ha accompagnato per secoli la banda che ne è anche la più fedele interprete, accomuna molti dei brani in programma.

La selezione prevede infatti marce brillanti che celebrano la modernità che si fa largo tra la fine dell’800 e i primi anni del secolo scorso, dalla ferrovia all’energia elettrica, marce da concerto dal repertorio delle bande all’aperto, marce d’occasione, come quella curiosa dedicata al sultano Abdul Medjid dallo sterminato catalogo rossiniano.

Non mancheranno inoltre brani e fantasie che evocano bellezze o tradizioni di diversi paesi d’Europa dallo spirito ungherese evocato da Brahms all’inconfondibile sound della musica celtica. Non ci resta che metterci anche noi in viaggio, marciando dietro la banda come tante volte abbiamo

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“Omicidio stradale e risvolti post Cartabia”: giornata studio in programma domani, mercoledì 7 giugno a partire dalle ore 14,30 presso la sala “Rossi-Monti” della Biblioteca Comunale

“Omicidio stradale e risvolti post Cartabia”: giornata studio in programma domani, mercoledi 7 giugno a partire dalle ore 14,30 presso la sala “Rossi-Monti” della Biblioteca Comunale. Dopo il convegno sulla videosorveglianza e privacy di Gennaio scorso proseguono i momenti formativi per la polizia locale a Città di Castello. In questa occasione il tema sono le modalità di rilievo dei sinistri stradali, di prerogativa ormai quasi esclusiva della polizia locale, le pronunce dei giudici sui casi di omicidio stradale portati alla loro attenzione. Esperti avvocati penalisti di Perugia invece forniranno utili suggerimenti per le attività di polizia giudiziaria alla luce della recentissima “riforma Cartabia”.

La giunta comunale, l’assessore alla Polizia Locale, Rodolfo Braccalenti e il Comandante Emanuele Mattei, stanno investendo tantissimo sulla formazione sia interna che esterna, convinti dell’importanza della conoscenza delle norme e delle modalità operative in un ottica di continui confronto con le altre forze di polizia, magistratura e avvocati. Quindi un momento di formazione con taglio sopratutto operativo e aperto al dibattito su aspetti di attuale interesse per le forze di polizia. Il ruolo della Polizia Locale è sempre più attento alla integrazione con le altre forze di polizia e a contribuire al benessere della collettività in un ottica di sicurezza integrata e urbana. Quella in programma domani (ndr mercoledi 7 giugno) sarà una giornata di studio sull’omicidio stradale e risvolti della riforma Cartabia, rivolto ad operatori di Polizia Locale e altre F.F.O.O e avvocati.

Il programma prevede, dopo il saluto del sindaco, Luca Secondi e dell’assessore, Rodolfo Braccalenti, interventi in materia di rilievo di incidenti stradali e comunicazione ai familiari, dell’omicidio stradale a distanza di circa 7 anni dalla sua entrata in vigore e sulla recente riforma “Cartabia”. Si alterneranno quali relatori ufficiali della Polizia Locale, psicologi e avvocati del foro di Perugia, coordinati dal Comandante della Polizia Locale di Città di Castello, Emanuele Mattei. La formazione, il confronto e lo scambio di esperienze è la base per migliorare la professionalità degli operatori e per creare “rete” non solo tra le forze di polizia ma anche con gli altri attori presenti sul territorio. Si prevede numerosa affluenza di operatori di polizia locale e avvocati, circa un centinaio di partecipanti, dall’Umbria, Marche, Toscana, Lazio.

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